Avevo deciso che per quella notte gli avrei concesso di starmi vicino, non per debolezza, non perché lui ne aveva bisogno ma perché ne avevo bisogno io.
Alzai il capo dalla sua spalla nel momento in cui cominciò a giocare con una ciocca dei miei capelli, mi guardò dritto negli occhi incatenando i nostri sguardi, poi cominciò a fissarmi le labbra e si avvicinò lentamente. Io lo lasciai fare, ero totalmente ammaliata dal suo fascino, dal suo profumo, dalle sue braccia forti intorno al mio corpo.
Appena le nostre labbra entrarono in contatto, fu come ricevere la scossa, eravamo pura energia.
Ci alzammo da terra e lui mi prese in braccio in modo tale che le mie gambe fossero avvolte intorno alla sua vita, mi girò con le spalle verso la parete e cominciò a baciarmi con più passione, facendomi sentire quanto gli ero mancata.
Interruppe il contatto con le nostre labbra solo per cominciare a baciare, mordere e succhiare il mio collo, sapevo che mi avrebbe lasciato qualche segno ma non m'importava: avevo detto di esser sua, stanotte, ma in realtà sapevo che gli sarei sempre appartenuta.Un mio gemito sembrò diventare per lui un "via libera" e allora, prendendomi in braccio a mo' di sposa, mi portò nella mia camera al piano di sopra e, mettendomi giù appena arrivati, ricominciò a baciarmi.
Lo desideravo in una maniera indescrivibile, la mia pelle bruciava a contatto con la sua.
Cominciò a giocare con il bordo della mia t-shirt e presa dall'impazienza, tolsi la sua maglia, quasi strappandola, e la buttai da qualche parte sul pavimento.
"Cacchio, piccola, non ti facevo così aggressiva" mi sussurrò all'orecchio, prima di scoppiare a ridere.
Io arrossii e abbassai il capo.
"No, no, guardami. È una cosa che mi piace, vederti senza freni, non vergognartene." Disse con voce roca.
"Cam, sarò sincera, non me la sento di farlo. Non voglio darti idee sbagliate, mi dispiace ma io.."
"Shh, lo so che non sei pronta, ma non ti preoccupare, ci sono altri modi per divertirsi." Ammiccò, dopo aver pronunciato questa frase con a voce bassa.
"Io.. credo che sia meglio andare a dormire." Dissi, e dopo essere andata in bagno, essermi lavata e aver messo un paio di shorts e una cannottiera, andai a mettermi sotto le coperte, in preda all'imbarazzo.
Lui si mise accanto a me, sotto le coperte e si girò sul fianco, in modo da essere faccia a faccia con me.
"Voglio un bacio, Danielle" sussurrò lui, facendomi venire la pelle d'oca.
Io restai in silenzio, imbarazzata, e feci finta di dormire girandomi e mettendomi pancia all'aria.
"Ah, è questo il tuo gioco? Mh.. Va bene, vediamo un po' di farti svegliare.."
Alzando le coperte, Cameron si mise su di me, tra le mie gambe e cominciò a baciare la mia spalla e a tracciare una scia di baci e morsi sul mio collo.
Ero abbastanza decisa a non dargliela vinta e rimasi impassibile, o almeno ci provai, nonostante avessi una disperata voglia di lui.
Alzò la mia maglia, scoprendo che non avevo il reggiseno e quando cominciò a baciare e giocare con i miei seni, un gemito lasciò le mie labbra e poi fu seguito da tanti altri.
"Ah, ti sei svegliata, allora" disse, avvicinandosi al mio orecchio e mordicchiando il mio lobo.
"Baciami, dannazione, Dallas" dissi esasperata.
Così fece, mi baciò, mi bació fino a farmi impazzire totalmente, fino a che non ebbi più la forza di respirare.
Ribaltai la situazione, salendo a cavalcioni su di lui, e cominciando a muovermi.
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Make A Wish.|| Cameron Dallas.
Fanfiction~Tutto comincia in una notte sconvolgente, in un locale poco distante da New York, in cui Danielle Bradbery si è trasferita da ormai tre anni e in questo locale c'è anche lui: Cameron Dallas. I due si incontrano e nonostante i dubbi della ragazza gi...