- Chiara era la mia migliore amica- sgrando gli occhi. Amica nel senso che ci andava a letto o nel vero senso della parola? -e-era?- chiesi balbettando -si, eravamo inseparabili e gli volevo bene e dopo essere tornata da una vacanza in Italia era cambiata, totalmente. è da due anni che non ci vediamo ma l'altra volta l'ho rivista- si bloccò
-beh Tom, non c'è niente di male nel voler bene a una persona- dico mordendomi un labbro per trattenere le lacrime che si stavano formando.- poi che è successo?- lo incitai ma non rispose. Ora basta! Basta bugie, basta segreti , voglio la verità mi sono veramente rotta! -scusa... sono molto stanca- mentii ma non volevo vederlo un secondo in più. Tom non si mosse, sembrava perso tra i ricordi- -Tom..- dissi con un filo di voce. Volevo restare un po' sola e fare ordine tra i miei pensieri. Senza dire niente Tom si alzò dal letto e uscì dalla camera lasciandomi sola. Mi girai e rigirai sul letto, odio dormire su un letto che non sia il mio perchè non riesco mai ad addormentarmi, tranne sul tuo e quello di Tom aggiunse il mio subconscio. Scossi la testa per far sparire quel pensiero, quel bel pensiero. Guardai l'ora, erano le 4.30 del mattino e ancora non avevo chiuso occhio. Decisi quindi di provare a riposare e a chiudere gli occhi sperando che il sonno mi prenda ma dopo un po' sentii dei rumori, la porta si apre e sento dei passi avvicinarsi al letto. Qualcuno mi prende la mano e capisco subito che è Tom. Non ho voglia di parlare con lui proprio adesso ma forse lui si, non accenno ad aprir occhio, forse lui crede che sto dormendo
-quando lei era tornata dall'Italia abbiamo deciso di festeggiare, quindi siamo andati in un pub e ci siamo sgolati parecchie bottiglie di birra a tal punto che non riuscivamo nemmeno a stare in piedi- si fermò e fece un sospiro -abbiamo preso un taxi e siamo andati a casa sua, non c'erano i suoi genitori e non c'era suo fratello, quindi ci siamo leggermente fatti trasportare dall'alcool e siamo finiti a letto- strinsi forte i denti per non scoppiare a piangere o a urlargli in faccia. - ma mi pentii subito, insomma...era la mia migliore amica. Disse anche che aveva sempre provato qualcosa per me e che mi ama dal primo giorno che mi ha visto, probabilmente era l'alcool a parlare-continuò con un po' di sprezzo nella voce -ma lei-... venne interrotto da qualcuno che entrò nella stanza.
-Hey!Che ci fai qui! Vattene!- è la voce di Zac. Cavolo Zac! Hai proprio un tempismo perfetto!
-Ssssssh sta dormendo- se lo crede perfino lui vuol dire che sono una brava attrice
-Vattene da qui! Lei non ti vuole! Non vedi che la fai solo stare male?!- disse quasi in un sussurro
-Senti se sei venuto qui per rompermi i coglioni allora è meglio che te ne vai! Voglio starle accanto! Quindi vai a scassare le palle a qualcunaltro capito ?!- non so più se credergli
-Tu non sei niente- cercai di interrompere la loro litigata girandomi su un fianco, funzionò perchè smisero di parlare. Sentivo i respiri di Tom farsi più pesanti, si stava arrabbiando e non è una bella cosa. Aprii leggermente gli occhi, solo il neccessario per vedere Tom che usciva a passo svelto dalla porta. Dove starà andando?
Pov TOM
Che ci fa quel cretino qui? E perchè Sara è così gentile con lui?! Cerco di calmarmi un po ma non ce la faccio, solo io le posso stare accanto anche se detto così sembra egoista ma non mi interessa, lei è mia o forse... lo era, forse l'ho persa per sempre per colpa di quella stupida Chiara! Non voglio raccontare a Sara tutta la storia, la ferirei troppo e non voglio che soffra. Vado davanti al distributore automatico e prendo un caffè. Appena lo assaggio lo sputo. Ma che cavolo è sta roba? Fanculo! Io me ne vado ho voglia di bere qualcosa di decente, tipo una bella birra fresca . Anzi è meglio due. Salgo in macchina e vado a casa, sono le 5.15 e Bill sta dormendo. Apro il frigo e prendo una birra, mi dirigo verso camera mia ma incontro mia madre.-Oh Tom! Credevo che fosse un ladro, potresti essere anche un po' meno rumoroso!-
-scusa- faccio per sorpassarla e appena apro la porta della camera sento -lei come sta?- dice con tono preoccupato. Non le rispondo ed entrando gli sbatto la porta in faccia. Scusa mamma ma non sono dell'umore giusto. Mi distendo sul letto e mentre bevo lunghi sorsi dalla bottiglia penso a tutti i momenti stupendi passati con Sara, a quelle passeggiate sul parco, a quando faceva freddo e il suo naso diventava leggermente rosso, ai suoi baci e al suo sorriso... pensando a lei senza volerlo mi addormentai.
La suoneria del telefono mi svegliò. Leggo sul display il nome dell'individuo che ha osato interrompere il mio sonno "Chiara". Fantastico! Il buon giorno si vede dal mattino. Prima di rispondere quardo l'ora, le 11.45, poi le rispondo.
-Che vuoi- disco assonnato
-Tom! Alleluia! Finalmente ti decidi a rispondermi!-
-Taglia corto. Che ti serve?- dico con noncuranza mentre mi alzo e mi vesto per andare in ospedale a trovare Sara
-Devo vederti subito, devo parlarti di una cosa importante-
-Proprio ora? Sono indaffarato in questo periodo- cerco di girare attorno alla questione, non la voglio rivedere. Dopo che siamo andati a letto due anni fa se n'è andata e non mi ha più richiamato e io ho lasciato perdere.
-Tom... è importante, vediamoci tra 10 minuti al nostro bar- ha il coraggio di chiamarlo "il nostro bar"? Dopo che è andata via e non si è fatta più rivedere? Coraggiosa la ragazza. Prendo le chiavi della macchina e mi dirigo al bar. Quando entro non la vedo subito e dopo aver guardato meglio la trovo seduta in un angolo un po' nascosto. Mi dirigo verso di lei ma noto che non è da sola, con lei c'è un bambino che avrà minimo 2 anni
-Ciao Tom- mi saluta lei con un sorriso
-Ciao, chi è quel marmocchio? Adesso fai la babysitter?- metto le mani in tasca e mi siedo. Il bambino mi guarda e mi scruta con attenzione. Ha i capelli castani chiaro con un cappellino blu in testa, gli occhi color caramello, vestito con una magliettina a righe blu e bianche e dei jeans blu scuro e ai piedi le all star azzurre. Per essere un marmocchio ha buon gusto. Mi porge la mano
-Ciao io sono Maxxie e tu sei il mio papà?- sgrano gli occhi e il mio sguardo cerca spiegazioni in quello di Chiara
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i think of you
FanfictionIo sono Sara, la mia vita era semplice e a volte noiosa, però, quando i miei genitori divorziarono, andai con mio padre Alex in Germania : lasciai tutti i miei amici, i ricordi belli e brutti e soprattutto mia madre Elen. Iniziai una nuova vita li...