Chapter 16.

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Non m'importava di nulla quella sera, volevo solo divertirmi e dimenticare per un attimo tutto quello che stavo passando: alcol e fumo sarebbero stati i miei migliori amici, gli unici in grado di guarire il mio povero cuore.
Anche se l'avrebbero guarito solo momentaneamente: passata la sbronza sapevo che il dolore sarebbe stato lì ad aspettarmi.

"Danielle, con calma, sei già al 3 bicchierino di questa merda e siamo qui da soli 20 minuti." Mi rimproverò Sam.

"Hai ragione, andiamo a giocare con quel gruppo di persone" indicai un gruppetto di persone che si erano accerchiate nella sala accanto alla nostra, quella destinata ai fumatori e a chi voleva un attimo di tranquillità. Lei non sembrò dispiaciuta per la mia proposta e la trascinai, sentendo la testa sempre più leggera.

"Uh Nash, anche tu qui?" Chiesi contenta della sua presenza, volevo divertirmi un po', non pensare più a nulla e lui era simpatico tutto sommato.

Cominciammo a giocare al gioco della bottiglia, anche se per me era da sempre un gioco stupido.

Dopo un paio di giri in cui coppie di persone erano andate in una delle stanze al piano di sopra per 10 minuti, la bottiglia scelse me e Nash.

"Dobbiamo proprio?" Chiesi io con tono di potresta

"Dai, sono solo dieci minuti!" Urlò un ragazzo, Jason, che mi aveva passato non so quanti drink nell'ultima mezz'ora.

Mi alzai, cercando inutilmente di mantenere l'equilibrio e mi appoggiai al braccio di Nash, che mi accompagnò nella stanza al piano di sopra.

"Bene, ora cosa facciamo?" Chiese lui, rosso in viso.

"Parliamo?" Proposi io, ridendo come una stupida. "Voi ragazzi siete strani" risi, vedendolo in imbarazzo.

Poi mi venne in mente lui, il mio Cam, che però mio non era più.

"Perché Nash?" E tirai su col naso "perché ha dovuto farmi questo? Non gli bastava il mio affetto? Le attenzioni che gli dedicavo? Perché tradirmi?" Chiesi in un sussurro.

Lui venne accanto a me sul letto e mi abbracciò forte.

"È uno stupido, non pensarci. Non ha saputo rendersi conto di che persona stupenda tu sia, una ragazza con carattere, matura, una forte" restò un secondo in silenzio "bellissima." Aggiunse dopo quella che sembrò un'eternità.

"Già" tirai su col naso "ti pace Sam, eh?" Chiesi io, per smorzare quell'imbarazzo che si era venuto a creare e per smettere di pensare a Connor.

"In realtà è molto simpatica, ci ho parlato prima, durante il gioco. Mi ha detto che verrà nella nostra scuola, ne sono felice. Mi ha colpito molto, sinceramente." Confessò sotto effetto dell'alcol, continuando a straparlare.

I dieci minuti passarono e scesi di sotto, con la testa leggera si, ma con il cuore pesante.
Un cuore che era stato aggiustato troppe volte, che forse aveva raggiunto il limite massimo di sopportazione.

Quel ragazzo di prima, Jason, mi piombò davanti con un sorriso enorme dicendo "ti va di ballare con me?"

E io accettai, pur ricordando con le lacrime agli occhi che l'ultima volta avevo ballato con Cameron qualche mese prima.

Ci buttammo in pista, dove con Samantha c'era anche Nash, Tyler e uno dei due Jack  che avevo conosciuto.

Sam mi si avvicinò urlando" che stai facendo? Balli con Jason?"

Io annuii e risposi "Vuole una troia? Gli faccio vedere io come ci si comporta da troia." La vidi spalancare gli occhi, ma poco mi importò.

Cominciai a muovere i fianchi a tempo si musica, facendo scontrare appositamente i nostri bacini, mentre una risata ubriaca lasciava le mie labbra.

Make A Wish.|| Cameron Dallas. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora