Hestia

287 34 1
                                    

Capitolo III- Hestia

- Perché non si sveglia? - chiese una voce femminile.

Lexy si ritrovò a sbattere gli occhi e a sbadigliare.

In un primo momento pensò che fosse sua madre, o Harmonia, ma quando si rese conto che quella voce non apparteneva a nessuno che conosceva, alzò di scatto il busto.

Era seduta su un letto dalle coperte nere in una stanza non troppo grande, ma estremamente ordinata.

Si guardò in giro e notò che seduta sopra un comò bianco, stava una ragazza dai capelli color grano.

Sembrava andare ancora alle superiori, ma con un fiocchetto rosa di lato e l'abbigliamento molto colorato, sembrava ancora più piccola di quanto non fosse già.

Seduto su una sedia dall'altra parte della stanza stava seduto un ragazzo bruno mentre lucidava una spada..

Una spada?!

- Ecco, si é svegliata - disse il ragazzo bruno.

Lexy dovette ristendersi perché il dolore alla schiena era troppo forte. Cercò di pensare a come ci era finita là, ma non se lo ricordava.

L'ultima cosa che ricordava sembrava essere frutto di un sogno. Era impossibile.

Ricordava che la ragazzina bionda si era seduta su un mucchio di scatoloni e che muovendo le mani era riuscita a far spuntare, dal terreno, dei rampicanti che erano andati a bloccare i "vampiri", mentre il ragazzo biondo li colpiva con delle frecce.

Il bruno aveva cominciato ad uccidere gli strani esseri con la stessa spada che in quel momento stava lucidando.

- Che é successo? - chiese Lexy cercando di rialzare lentamente il busto, le doleva un sacco.

- Niente d'importante - le sorrise dolcemente la biondina mentre scendeva agilmente dal comò.

Doveva praticare qualche sport, perché sembrava molto atletica.
- Niente di che, un vrykolakas ti ha solo lanciata contro un muro - disse ironicamente il bruno -insieme alla tua amica e siete entrambe svenute-.

- Un che..? - chiese Lexy confusa.

- Un.. - il bruno stava per spiegarglielo quando venne interrotto dalla bruna.

- Harmonia! - esclamò Lexy ricordatasi dell'amica.

- La tua amichetta sembra avere un caratteraccio, ma non credo quanto un vrykolakas - sorrise serafico.

- Dove é Harmonia? - chiese Lexy guardandosi in giro.

Non c'era nessuna traccia di Harmonia.

- La ragazza bionda? - chiese la ragazza.

Lexy annuì preoccupata.

Lei le sorrise - sta bene, ha solo qualche graffio. Ora Soter la sta curando -

Lexy fece un sospiro di sollievo, anche se non si fidava per niente di quei due sconosciuti. Non li conosceva e anche se l'avevano salvata, potevano comunque essere dei cattivi soggetti.

- Si é svegliata! - disse una calda voce femminile.

Lexy girò la testa alla sua sinistra. Una ragazza sui venticinque anni era appena entrata nella stanza.

Aveva dei corti capelli rosso fuoco, dei grandi occhi ambrati e la sua pelle era abbronzata alla perfezione. Era alta un metro e settanta, circa, ma non avrebbe potuto stabilirlo con precisione.

- Zia Hestia - la salutò leggermente il bruno.

La donna gli regalò un caldo sorriso -Alexander, Elyssa. - li richiamò. Dalla voce sembrava una mamma orsa, una voce calda, ma comunque severa.

Olympus - The daughter of ArtemisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora