"Mamma, sono a casa!"
"Ah perfetto, siediti che mangiamo."
Era mercoledì, quindi Sarah era libera tutta la giornata. Joey si tolse zaino e giubbotto e fece una deviazione in bagno per darsi una rinfrescata. Poi tornò a tavola e si sedette, aspettando il momento giusto per dire a sua madre del viaggio imminente.
"Allora, com'è questa Scuola?" chiese Sarah sorridendo.
"Molto interessante... Senti dovrei parlarti."
"Dimmi tutto."
"Marcus... Mi ha detto di avvisarti. Stiamo per partire, domani."
Sarah sgranò gli occhi. Stava per rispondere di getto un "Di già?", ma si contenne. Piuttosto, chiese:"Ah. E... dove andate?"
"Ecco...Sarà un viaggio nel Tempo. Nel Continuum Spazio-Temporale per la precisione. Von Strye mi ha rivelato che papà gli aveva lasciato una lista di poteri che, ad un certo punto, avrei dovuto assorbire. Forse li riteneva necessari..."
"Capisco...ma...c'è forse la possibilità che tu lo incontri?"
"Sì. In realtà è molto probabile. Vuoi... Vuoi che gli dica qualcosa da parte tua?"
Sarah rimase in silenzio, chiusa nelle sue riflessioni. Poi, rispose con un flebile:"No."
"Ok."
I due componenti della famiglia Evans pranzarono in silenzio, avendo bisogno entrambi di tempo per pensare. Joey guardò l'orologio che portava al polso e, accortosi di essere in ritardo, guardò sua madre, a cui non aveva raccontato nulla dei nuovi poteri acquisiti, e le disse:"Non fare domande, quando torno ti racconto tutto anche di questo."
Detto ciò, agli occhi di Sarah Joey si trasformò in una scia verde che svuotò il piatto di pasta e, preparato uno zaino per il viaggio, si proiettò fuori di casa. Sarah rimase interdetta, poi una lacrima le corse lungo la guancia sinistra.
Prima che quella lacrima ebbe raggiunto il pavimento Joey era già arrivato alla Scuola, dove era sicuro di trovare Marcus. E a ragione, poiché il professore era proprio lì. Quando lo ebbe trovato lo salutò e gli disse:"Ho bisogno di allenarmi, prima della partenza."
Von Strye, che stava leggendo un fascicolo azzurro sulla cui copertina Joey vide un "RISERVATO", sollevò lo sguardo dal testo al ragazzo, e gli disse placidamente:"Mi chiedevo quando l'avresti capito. Fila nella Sala Tecnica, gli altri li ho chiamati io. Lo zaino lascialo pure qui."
Joey sorrise, si tolse lo zaino e lo depose con la mente in un angolo della Sala Professori, che si trovava sulla destra dell'atrio. Poi corse in classe.
Marcus apparve nella saletta di controllo, da dove poteva coordinare l'allenamento extra. Quando Joey entrò nella Sala Tecnica, trovò il resto della Squadra 4, Alex, Daniel e gli Harries. Una volta salutati tutti, chiese al professore:"Cosa devo fare?"
Marcus rispose dagli altoparlanti:"Prima di tutto, iniziate tutti a riscaldarvi. Intanto vi spiego perché siete qui e perché proprio voi. Innanzitutto, dovete sapere che gli Esseri che possono copiare i poteri degli altri, come Joey, hanno un limite di quantità. Possono mantenere solo un certo numero di poteri, come un contenitore può essere riempito fino al limite. Ma bisogna considerare anche una cosa: esistono i livelli, ovvero ci sono poteri meno "ingombranti", come quelli di livello 3, e quelli per te ancora enormi, cioè quelli di livello 1. Tornando al contenitore, potrei mettervi più granelli di sabbia che sassi, e più sassi che montagne. Quel contenitore sei tu, e sta a te capire qual è il tuo limite. Puoi anche combinare sabbia e sassi per riempire gli spazi vuoti, metaforicamente parlando. Capito tutto?"
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Essere
FantasyQuesto libro è frutto di mesi e mesi di pensieri,annotazioni,sogni ad occhi aperti. Spero sia di vostro gradimento e che dire... Gustatevelo