Start Again

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Miley camminava velocemente verso il suo armadietto grigio, sembrava andasse di fretta mentre Calum la guardava a qualche metro di distanza.

Le parole correvano nella sua testa alla ricerca di quella giusta.

Lui non voleva amarla, voleva solo "provarci".
Non voleva amare nessuno perchè le persone praticamente perfette non si lasciano confondere dai sentimenti.
Oppure non aveva mai avuto nessuno che gli facesse provare dei sentimenti.

Credeva di essere diverso da Luke ma entrambi sapevano, nel profondo, che erano molto più simili di quanto immaginassero.

Entrambi avevano troppe cose da urlare ma le affrontavano in modo diverso.

Calum aveva avuto troppo silenzio da colmare, tante opportunità ma ha voluto sprecarle perchè, semplicemente, gli piaceva il silenzio.

Luke, invece, aveva poco silenzio ma, a differenza di Calum, il silenzio lo odiava: per lui tutto era fin troppo silenzioso, tutto quel silenzio lo stava lentamente assordando.


Anche quel giorno April non c'era ed il moro ne volle approfittare per conversare con Miley durante l'ora di storia.

Al suono della campana prese il suo zaino, lo mise sopra alla sua spalla e- svogliatamente- si avviò in classe.
Miley era seduta da sola e, come da programma, il ragazzo dalla pelle ambrata si affrettò ad occupare il posto accanto a lei.

"Ciao." sorrise egli educatamente.

"Emh...ei" disse incerta.

"Io sono Calum, tu sei Miley giusto?" 

"Si, come fai a saperlo?" chiese ella.

Nessuno, tranne Luke, si era ancora accorto del suo cambiamento.
Diceva di essere Miley Cyrus, la cugina di April e quest'ultima ripeteva sempre che Destiny aveva cambiato scuola.

"Beh in pochi giorni tutti hanno imparato il tuo nome..." ridacchiò Calum.

"Ah si? E come mai?" domandò ella curiosamente mentre torturava le punte dei suoi capelli rigirandoli vorticosamente intorno alle dita con fare annoiato.

"Beh sembra che tu abbia attirato l'attenzione di Hemmings, lo conosci vero?" 

Come poteva non conoscerlo?

"Certo che lo conosco." sospirò Miley.

Durante la lezione non fecero altro che scambiarsi sorrisi ogni volta che sui loro banchi aggiungevano una frase carina oppure un commento divertente sulla professoressa.

A Miley piaceva l'umorismo di Calum e non credeva potesse essere così simpatico.

Calum, appena volse lo sguardo, vide gli occhi color ghiaccio di Luke incenerirlo.

Sapevano entrambi quello che Luke provava per Miley ma Calum, anima nera qual era, non se ne preouccupò più di tanto.

Alla fine della giornata si scambiarono i numeri di telefono sperando di poter continuare quei commenti scherzosi anche via telefono.

Miley tornò a casa sorridendo ripensando alla battuta poco casta di Calum.

***

Quella notte Destiny non riuscì proprio a prendere sonno perciò, come soleva fare, salì sul tetto e si sedette coprendosi con un pile di lana a quadri.

Sentiva dei passi seguirla e, quando si voltò, trovò l'ultima persona che si aspettava: Hemmings.

"Che ci fai qui?" chiese lei.

"Non ha importanza." egli rispose sedendosi al suo fianco.

Entrambi non dissero nulla per qualche minuto.

Poi Luke, per la prima volta dopo tanto tempo, ruppe il silenzio.

"Non devi fidarti di lui, Des." sospirò amareggiato.

"Perchè?" domandò guardando la luna e le stelle alte nel cielo notturno di fronte a lei.

"Perchè tutti hanno i loro demoni. Il sangue nelle sue vene è fatto di errori. Lui è quello che finisce per andarsene, lo fa stare bene." alzò le spalle.

"E tu?" guardò il profilo del ragazzo.

"Io vedo una guerra? Voglio combatterla, vedo una partita? Voglio segnare.
Ogni incendio che ho acceso sfuma nel grigio di questa città.
Ma ora che sono distrutto, ora che lo sai, puoi vedere al mio interno?
Perchè credo di avere un cuore nero lucido e credo ci sia un uragano sotto di esso che cerca di tenerci separaci.
Ogni lettera la scrivo con una penna avvelenata ma queste sostanze chimiche che si muovono tra di noi sono la ragione per ricominciare.
Adesso sto tenendo duro perchè non c'è modo di tornare indietro."- fece una piccola pausa nella quale la guardò negli occhi e nello stesso istante, negli occhi del biondo, sfrecciò una scintilla- "Dimentichiamo chi siamo e tuffiamoci nell'oscurità mentre esplodiamo nel colore, mentre torniamo in vita; io e te!  Forse non c'è niente dopo la mezzanotte che potrebbe farti restare ma proviamoci, ti prego!" si alzò in piedi sorridendo all'idea di poterla riavere.

Egli allungò la mano verso di lei aspettando che Destiny la stringesse.

Lei poteva essere ancora sua?

"Ti prego..." disse meno convinto quando vide che  la ragazza non afferrava la mano.

[#Wattys2016] Truth II Lucas Robert HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora