Era ormai passata una settimana da quel pomeriggio in piscina e, come richiesto dall'istruttore e in seguito anche dai miei amici che si erano preoccupati vedendomi spesso stanca per questi dolori al petto, avevo fatto degli accertamenti al cuore e ai polmoni. Il risultato sarebbe stato pronto nel pomeriggio e dall'esito sarebbe poi dipesa la mia vita: se fosse stato qualcosa a questi due organi, avrei dovuto condurre uno stile di vita diverso, fare delle cure; se non ci fosse stato alcun problema a questi, avrei dovuto continuare ad indagare sulle possibili cause di quei dolori che cominciavano a preoccuparmi.
Cameron mi aveva invitata a passare la notte da lui, in modo tale da poter passare il sabato sera insieme, presentarmi ai suoi amici e ai sua madre, perché diceva che era fissata sul conoscere ogni ragazza che il figlio frequentava.
"Perché prepari la borsa? Dove vai?"
"Becca, finalmente sei tornata! Sta passando Cam a prendermi, andiamo alla clinica per ritirare i risultati degli esami e poi andrò da lui..Vuole presentarmi alla famiglia, non vedo l'ora!" Dissi emozionata ed entusiasta.
Non essendo mai stata fidanzata mi era anche nuova questa cosa del conoscere i genitori, un po' mi metteva in ansia a dir la verità.
"Ah. Bello." Fu tutto ciò che disse, abbassando lo sguardo e con un tono freddo.
La sua reazione mi colpì, mi aspettavo un po' di entusiasmo da parte sua, qualche consiglio magari.
"Becca, tutto okay?" Chiesi, per avere spiegazioni sull'improvviso cambio d'umore da parte della mia migliore amica.
"Sono felice ma.. Ho paura che possa portarti via da me, che tu cominci a trascurare il nostro rapporto per dedicarti a lui." Disse, facendo scendere una lacrima lungo la guancia destra.
La attirai in un abbraccio fortissimo, uno di quelli che lei chiamava "spacca-ossa".
"Tu sarai sempre la mia migliore amica Becca, non potrò mai metterti al secondo posto." Dissi, vedendola finalmente sorridere.
"Okay, allora, vediamo un po' come fare bella figura con questa 'signora Dallas',." Disse lei sorridendo sempre di più e facendo ridacchiare me.
Dopo mezz'ora per preparare la borsa ascoltando i suoi innumerevoli consigli su come comportarmi per conquistare il consenso della famiglia, arrivò finalmente Cameron con quella che doveva essere l'auto della madre.
Salì sull'auto, prendendo quanto più coraggio possibile per nascondere l'ansia che si era impadronita di me e chiusi lo sportello.
"Ciao piccola."mi stampò un bacio e io volevo morire in quel preciso istante. Ci fissammo a lungo negli occhi, io ero incantata e concentrata su quelle iridi azzurre.
Poi un suono forte attirò la nostra attenzione interrompendo il nostro momento "romantico".
Rebecca bussò contro il finestrino e quando Cameron lo fece abbassare, lei gettò un preservativo all'interno, urlando un
"STANOTTE USATE QUESTO. NON VOGLIO NIPOTI."
Cameron rideva, io mi ero fatta rossa dall'imbarazzo e non riuscivo nemmeno a parlare.
Che stronza, mi avrebbe sentito.
"Andiamo a questa maledetta clinica? Grazie." dissi cercando di mantenere un tono calmo, ma la mia acidità ebbe la meglio.
"Uh, qualcuno è nervoso oggi?" Disse lui cercando di smorzare la tensione e vedendo che non rispondevo, continuò "Dai, non te la sarai mica presa con lei, stava scherzando. Non roviniamoci la giornata per uno scherzo di cattivo gusto." e io sospirai.
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Make A Wish.|| Cameron Dallas.
Fanfic~Tutto comincia in una notte sconvolgente, in un locale poco distante da New York, in cui Danielle Bradbery si è trasferita da ormai tre anni e in questo locale c'è anche lui: Cameron Dallas. I due si incontrano e nonostante i dubbi della ragazza gi...