Capitolo 19- Mezzosangue

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-Vi stavo cercando , Elizabeth.- esordì Jacques non appena rientrai in casa.

- Perché mi cercavate? E' forse successo qualcosa?- domandai allarmata scacciando all'istante gli altri pensieri dalla mia mente.

-No, non ancora perlomeno. Avrei bisogno di parlarvi in privato, se siete d'accordo.- disse.

Il suo tono era stranamente serio e distaccato. Non prometteva nulla di buono.

-Certamente, dove?

-In biblioteca andrà bene.- rispose secco.

Con il cuore in gola gli feci strada.

-Allora, accomodatevi e ditemi di cosa si tratta.- dissi, sedendomi sulla mia poltrona preferita di fianco alla finestra.

Jacques si sedette su quella difronte a me e mi inchiodò con lo sguardo.

-Vengo subito al dunque. Io so tutto.

-In che senso sapete tutto?

-Non fate la furba con me signorina Elizabeth, So tutto dei vostri incontri segreti con Alexiel De Rouge e so anche che non è chi dice di essere, dico bene?

Ero letteralmente pietrificata dallo stupore. Come aveva fatto Jacques a scoprirmi? L'aveva detto a qualcun altro? Aveva preso Alexiel e lo stava torturando a mia insaputa? Mi voleva accusare di tradimento?

Erano tante le domande che mi turbinavano nella mente e che volevo fargli, ma gli dissi qualcosa di diverso ostentando una sicurezza che non avevo.

-Cosa sapete, esattamente?

Non stavo né negando e né affermando nulla e lui lo sapeva bene infatti mi sorrise.

-Siete sempre stata intelligente Elizabeth, fin da bambina e ammetto che mi ci è voluto del tempo per veder fondati i miei sospetti. All'inizio non trovavo strano che usciste la sera anche se dopo il coprifuoco perché sapevo che andavate alla cattedrale, è una vostra abitudine e non l'ho mai contestata visto che anche io sono credente. Poi però ho sentito dire al cocchiere a un servo che vi incontrate segretamente con qualcuno così vi ho seguita fino in chiesa e ho atteso che usciste così potevo chiedervi spiegazioni. Ma quando ho visto lui davanti al portone che vi salutava mentre risalivate sulla carrozza sono rimasto nell'ombra. Era buio perciò non l'avevo riconosciuto subito, ma il mio istinto mi diceva che era pericoloso e volevo proteggervi ad ogni costo. Ovviamente non sono venuto da voi a proibirvi di rivederlo, non sono vostro padre, per cui mi sono limitato a tenervi d'occhio. Intanto però cominciai a notare delle coincidenze. Il lupo dagli occhi verdi che in più di un occasione vi ha protetta, la prima volta al ballo era stato ferito dalla mia spada intinta nell'oro bianco, letale per i Mutaforma, ma lui era un lupo speciale, vero? E qualche giorno dopo vedo il vostro misterioso spasimante entrare in chiesa ansimante, con il sudore che gli colava sulla fronte pallidissima. Stava male era evidente, ma quella sera riuscii finalmente a notare qualcosa che confermò i miei sospetti. I suoi occhi, che brillavano di un verde strabiliante identico a quello del lupo nero che ha guidato gli attacchi al ballo e alla banca. Ho fatto qualche ricerca sugli invitati al ballo di quella sera convinto che ci fosse un infiltrato e l'unico che non conoscevo e la cui descrizione era molto sospetta era quella di Alexiel De Rouge. Era lui che incontravate alla cattedrale di St. Paul a mezzanotte, vero? Non succedeva tutte le sere, probabilmente non volevate destare sospetti, ma ne avevo già abbastanza da farmi credere che tra di voi ci fosse qualcosa d' importante e di pericoloso. Dovevo assolutamente mettervi in guardia per questo vi avevo dato il permesso di allenarvi con noi e vi avevo mostrato il libro dei Cacciatori e dei Mutaforma, speravo che capisse da sola di chi vi eravate invaghita in modo che non dovessi ricorrere a estremi rimedi ...

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