Capitolo 7

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Le urla di Caren al piano di sotto mi hanno svegliata, ma corsi immediatamente in cucina per fare colazione, non vedevo l'ora di andare a scuola e rivedere Tom e Bill. Decisi di andare a scuola a piedi e per tutto il viaggio nella mia testa girava una domanda: Ma io e Tom adesso stiamo insieme? Entrai nel cortile della scuola appena suonò la campanella quindi camminai sull'erba vicino agli alberi per evitare la massa di ragazzi che cervavano di entrare nell'edificio, ma, i miei pensieri si bloccarono quando qualcuno mi prese il braccio, vidi giusto in tempo un polsino bianco con il segno della Nike, quello che aveva Tom qualche giorno fa e mi tirò a sè e mi baciò. Fu un bacio più lungo di quello del giorno prima. Odiavo arrivare in ritardo in classe ma in quel momento non mi importava, mi bastava stare accanto a lui e baciarlo. Si staccò da me e ci guardammo negli occhi.

-Sara... vuoi essere la mia fidanzata?- rimasi a bocca aperta

-Sì, ovvio!- gli risposi senza pensarci due volte e lo abbracciai contentissima.Era proprio quello che volevo sentire

-Forse è meglio se andiamo in classe-

-Da quando ti preoccupi di arrivare in ritardo?- rispondo ridendo

-Se tuo padre\preside ci vede mi ammazza-

-Giusto hai ragione- risi solo all'idea. Mi immaginai Tom che correva per tutto il cortile della scuola mentre mio padre gli correva dietro con una mazza in mano.   Entrai in classe. C'era già il professore.

-Buongiorno signorina Sara, come mai questo ritardo?-

-Emm mi scusi io... io- non avevo mai mentito ad un professore e non riuscivo a inventarmi una scusa

-Non mporta, per questa volta chiuderò un occhio- disse per fortuna. Mi andai a sedere accanto a Bill che mi abbracciò.Le altre ragazze mi guardarono malissimo

-Eri con Tom, non è vero?- mi bisbiglia all'orecchio

-C-come fai a saperlo?-dissi stupita

-Voleva fare questa cosa già dal secondo giorno di scuola- io sorrisi  - quindi ora state insieme?- aggiunse poi. Annuii.Le altre ore di lezione passarono velocemente. Insieme a Bill uscii dalla scuola e ci dirigemmo verso la sua macchina dove c'erano anche Tom e Mary.

-Come dovrei reagire adesso?Lo devo abbracciare o gli devo saltare al collo e baciarlo?- dissi sottovoce a Bill prima di arrivare vicino  a Tom

-Non ti preoccupare, tu stai ferma vicino a me e lui farà il resto- disse sorridendo e poi abbracciò Mary

-Ciao piccola- arrossii solo per quella parola e lui si accorse, si avvicinò a me e delicatamente mi accarezzò le guance e mi diede un bacio sulla fronte.

-Ti serve un passaggio fino a casa?- Mi chiese Bill

-No grazie lo stesso- non volevo approffittarmi

-La accompagno io- disse Tom e mi prese per mano. Salii in macchina e ci dirigemmo verso casa mia.

-Quindi arrossisci quando ti chiamo 'piccola' eh?- diventai di nuovo rossa ma meno di prima

- Si, beh , nessuno mi aveva mai chiamata così- dico abbassando lo sguardo imbarazzato

-Hey tranquilla non essere così imbarazzata non ti ricordi di ieri quando mi sei salita in braccio in macchina?-

-Oddiooo- mi nascosi il viso con le mani ma lui le prese e le scostò dal mio viso

-Oooo invece è stato molto bello- disse con quel sorrisetto perverso che adoro moltissimo. Il cuore continua a battere sempre più forte e il mio respito accellera.
Parcheggiò un pò più indietro di casa mia così se mio padre arriverà a casa prima e Tom è ancora qui non vedrà la macchina.

-Vuoi entrare?- gli dico guardandolo dritto negli occhi di un marrone intenso

-Mmm... si ok- appena aprii la porta di casa, sul divano del salotto vidi cinque ragazzi tra cui uno è Samu e sul tavolino accanto al divano c'erano delle bottiglie vuote di birra

-Ma guarda un po' chi è arrivata- disse Samu ridendo. Ok, è ufficiale, è ubriaco e in più di pomeriggio. Mi fa un po' di paura quando è ubriaco.

Gli altri quattro ragazzi girarono la testa verso di me e uno si alzò e mi venì incontro.

-E tu bella ragazzina chi saresti?- disse bloccandomi la strada.

-E' mia sorella scemo- disse Samu. Poi entrò finalmente Tom nella stanza

-Hey brutto stronzo! Levati dal Cazzo!- disse Tom spingendo via da me quel tizio ubriaco, cadde quasi a terra. Samu si alzò di colpo dal divano vedendo entre Tom. Oh oh.

- Sara che ci fa quello scemo in casa mia?!- disse Samu avvicinandosi pericolosamente a me, ma Tom si mise tra me e mio fratello con fare protettivo

-E' mia sorella stronzo non serve che la proteggi da me!-

-A me pare di si visto il livido che gli hai fatto sul braccio!- Samu saettò lo sguardo su di me, era arrabbiatissimo

-Brutto pezzo di m..- lo interruppi uralando di smetterla.

-BASTA! SMETTETELA OK?! Samu, ora sto insieme a lui che ti piaccia o no!- presi per mano Tom e lo portai in camera mia chiudendo la porta a chiave. Di sotto sentii qualche bottiglia rompersi. Mi distesi sul letto e feci segno a Tom di sedersi accanto a me

-vorrei poterti dire di andarmene ma non ti lascio da sola con quei tizi ubriachi al piano di sotto-

-Sapevi che i lividi sul polso gli aveva fatti Samuel perchè era arrabbiato vero?-

-Si, facevo spesso a botte e le prendevo anche tante quindi so come si formano i lividi in quel modo-

-Scusa se ti ho mentito ma non volevo rovinare quel momento- dissi a testa bassa

-Hey piccola non importa , ti capisco- si distese sul letto accanto a me e vide lo specchio attaccato al soffitto-Wow- disse. Passammo il resto del pomeriggio a raccontarci cose divertenti, finchè arrivò l'ora di cena.

-Hai fame?-

-Si, forse dovrei-

-No!- lo fermo subito -Em... ordino una pizza che ne dici?-

-Mi piace la pizza- disse con quel sorriso che adoro. Dopo un po' di minuti arrivò la pizza e scesi a prenderla. Kel, Samu e Alex non c'erano ma in cucina c'era Caren che stava preparando qualcosa per cena.

-Cara, hai ordinato la pizza?-

-Si, la vado a mangiare di sopra. An c'è anche Tom ma ti prego non dire niente a papà- lei annuì. Entrai in camera e appoggiai il cartone della pizza sul letto e poi accesi la TV.

-Scusa se mangiamo chiusi in camera mia-

-Non serve che ti scusi piccola, non è colpa tua- appena finita la pizza guardammo un altro po' la TV . Guardai l'ora, le 23. Nascosi la sveglia che avevo sul comodino in modo che Tom non la vedesse. Volevo che restasse con me. Lo guardai, stava dormendo a quel punto feci un gran sorriso. E' così carino, sembra un bambino quando dorme. Spensi la TV. Ero tremendamente stanca. Mi levai i vestiti e cercai di prendere il pigiama sotto al cuscino. Hey ma aspetta... dov'è il mio pigiama? Accesi la piccola luce sul comodino senza svegliare Tom. Alzai il cuscino ma il mio pigiama non c'era, poi, mi accorsi che di solito dormo dalla parte del letto dove ora sta dormendo Tom. OK, Sara mantieni la calma, sei in mutandine ereggiseno e il tuo pigiama è sotto al cuscino di Tom. In punta dei piedi mi avvicinai a Tom e con una mano spostai leggermente il cuscino. MERDA!



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