Capitolo 15 - Un gioco pericoloso

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Stavano arrivando, potevo sentire le loro aure brillare a poca distanza da me. Finalmente avevano scoperto dove avevo portato la ragazzina, ero stanco di aspettare. Non avrei mai pensato che avrebbero dovuto ricorrere ad uno spiritello per una cosa così semplice.

Ma forse questo voleva dire che lei non era ancora a conoscenza di tutti i suoi poteri... E questa sarebbe stata un' ottima notizia. Se era davvero così, sarebbe stato facilissimo farla sparire senza il minimo sforzo.

Stava diventando fin troppo facile ottenere ciò che volevo, mi stavo annoiando.

Ecco perchè avevo messo qualche ostacolo per il labirinto, giusto per rendere il mio gioco più divertente.

Avere poteri illimitati e non poterli usare a pieno era davvero deprimente.

Guardai la ragazzina, ancora svenuta, che avevo legato al tronco dell'albero al centro del labirinto e sorrisi sotto la maschera.

Oh, sì mi sarei proprio divertito a vedere quei due con i loro spiriti guida affannarsi per salvarla ...

Un piccolo passatempo prima del giorno propizio. La notte della profezia era ormai vicina e mi mancava solo una cosa per completare il rituale e diventare così invincibile.

Nessuno mi avrebbe più fermato, né lei né il suo compagno, traditore del suo stesso sangue.

Lanciai uno sguardo al cielo che si era fatto improvvisamente minaccioso sopra di me e allargai le braccia come ad accogliere la sua potenza.

Subito dopo un fulmine squarciò lo spesso muro di nubi.

Evocai un vecchio scranno dorato appartenuto forse a qualche sovrano e mi accomodai. Ora non mi restava che godermi lo spettacolo ...

***

Sapevo che varcare quella soglia era pericoloso, lo sentivo fin sotto la pelle. Nessuno mi garantiva che sarei uscita viva da quel labirinto incantato, tutt'altro, ma quando Alexiel mi strinse la mano improvvisamente non ebbi più paura. Mi bastò guardarlo per trovare il coraggio che stavo cercando. Insieme eravamo più forti, insieme potevamo affrontare qualunque cosa.

E con questo pensiero preponderante nella mente, entrammo.

Margaret e Jonathan ci seguivano in silenzio, un silenzio teso e carico di elettricità.

O forse era solo il temporale in arrivo a farmelo credere.

Proprio in quel momento Un fulmine squarciò il cielo scuro come la pece e sussultai.

-Questo temporale non è normale.- disse Alexiel.

-Perspicace...- commentò Jonathan beccandosi un' occhiataccia.

-Cosa te lo fa credere?- domandai.

-Noi Mutaforma a volte possiamo controllare gli elementi, o meglio possiamo alterarli in base alla nostra volontà o al nostro umore. E' la stessa cosa che sta facendo lui, ma è qualcosa di più grande e pericoloso. Non ho mai visto tanto potere concentrato in un solo punto da un' unica persona... E' troppo potente per essere un Mutaforma.- rispose visibilmente agitato.

-Non ricordate la profezia? E' un ibrido, ciò vuol dire che possiede i poteri latenti che scorrono da sempre nelle vene dei Cacciatori e la capacità di poter controllare gli elementi a suo piacimento con la sola forza del pensiero come i Mutaforma. - gli rammentò Margaret, ma questa consapevolezza non mi rassicurò per niente.

-E come possiamo fermarlo?- le chiesi speranzosa.

-Non si può fermare.

-Non si può uccidere?- intervenne Alexiel.

Ice and EmeraldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora