Macchiata di sangue

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Capitolo XVIII

Macchiata di sangue

I cinque si diressero verso il parcheggio citato da Elyssa. Nessuno parlava. Harmonia e Lexy ogni tanto si lanciavano degli sguardi, senza però sussurrare neanche una lettera.

-Questa ronda è un mortorio!- se ne uscì all'improvviso Elyssa, stufa. -Dove sono quegli stolti? Io voglio divertirmi con loro!- si lamentò.

-Lyssa, sai che é una cosa seria e pericolosa quella di combattere i Vrykolakas, non far così- la riprese Soter.

Si sentirono dei rumori.

-Dobbiamo trovarla- una voce tagliente parlò in lontananza.

-Il capo ci punirà se non gliela portiamo- disse un'altra voce, anch'essa tagliente e priva di emozioni.

-Ssh, devono essere loro- Alexander fece segno a tutti di mettersi con le spalle al muro, mentre lui controllava la situazione. Sei vrykolakas si stavano dirigendo verso di loro. -Elyssa, bloccali. Soter, stordiscili- ordinò.

-E noi?- domandò Harmonia guardando gli altri due biondi fare il giro dell'edificio, sicuramente volevano bloccarli da dietro.

-Anche noi vogliamo aiutare in qualche modo- gli occhi scuri di Alexander incrociarono quelli verde bosco di Lexy. Aveva lo sguardo di una vera guerriera.

-Venite con me. Saranno bloccati per poco, ma in quel lasso di tempo, sarà possibile per voi ucciderli- illustrò il piano che aveva appena ideato.

Senza aspettare una loro risposta il bruno si lanciò verso i mostri che erano bloccati da delle piante di ulivo e tenevano gli occhi chiusi mentre si agitavano per liberarsi. Elyssa e Soter avevano fatto come gli era stato impartito.

Alex ne riuscì a uccidere uno e si stava scontrando con il secondi che si era liberato, mentre Elyssa ne stritolò uno fino a portarlo alla morte. Soter invece stava combattendo corpo a corpo con un possente vampiro che si era liberato anch'esso, tuttavia teneva gli occhi chiusi a causa del biondo che aveva scagliato una freccia di sole, la quale era esplosa infastidendo la vista dei vampiri che non tolleravano molto la luce solare.

Lexy si avvicinò a uno dei due vampiri ancora imprigionati e fece per eliminarlo, ma esso, con un calcio che doveva essere stato più forte di quanto era sembrato, si liberò. -Lex!- urlò Harmonia vedendo l'amica in difficoltà.

La mora prese a colpire con la spada la creatura, eppure non sembrava fargli nulla. -Il capo... ti vuole- l'essere aprì gli occhi che erano stati chiusi per tutto il tempo per via di Soter. Erano color cremisi.

-Il tuo capo può crepare per quanto mi riguarda!- gridò la fanciulla dagli occhi verdi, sferrando un colpo al braccio.

Questa volta riuscì a causargli una ferita abbastanza profonda che attraversava tutto l'arto superiore sinistro. -Lui vi vuole- digrignò i denti e si avventò nuovamente su Lexy facendole cadere la spada.

-Lasciami!- urlava Lexy dandogli calci e pugni con tutta la potenza che aveva in corpo, tuttavia non sembrava bastare a fermare il vrykolakas.

-Ci sono riuscito, mi premie...- il mostro non finì di parlare che gli venne mozzata la testa.

Lexy cadde a terra. Il sangue del vampiro non aveva sporcato solo i suoi vestiti, ma pure il suo volto. Istintivamente si passò una mano su di esso e guardò la sua mano macchiata da quel liquido. -Lexy! Riprenditi!- Alexander, il suo salvatore, la fece destare dal suo stato di trance.

-Hm...- lanciò uno sguardo intorno a sé. Soter aveva sconfitto il vrykolakas con cui stava combattendo ed era andato a salvare Harmonia che non riusciva più a tenere testa al vampiro che si era liberato prima che lo uccidesse.

Olympus - The daughter of ArtemisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora