Capitolo 3. La perfezione

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Mentre camminavamo per le strade dell'immensa città, Annie prese il suo cellulare e mi mostrò alcune foto fatte nei dintorni.

<<Quindi voi personaggi del gioco fate delle normalissime vite anche non essendo "reali"...>> esordii, confuso.

<<Bhe si, tranne per il fatto che non possiamo lasciare la città e...>> iniziò, annuendo.

La bloccai prima che potesse finire.

<<Quando troveremo il portale vieni con me, nel mondo reale...>> proposi, sorridendole.

Sul suo viso si forò un splendido sorriso e mi abbracciò, istintivamente.

<<Finalmente uscirò di qui!>> sussurrò, ancora stretta a me.

Iniziò letteralmente a saltare per la gioia e trasmise la sua felicità anche a me. In quel momento avevo bisogno di qualcuno che mi stesse accanto e lei era perfetta. Una ragazza solare e bellissima, insomma non potevo desiderare di meglio. Ma quel vuoto che avevo dentro c'era ancora, era più piccolo, ma non era colmato del tutto. Guardai il sole tramontare e sorrisi. Giovanni sarebbe vissuto per sempre nei miei ricordi.
Annie si accorse che stavo pensando ancora a lui e mi fermò tirandomi per un braccio. Mi guardò con i suoi bellissimi occhi profondi come l'oceano. Sorrisi, le accarezzai il viso e ci abbracciammo.

<<Devi essere forte e andare avanti!>> esclamò dividendosi da me, poggiando entrambe le mani sui miei avambracci.

<<H-hai ragione...ma è difficilissimo provare a dimenticare...>> balbettai abbassando lo sguardo.

Stavo davvero usando tutte le mie forze per farlo, ma era inutile. Il suo viso era impresso nella mia mente. Per qualche strana ragione un immenso senso di colpa mi divorava dall'interno, anche se sapevo che la colpa di ciò che gli era accaduto non era mia. Certo, avrei potuto bloccarlo prima che decidesse di entrare in quello squarcio, ma come avrei mai potuto immaginare che la conseguenza sarebbe stata questa? 

<<Non devi dimenticare, devi procedere con la tua vita. Il mondo va avanti e se resti indietro poi non lo raggiungi più...>> mi ripose allora la ragazza, accarezzandomi una guancia con il dito indice.

Annuii e mi asciugai una lacrima. Aveva ragione.

•La Seconda Dimensione Di Gioco• ~INoob~ (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora