Quell'abbraccio mi ricordò tanto quello della nostra prima uscita, quando andai ad assistere alle sue prove. Mi ricordò del momento felice che avevo passato, di tutto quello che era accaduto nelle settimane dopo. Mi aveva fatta sognare, mi aveva fatta rinascere..Finalmente avevo imparato a respirare, ma poi mi aveva tolto l'ossigeno, mi aveva resa dipendente da un qualcosa che non c'era più. Mi aveva uccisa nel modo peggiore: lasciandomi sola. Potevo perdonarlo? Solo il tempo mi avrebbe dato le risposte che volevo.
"Dani, sto andando a prendere le pizze, poi vengo da te" disse Matthew interrompendo il nostro abbraccio e andando nella sua auto.
"Da te? Matthew viene da te?" Cominciò a chiedere infastidito Cam.
"Cameron, non ricominciare. Siamo una specie di amici, io e te. Io posso fare quel che mi pare." Risposi mantenendo la calma.
"Ti piace Matt? Devo saperlo, ti prego." Chiese a bassa voce.
"No, devo aiutarlo in filosofia, domani ha l'interrogazione e quindi passa a prendere le pizze per mangiare da me" confessai, non volendolo vedere in pena.
"Ah, mandami un messaggio appena avete finito. Vorrei portarti a vedere una cosa" non mi diede il tempo di replicare che andò via.
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"Platone nell'età matura, aveva sviluppato la dottrina delle idee. Mi dici di cosa parla?" Chiesi disperata a Matt.Erano due ore che provavo a fargli domande, ma nulla, quindi cambiai argomento.
"La dottrina delle idee, semplice. Platone ipotizza un mondo dove esistono le verità oggettive e lo chiama iperuranio mentre l'altro mondo, cioè il nostro, è il mondo delle copie. Per questo condanna l'arte, perché l'arte è una copia della copia della verità. Ma questa ipotesi verrà smontata da Aristotele, che metterà fine alla teoria sul dualismo dei mondi."
Rimasi sconvolta, sapeva buona parte delle nozioni che gli avevo spiegato prima.
"Oddio, non ci credo, finalmente rispondi a qualcosa!" E scoppiammo a ridere.
"So anche il resto, ma mi scoccio di ripetere ancora..piuttosto voglio sapere cos'è successo con Cameron.." chiese curioso.
"Beh, diciamo che mi ha proposto un'amicizia e ho accettato.." cominciai lasciando la frase in sospeso.
"Ma..?" Mi spronó a continuare.
"Ma.. non credo di riuscirci, insomma. Mi ha tradita e non so nemmeno con chi, mi ha accusata di essere andata a letto con Nash, ha fatto quella scenata per me e te.. Io lo voglio nella mia vita, ma non so se è già il momento giusto per ricominciare. Ho bisogno dei fatti, non delle parole. Ma ho anche bisogno di lui." Sospirai frustrata. "Non so nemmeno io cosa voglio, sono confusa. Dio mio." E mi gettai in modo teatrale sul divano.
"Danielle, sarò sincero. Sono uno dei suoi migliori amici, l'ho visto star male di brutto in questi giorni, ha pianto addirittura guardando una vostra foto. Si è dato del coglione non so quante volte, ha preso a pugni la parete fino a rovinarsi le nocche." Sì fermò, forse a riflettere. "Ha provato..si beh ha provato ad andare a letto con una ragazza..ma non ci è riuscito, è scoppiato in lacrime mentre lei lo spogliava."
"No aspetta.." cominciai a ridere a crepapelle immaginando la scena.
"Zitta, non ti ho detto nulla io eh. Comunque, è uno dei miei amici più cari e voglio bene ad entrambi. Secondo me, devi vedere come vanno le cose. Niente pretese, vedi come va. Siete entrambi miei amici, ma lui ha sbagliato, quindi in un certo senso sono dalla tua parte. Io voglio vedervi felici." E mi abbracciò sedendosi accanto a me sul divano.
"Ora devo andare Dani, grazie mille per l'aiuto. Sei un'insegnante niente male" mi fece l'occhiolino e andò via.
*A FiglioDiPuttana:
È appena andato via, che devi farmi vedere?*
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Make A Wish.|| Cameron Dallas.
Fanfiction~Tutto comincia in una notte sconvolgente, in un locale poco distante da New York, in cui Danielle Bradbery si è trasferita da ormai tre anni e in questo locale c'è anche lui: Cameron Dallas. I due si incontrano e nonostante i dubbi della ragazza gi...