Capitolo 19. la triste verità

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Dopo aver fatto colazione mi sedetti sul divano con Giovanni a guardare la televisione. Annie ne approfittó per farsi una doccia. Sentii la porta del bagno chiudersi e l'acqua scrosciare.

<<...oggi è proprio una bella giornata!>> esclamai nervosamente.

<<Si...hai ragione.>> rispose lui guardandomi perplesso.

<<Ehm...hey Giova, non è che...andresti...>> tentenno.

<<Ho già capito, appena Annie esce dalla doccia vado a farmi una bella passeggiata nei dintorni.>> ripose sorridendo e tirandomi una gomitata, ammiccando.

Abbozzai un soriso per poi tornare serio e voltarmi verso la televisione. Dovevo ancora chiedere a Annie il perchè della sua preoccupazione e, anche se mi fidavo di Giovanni, preferivo parlarne mentre eravamo soli.

<<Tutto bene?>> chiese notando il mio sguardo preoccupato.

<<Si si, stavo solo riflettendo...>>

In quel momento sentimmo Annie uscire dal bagno. Lui si alzó e prese le chiavi di casa.

<<Dove vai?>> domandó la ragazza entrando in salotto.

<<Esco a fare un giro, torno per l'ora di pranzo.>> rispose sorridendo e guardandomi con la coda dell'occhio.

Non riuscii ad evitare che mi scappasse una risata.

<<Voi due mi nascondete qualcosa...>> sussurrò la ragazza confusa, sorridendo divertita.

Alzai le spalle e lui fece lo stesso. Quando uscí di casa, aspettai che Annie si vestisse per parlarle.

<<Allora, cosa dovevi dirmi?>> chiese sedendosi accanto a me sul divano.

<<Io niente, tu cosa dovresti dirmi. Non ho dimenticato ieri sera...>> le ricordai.

<<Non devo dirti assolutamente nulla!...>> escalmó alzandosi in piedi e allontanandosi.

La bloccai per un polso.

<<Perchè non vuoi parlarne? Sai che di me ti puoi fidare...>> affermai con un filo di voce, provando a convincerla.

<<Scusa Andre, ma non so proprio a cosa ti riferisci...>> disse liberandosi dalla mia presa e andando in cucina.

Ovviamente la seguii.

<<So che sei preoccupata per qualcosa, lo sento. Anche se siamo fidanzati da pochissimo, ormai fai parte della mia vita. Sei tutto per me.>>

Non rispose. Continuó a restare girata di spalle, cercando qualcosa nei vari cassetti.

<<Perfavore Annie! Non devi più avere preoccupazioni, tra poco saremo fuori di qui e vivremo la nostra vita!>> proseguii.

<<No...non è cosí...>> rispose bloccandosi di colpo.

<<C-come non è cosí... Se centra ancora tua zia giuro che...>> iniziai, prima di essere interrotto dalla ragazza.

<<Non è quello...>> bisbigliò.

<<Allora cosa c'è che non va?>> domandai voltandola verso di me.

<<Non posso uscire dal gioco...>> disse con le guancie rigate dalla lacrime e gli occhi rossi e lucidi.

•La Seconda Dimensione Di Gioco• ~INoob~ (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora