Chapter 10.

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Era solo la quiete prima della tempesta?

Fu proprio questo l'ultimo pensiero che riuscii a formulare nella mia mente prima di provare a dormire, ma dopo venti minuti di vani tentativi decisi che evitare di pensare al problema non l'avrebbe risolto.

Da una parte c'era Louis, mi ero fatta un'idea totalmente sbagliata di lui, nemmeno sembrava lo stesso ragazzo che mi aveva fatta ridere tanto in quella stupida uscita. Quella sera mi era sembrato un ragazzo a modo, un ragazzo con cui si sarebbe potuto creare un rapporto, di amicizia ovviamente.

Poi dall'altra parte c'era anche il pensiero di Cameron. Cosa aveva intenzione di fare? Come intendeva risolvere la situazione?

Andai di corsa a prepararmi per tornare a scuola e fare i corsi extra curricolari.

Decisi, come al solito, di lasciare i capelli sciolti sulle spalle. Non li legavo mai, mi dava fastidio avere il volto così esposto, scoperto.
Cambiai l'abbigliamento: misi una t-shirt blu con la scritta celeste "I'm nothing without you", un jeans leggermente strappato, le mie adorate vans blu e una borsa molto capiente abbinata al blu delle scarpe. Misi poi un filo di trucco, giusto per non sembrare un cadavere o uno zombie e senza nemmeno dare un'ultima occhiata allo specchio, uscì dalla mia camera.

Scesi in fretta le scale per trovare Matthew che parlava sul divano con Rebecca e sorrisi, vedendo i miei due migliori amici sempre più uniti, magari un giorno sarebbero stati insieme, chissà.

"La bella addormentata si è svegliata, finalmente!"

"Andiamo Matt, abbiamo ancora mezz'ora prima dell'inizio dei corsi! Non essere pesante." dissi ridendo.

"Ah sono pesante?" E mi lanciò un'occhiata di sfida. Cominciai a correre per il salotto, inseguita da lui che cercava di farmi il solletico, sapeva quanto lo odiassi.

"Tanto ti prende Dani, è inutile." Gridò divertita Rebecca, che assisteva alla scena ridendo a crepapelle.

E come volevasi dimostrare, in poco tempo Matthew mi prese e mi gettò gentilmente sul divano, poi prese a farmi il solletico, mentre io mi dimenvao urlando "faremo tardi, Matt..Matt, smettila.." e lui rideva sempre di più. Poi fortunatamente si fermò, e provai una sensazione di fastidio al petto, sentivo un leggero tirare, ma passò dopo poco.

"Andiamo" disse Becca, e ci incamminammo verso la macchina di Matthew.

"Matt, rallenta con questa cazzo di macchina. Vuoi ucciderci?" Urlò Becca, che aveva da sempre paura dell'alta velocità. A me nemmeno piaceva, sinceramente.

Arrivammo a scuola e entrati dentro incontrammo gli altri.

"Oh, eccoli" disse Jay indicandoci.

"Danielle, mi dispiace tanto, forse non avrei dovuto dirtelo." E guardò prima Anne, che aveva abbassato lo sguardo, poi guardò me, che non sapevo cosa dire.

"No, Jay, l'avrei saputo comunque da qualcun altro. La gente parla troppo, dovresti saperlo." Cercai di alleviare i suoi sensi di colpa, ma conoscevo Jay e sapevo che di problemi se ne faceva fin troppi anche per una semplice cavolata.

"Allora, che corsi ci sono?" Chiese Nico.

"Pallavolo, calcio, nuoto, canto e teatro." Disse Matt leggendo su un foglio appeso sulla bacheca che si trovava all'ingresso della scuola.

"Calcio!" Gridarono battendo il cinque Nico e Jay.

"Io opto per il nuoto" Fu la volta di Becca e un "anch'io" da parte di Anne e Matt.

"Dani tu?" Chiese quest'ultima vedendomi in difficoltà.

"Dovresti fare canto, sei sempre stata bravissima, non far finta di nulla." Mi disse Jay.

Make A Wish.|| Cameron Dallas. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora