capitolo 13

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"Allora cosa facciamo?" mi chiede Pietro incuriosito.

"Potremo fare un giro in quel di Palermo, oppure fare gli asociali e stare a cosa a guardare un film"
"L'idea asociale mi piace" mi bacia.

"Io trovo da mangiare e tu cerchi il film, mi va bene tutto, magari non uno strappacoglio-cioè lacrime" dice ridendo.

"Pietro! Non si dicono queste parole" dico con una voce acuta mentre lui mi fulmina con lo sguardo.

Lo lascio al suo cibo, è il suo forte. Intanto rivisto tra i siti per piratare come di deve e vedere un film in streaming. Trovo "colpa delle s-" aspetta, mh no strappaco...cioè triste. Dopo ere geologiche trovo "Inseption" ok dai può andare.

"Allora che si guarda now?" Pietro fa una combo tra il suo pessimo italiano e il suo ancora peggiore inglese.

"Inseption" esclamo con una pronuncia poco inglese.

Ci sediamo sul divano e, dopo un quarto d'ora di film quasi, Pietro si accascia su di me. Il mio braccio intorno a lui e la sua testa tra la mia spalla e la testa. Gli do un bacio sulla testa e lui mi guarda sorridendo.

Il film finisce e nessuno dei due ci ha capito molto, ma non importa, lui era lì con me.

"Oh sono le 19!"

"E?"

"Devo tornare a casa" dice guardando l'orologio triste.

"Non puoi restare con me?" gli prendo il braccio e lo avvicino a me.

"Non sai quanto mi piacerebbe, devo andare a mangiare da mia zia con tutta la famiglia"

"Oh ok" entrambi siamo tristi.

My Angel, PietroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora