Era ormai da due settimane che Miley usciva con Calum.
Era un ragazzo dolce, infondo.Gli piaceva giocare a calcio, come tutti i ragazzi, oppure ascoltare canzoni senza senso ma la cosa davvero bella era che voleva in tutti i modi coinvolgere anche Destiny.
In tutte le cose che faceva, la coinvolgeva sempre.Durante quei giorni si era resa conto che, uscendo con Calum, i ragazzi cercavano in tutti i modi di strapparla dalle grinfie di Calum mentre le ragazze cercavano di allontanare il moro da lei.
L'unico che non sembrava rendersi conto di quello che stava succedendo sotto ai suoi occhi era Luke.
Lui guardava ma sembrava non memorizzare le immagini.
Non gli interessava.L'unica cosa che faceva era sperare.
Sperare che lei si innamorasse e che facesse del male perchè è l'unico modo per sapere che si è dato tutto se stessi ma sperava anche che lei non soffrisse ma che prendesse il dolore.Miley camminava come una timida formica in mezzo a tutti quegli elefanti spavaldi e sicuri di sè.
Vide Calum avvicinarsi a lei e, poco dopo, sentì le labbra piene del neozelandese lasciarle un bacio sullo zigomo.
"Ciao bellissima" -sorrise egli- " Andiamo a pranzo?" continuò.
"Sì." annuì lei seguendo il ragazzo, mano nella mano, verso la mensa.
Come di consuetudine, si sedettero in un tavolo appartato.
Calum, prima di uscire con lei, non era mai stato così nascosto ma se lo faceva andare bene, per lei- o meglio- per la scommessa.
Miley si guardava intorno cercando un discorso da intraprendere con Calum.
Mentre girava lo sguardo tra le teste di centinaia di ragazzi creò una perfetta linea immaginaria luccicante con gli occhi di quel ragazzo misterioso che da tempo la osservava.
Tutte le volte che pensava a Luke, accadeva che Calum perdesse importanza ma lei non si sentiva mai in colpa per questo come ora non si sentiva in colpa nel dare più importanza alla pioggia di nere emozioni che cercavano di liberarsi dalle cupe iridi del ragazzo dagli occhi appassionanti.
Plick...Plick...
Poteva sentire il suono dei suoi occhi che lacrimavano una giostra veloce e pericolosa di strane emozioni.
Prima tristezza, poi rabbia, gioia, felicità, paura. Non sembravano unite tra loro ma lei sapeva che, da qualche parte, esisteva un filo che le avrebbe collegate."Ei chi stai guardando? Devo essere geloso?" ridacchiò Cal facendole riportare lo sguardo su di lui.
Amava i suoi lineamenti ambrati. Li amava soprattutto quando sorrideva.
Era semplicemente perfetto.
Sapeva di non pensarlo davvero ma voleva convincersi."Non sto guardando nessuno, scusa." ridacchiò ella continuando a mangiare.
"Meglio così." sospirò Calum.
Dopo attimi di silenzio, il ragazzo, ruppe il silenzio.
"Stasera che fai?" domandò
"Nulla di importante...mi rilasso con tv, coperta e patatine." alzò le spalle sospirando.
"Allora verrò a romperti le scatole esattamente alle 8."
"Va bene." rise Miley mentre la campanella annunciava la fine del pranzo e la ripresa delle lezioni.
***
Luke vide uscire dalla vecchia scuola Miley perciò, appena ella si avvicinò, buttò la sigaretta pestandola sul pavimento e la fermò.
"Des..."
"Dimmi, Luke." sbuffò ella appoggiando lo zaino a terra.
"Non devi fidarti di lui. Vuole solo vincere una cazzo di scommessa." scandì egli parola per parola.
Lei stette in silenzio.
Luke, durante quella pausa, si aspettava di tutto ma non ch'ella ridesse."Che idiota." disse dopo aver smesso di ridere.
"Destiny, se ci fossi io al posto di Calum ti farei capire cosa significa veramente essere amati."
"Detto da te non suona molto bene." cercava di liberarsi dalla presa del biondo ma, quest'ultimo, prese anche l'altro braccio spingendola delicatamente contro il cancello grigio.
"Ho posseduto ogni secondo che questa vita potesse offrirmi. Ho visto così tanti posti, ho fatto tante cose...giuro che ho vissuto ma non ho mai vissuto abbastanza per dire ad una ragazza 'Ti amo.' ed improvvisamente capisco che fra tutti quei volti tu sei l'unico che adesso mi è rimasto. Penso di muovermi ma non sto andando da nessuna parte, ecco qual è il mio problema. So che tutti si spaventano ma sono diventato ciò che non posso essere ma lui...lui Des...è fuori controllo: quando gli stai accanto, guardalo dritto negli occhi: è dove si nascondono i suoi demoni." confessò a pochi centimetri dal volto di Destiny.
Lei se lo scrollò dalle spalle e, riprendendo il suo zaino, si allontanò da Luke.
"Tu sei malato." constatò prima di andarsene.
***
Come promesso, Calum arrivò a casa di Destiny ed insieme guardarono qualche stupido programma.
Lui le cingeva i fianchi come se qualcosa o qualcuno potesse portarla via da lui e lei si accucciava sul suo petto.
"Cal posso chiederti una cosa?" domandò ella cautamente.
"Certo." rispose il ragazzo facendo zapping.
"Perchè stai uscendo con me? Cioè hai lasciato la tua ragazza per me...perchè?"
"Dimmi cosa vuoi sentire." la guardò negli occhi.
"La verità." sospirò lei.
"Ho bisogno di un'altra storia, qualcosa che esca fuori dal mio petto. La mia vita sta diventando un po' noiosa...ho bisogno di qualcosa da poter confessare." alzò le spalle cambiando canale.
"Cos'è che ti fa tanto paura?" chiese lei ingenuamente.
"Secondo me hai paura del rifiuto." si rispose da sola quando notò che Calum non rispose.Miley lo guardava negli occhi neri, scuri come i demoni.
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[#Wattys2016] Truth II Lucas Robert Hemmings
FanfictionDestiny è una ragazza come tutte le altre che frequenta un liceo dove i pregiudizi sono alla base di tutto. è proprio per questo che Destiny viene considerata una sfigata dai ragazzi più popolari della scuola. Destiny si stufa delle continue prese i...