Quando la cerimonia finisce usciamo dallo stabilimento, una fazione per volta. Tutti gli intrepidi iniziano a correre fuori, guardo Peter e rido poi inizio a correre con lui. Saliamo sul treno che poi riparte. Peter è dietro di me, io mi appoggio a lui che mi abbraccia. Dopo un po' alcuni nati Intrepidi iniziano a saltare giù dal treno, la ragazza annegante sembra agitata "paura rigida?" Chiede Peter "Hayes sta zitto" risponde Cristina. Lei guarda Peter e poi davanti a sé. "Peter" lo ammonisco poi guardo fuori "ho paura di saltare" gli sussurro, però so che se non lo farò diventerò un esclusa. "Ce la puoi fare, non è così difficile e poi non vorrei mai avere una fidanzata che è un esclusa" scherza e riesce a tirarmi fuori una piccola risata. "Fantastico, d'altra parte, che cosa c'è di folle nel saltare da un treno su un tetto?" Dice Peter e io rido. Arriviamo sul ciglio e guardo la strada in movimento, Peter mi prende la mano " 1...2..." inizia a contare "3!" Dico io e saltiamo. Atterriamo sul cemento e mi fanno un po male I polsi ma mi rialzo "Pete ce l'abbiamo fatta" dico entusiasta. Lui mi sorride, ogni tanto mi stupisce il fatto che con me sia sempre gentile e carino mentre con gli altri è arrogante e offensivo, è un cattivo ragazzo bravo solo per me, ogni ragazza ne vorrebbe uno, giusto?. La rigida è appena saltata giù dal treno e si alza la manica per controllare il gomito "Oh, scandalo! Una rigida mostra un lembo di pelle" dice Peter e due suoi amici dalla nostra fazione, Molly e Drew, ridono. Uno dei nostri nuovi capofazione di nome Max si presenta e dice che dovremo saltare giù dal cornicione. Mi giro a guardare Peter che si sta tormentando una pellicina delle unghie con affettata noncuranza. La rigida si avvicina al cornicione, si toglie la camicia e la lancia a Peter, roteo gli occhi, già non la sopporto. La ragazza salta e Peter butta la camicia per terra. Io gli do una pacca sulla spalla per rassicurarlo. Christina salta poi mi avvicino al cornicione, inspiro e guardo Peter poi salto. L'aria mi fischia nelle orecchie e il terreno si avvicina sempre di più però mi sento...viva, è una cosa emozionante e senza limiti. Colpisco una rete enorme, guardo in alto e vedo Peter pronto a saltare. Scendo dalla rete e un ragazzo di nome Quattro si presenta e chiede il mio nome. Peter salta e lo aiuto a scendere dalla rete. Quattro posa una mano sulle spalle di entrambi e dice "Benvenuti tra gli Intrepidi". Quando tutti gli iniziati sono di nuovo con I piedi a terra, Quattro ci guida attraverso uno stretto passaggio. Le pareti sono di pietra e il soffitto va declinando. Il tunnel è illuminato da fioche lampade molto distanti tra loro. Il gruppo si ferma "Qui ci dividiamo. Gli iniziati interni vengono con me. A voi il giro turistico non serve" I figli degli Intrepidi si staccano dal gruppo. Siamo rimasti solo in 10, una rigida, alcuni Eruditi e Candidi. Quattro comincia a spiegare " Di solito lavoro al centro di controllo, ma nelle prossime settimane sarò il vostro istruttore. Mi chiamo Quattro"
"Quattro? Come il numero?" Chiede Christina. Peter ridacchia e io sorrido, un Candido si riconosce ovunque. "Sì" risponde lui "C'è qualche problema? " "No" "Bene. Stiamo per andare al Pozzo, a cui vi affezionerete con il tempo. È..." Christina ridacchia e le scocco un occhiataccia. "Il Pozzo? Che nome arguto". Quattro va verso di lei e si china, avvicinando la faccia alla sua. "Come ti chiami?" Chiede piano
"Christina" risponde lei con voce stridula. "Bene, Christina, se fossi stato disposto a sopportare l'impertinenza dei Candidi, avrei scelto la loro fazione" Peter mi mette una mano sulla bocca per impedirmi di ridere, mi conosce sin tropo bene "Lezione numero uno: impara a tenere la bocca chiusa. Chiaro? " lei annuisce. Quattro si incammina verso il buio in fondo al tunnel e lo seguiamo.
Apre una doppia porta a spinta ed entriamo nel Pozzo: una larga caverna sotterranea, sopra la mia testa decine di metri di pareti irregolari du roccia. Il soffitto è formato da pannelli di vetro. Tutti gli Intrepidi sono vestiti di nero, mi guardo intorno e vedo che anche Peter è stupito. "Se mi seguite, vi mostro lo strapiombo" dice Quattro. Arriviamo al lato destro del pozzo, molto buio, c'è una ringhiera di ferro e su sente un rombo di acqua che scorre. Oltre la ringhiera il terreno precipita e al di sotto c'è un fiume. "Lo strapiombo ci ricorda che c'è una sottile distinzione tra coraggio e idiozia! Saltare da qui per gioco è un modo sconsiderato di porre fine alla vostra vita. È già successo e succederà ancora. Siete avvertiti" grida Quattro. Peter mi mette un braccio attorno alla vita e mi stringe a sé, quanto adoro quando è protettivo.
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I'd follow you everywhere
Fanfiction# Peter Hayes fanfiction Ero una candida e ora sono un'intrepida Senza Peter non sarei mai riuscita ad arrivare dove mi trovo Ho fatto scelte sbagliate e giuste Però sono certa di una cosa Io amo Peter E lo seguirei dovunque