Capitolo 14:"Primo Punto"

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Erano passate diverse ore dall'inizio della giornata scolastica, e gli studenti della Scuola si stavano allenando individualmente, sotto la guida del professor Von Strye.

Joey, invece, era seduto in un angolo della Palestra. In silenzio. Da circa quattro di quelle diverse ore.

Sembrava dormisse, mentre nella sua mente stava camminando forse da giorni, in cerca di quello che poteva essere un trucco, un segreto, qualsiasi cosa, per aumentare lo spazio mnemonico in suo possesso. Si era allenato fino allo stremo il giorno precedente, e non era stato lontanamente in grado di compiere un terzo del lavoro, a detta di Marcus. L'unico indizio che aveva ricevuto sulla mole di "spazio" che un potere di primo livello poteva occupare, l'aveva colto da Von Strye quando aveva paragonato i poteri di livello 1 a montagne. Montagne.

"Come diavolo si fa a 'contenere' una montagna?!" si chiese mentalmente Joey, durante il suo viaggio. Ad accompagnarlo c'era la sua versione verde, con cui ogni tanto scambiava qualche parola. Vi siete mai chiesti come sarebbe conoscere voi stessi come se foste un'altra persona? Joey si era sempre detto che sarebbe stata una cosa orribile, ma non era completamente vero. Il se stesso verde non diceva stupidaggini, non dava fastidio (ok, forse quello un po'. Forse anche più di un po'), ed era praticamente una sorta di genio. Era la sua parte razionale, al cento per cento. Niente interferenze emotive o esterne. Ma purtroppo, non aveva la risposta che Joey cercava dentro di sé.

Ad un certo punto del viaggio, però, il Joey verde ebbe un'intuizione. E nel momento in cui la sua parte razionale ebbe un'idea, l'ebbe anche lui. I due Joey si guardarono ad occhi sgranati ed esclamarono all'unisono:"I RICORDI!"

Iniziarono a correre entrambi, mentre si completavano le frasi a vicenda spiegandosi, fondamentalmente da soli, il ragionamento intuitivo che li aveva portati a quel punto.

Soddisfatti, i due Joey arrivarono fino a quella che sembrava una semplice casa. Era una villetta di medie dimensioni, dal tetto in tegole rosse e pareti esternamente verdi. La porta di legno marrone trasmise a Joey un senso di tranquillità, come non ne aveva sentito da molto tempo. Joey si concentrò particolarmente, e cercò fra i suoi ricordi quelli riguardanti suo padre, anche cose raccontategli da Von Strye. Fatto ciò, le condensò nella figura paterna e dentro la casa che i Joey avevano dinnanzi comparve Damian Evans.

Joey e la sua versione verde entrarono timidamente in casa, vedendo Damian seduto al tavolo. Joey si sedette sul divano, a sinistra del tavolo, mentre la sua telecinesi rimase in piedi. Damian, che stava bevendo un caffè, sorrise, posò la tazzina bianca dal bordo dorato e si voltò verso Joey, dicendo:"E così hai capito... Sì, avevo previsto tutto questo. E sì, ciò che sto dicendo è esattamente quello che pensi: un messaggio dal passato, che ho sepolto per un tempo più opportuno. Ascoltami bene: é fondamentale, vitale, che tu amplifichi le tue capacità, ma di questo passo non sarai mai pronto. C'è un segreto che devi conoscere anche tu, se vuoi intraprendere il viaggio che ti ho preparato. C'è un trucco. Quelli come me e te non copiano solo i poteri, come avrai capito. Possono andare oltre, con un pizzico di telepatia. Io non ho mai allenato così duramente i miei poteri. Semplicemente, sono andato nel futuro, ho incontrato la versione futura di me stesso e ne ho copiato il potere, amplificando il mio. Ho barato, sì, ma ne è valsa la pena. Ma ti prego, se vorrai farlo, non cercare te stesso. Cerca me. Altrimenti, potresti alterare seriamente il corso degli eventi, in un modo non pianificato. Il che sarebbe tremendamente pericoloso. Adesso va' pure, hai ciò che volevi. Dopotutto, se ci sono altri messaggi sepolti nel tuo inconscio, non verrano fuori prima del tempo previsto, perciò non ho altro da dirti."

Joey si alzò dal divano, non sapendo se essere felice o malinconico. Aprì la porta e fece per uscire, ma Damian lo fermò sull'uscio, afferrandogli un polso. Joey si voltò e Damian gli disse, prima di svanire:"Ti voglio bene, Joey. Te ne ho sempre voluto, e te ne vorrò per sempre. Abbi cura di te, e anche della mamma. D'accordo?"

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