You found me

52 4 4
                                    



But she sneaks out the window and meet with her boyfriend...


Reginetta di Bellezza a soli diciotto anni, lei aveva alcuni problemi con se stessa.

Lui era sempre lì per aiutarla, lei apparteneva sempre a qualcun'altro.

Guidò per miglia e miglia per poi bussare alla sua porta.

L'aveva avuta tante volte ma, in qualche modo, voleva di più.

Sarebbe stato disposto a trascorrere ogni giorno dietro il suo angolo sotto lo scorrere della pioggia cercando quella ragazza dal sorriso spezzato, chiederle se le andrebbe di restare un po' e lei sarebbe stata amata.

"Colpisci la mia finestra,  bussa alla mia porta. Voglio far si che tu ti senta incantevole." pensava mentre la guardava da lontano.

"So che tendo verso l'insicurezza ma ormai non ha più importanza." si ripeteva.

Non sono sempre arcobaleni e farfalle.

La guardava camminare velocemente per il corridoio, non distoglieva mai lo sguardo da lei.

Mise le sue mani in tasca e la osservava mentre ella si mordeva il labbro leggendo un libro.

Comprendeva tutte quelle cose che la facevano essere ciò che era, sapeva che un addio non significa nulla di fatto.

Lei tornava indietro e lo implorava di raccoglierla ogni volta che cadeva.

Ma lui non lo faceva.

"è così difficile dire addio..." aveva scritto sul suo diario.

----


Quando Destiny arrivò a casa, posò il suo zaino e vide- attaccato al frigorifero- un post-it giallo.

"Starò via per un po', sono andata a fare la spesa. April."

Approfittò del silenzio per stendersi sul divano.

Mentre leggeva non faceva altro che pensare al suo vecchio amico Luke.

***

Scese velocemente le scale quando sentì il campanello suonare.
Il suo migliore amico era davanti alla porta che aspettava che questa si aprisse.

Era il sedicesimo compleanno di Destiny ed ella era felice di poter condividere quella giornata con lui.

"Auguri Des!" l'abbracciò Luke non appena ella aprì la porta.

"Grazie Lukey." sorrise stringendolo a sè.

Prese la borsetta ed uscì di casa.

Luke le cinse le spalle con fare protettivo mentre i suoi occhi erano puntati sulle nuvole chiare dalle forme bizzarre.

Respirò a pieni polmoni l'aria fresca e primaverile, era davvero una bellissima giornata.

"Andiamo al parco? O in gelateria? E se andassimo in piscina?" la investì Luke con la sua euforia.

"Possiamo fare tutto quello che vuoi." ridacchiò lei.

"Eii piccolina è il tuo compleanno, devi decidere tu." si mise di fronte a lei.

"Io decido che finchè staremo insieme non mi annoierò mai perciò scegli tu."

Egli sorrise e la prese in braccio.

"Ti voglio troppo bene topolina." sospirò Luke.

"Te ne voglio anche io Lukey"  sorrise.

***

Voleva che tutto tornasse come un tempo e voleva che le lacrime smettessero di solcare le sue gote.

Prese dal suo quaderno il primo foglietto che le capitò in mano ed iniziò a scrivere.

"Ho trovato Dio dove l'occidente era frammentato. Tutto solo fumando la sua sigaretta, gli ho detto "Dove sei stato?" e lui ha detto "Chiedimi qualsiasi cosa.".
Dove sei stato quando tutto andava a rotoli?
Tutti i miei giorni spesi vicino a quel telefono che non suonò mai.
Tutto ciò di cui avevo bisogno era una chiamata che non è mai arrivata.
Persa ed insicura, mi hai trovata sdraiata sul pavimento.
Circondata.
Perchè hai dovuto aspettare? Dov'eri? Solo un po' in ritardo, mi hai trovata.
Alla fine tutti ci ritroviamo da soli.
Perdendoti, l'unico che ha saputo chi sono: chi sono, chi non sono e chi voglio essere.
Non c'è modo di sapere quanto tempo resterai accanto a me.
Il mattino presto la città collassa.
Ho chiamato per mesi e mesi.
Non mi hai lasciato messaggi, non mi hai scritto lettere, hai un bel coraggio a sopportare tutto il nostro mondo.
Perchè stai aspettando per trovarmi?"

Lesse le ultime parole mentre una piccola lacrima cadeva sul foglio.

Era una foto.

Era la loro ultima foto.


[#Wattys2016] Truth II Lucas Robert HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora