Capitolo 10

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Ormai sono le 19.15 e io ho passato tutto il pomeriggio con Sasha, che mi ha fatto girare per tutto il centro commerciale come una matta. Io non so lei come faccia a resistere ma io arrivata a casa ero sfinita. Grazie all'aiuto di Sasha però sono riuscita a scegliere un vestito da mettere sta sera, dato che mio padre ha detto che ci sarà anche il figlio che ha la mia età, speriamo almeno che sia bello! Sono troppo curiosa, magari lo conosco anche, na non credo, sarà uno di quei ragazzi super ricchi che non vengono a scuola come noi comuni. Comunque dicevo che ho comprato un vestito rosso scuro, tutto ricamato a parte sul corpicino. È attillato su tutto il busto e poi si gonfia verso il fondo, la cosa brutta però è che mi arriva poco sopra il culo e se mi piego leggermente in avanti si vede l'intimo, sono sicura che oggi farò almeno al 99% una figura di merda. Insieme al vestito ho comprato un paio di tacchi 12 a spillo rosso scuro che si intonano perfettamente al vestito. Decido di prepararmi per non arrivare in ritardo, cosa che succede molto spesso. Mi metto l'intimo possibilmente nero in modo che se si veda almeno sia unicolore e il vestito che devo dire mi sta abbastanza bene, mi trucco con una sottile riga dì eye-liner nero e metto un po' di mascara. Decido di mettermi un rossetto rosso sulle labbra, sta da dio con il vestito e rende le labbra belle cariche. Lascio i capelli lisci e sciolti e in quel preciso istante suona il campanello, tempismo perfetto penso tra me e me. Mi do un ultima guarda allo specchio e scendo impaziente di vedere il 'famoso' figlio del collega di mio padre. Scendo le scale molto lentamente cercando di non cadere, dati i tacchi molto alti e fare a mia volta figuracce tipiche. Arrivo alla fine delle scale e vedo mio padre che sta facendo entrare in casa gli ospiti e vedo quelli inconfondibili occhi neri, che riconoscerei tra un milione. Thomas lì in tutta la sua bellezza. Indossa un paio di jeans skinni neri e una camici bianca leggermente sbottonata all'inizio, io modo da lasciar intravedere il suo meraviglioso corpo. Lui non mi ha ancora visto perché è concentrato a presentarsi con mio padre, così io ho potuto studiarlo senza che lui mi vedesse, altro che studiare diciamo che me lo sono mangiato con gli occhi. Mio padre si gira verso di me e dice rivolgendosi agli ospiti.
«Signor Mercuri lei è mia figlia Allison. Allison forza vieni a presentarti» mi invita mio padre. In quel momento Thomas alza lo sguardo verso di me e i nostri sguardi si incrociarono, io non riuscendo a reggere i suoi occhi sposto lo sguardo sul padre e mi avvio a presentarmi.
«Piacere io sono Allison Steel ma può chiamarmi pure Ally» dico porgendo la mano al papà di Thomas.
«Piacere io sono il signor Mercuri ma chiamami pure Luca non sono così vecchio. Lo sai che sei veramente bella » dice prendendomi la mano e baciandomi il dorso, che gentil uomo, siamo sicuri sia il padre di Thomas io avrei dei dubbi. Mi risveglio dai miei pensieri e faccio un sorriso gentile a Luca, poi mi giro verso Thomas che mi sta fissando da cima a piedi e poi mi guarda in faccia con un sorrisetto malizioso, dio che nervoso. Io di risposta alzò gli occhi al cielo.
«Ciao Thomas » dico con indifferenza.
«Ciao anche a te» mi dice lui con lo stesso tono.
«Vedo che voi vi conoscete già, in effetti avete la stessa età giusto?» chiede mio padre, vero ci sono anche loro, opss.
«si ci conosciamo siamo nella stessa classe, per mia grandissima fortuna» veramente una fortuna indescrivibile. Mio padre mi lancia un occhiataccia come per dirmi 'non fare cazzate' e io come mio solito alzò gli occhi al cielo.
«bene così avrai qualcuno con cui parlare invece che ascoltare i nostri discorsi.» mio padre non mi da il tempo di ribadire che mi ordina di far vedere la casa a Thomas. Che palle! Sarà una serata molto lunga.
«vieni seguimi, questo è il salotto» dico indicando la sala più grande della casa.
«grazie lo avevo notato » che palloso ancora grazie che non lo mando via a calci in culo, lo faccio colo per mio padre.
«ora ti mostro le stanze al piano di sopra. Saliamo le scale e lui mi fissa il culo per tutto il percorso anche perché io sono davanti a lui con un vestito microbo. Che sto continuando a tirarlo giù.
«Bello il vestito ti sta proprio bene» dice con un sorrisetto malizioso. L'ho già detto che lo odio?! Mi fa innervosire. «Questa è la mia camera» apro la porta e lui senza neanche chiedere il permesso entra e la osserva attentamente.
«no ma fai come se fossi a casa tua tranquillo» rispondo entrando e sedendomi sul lato del letto.
«già fatto tranquilla» idiota. Vedo che sta guardando tutte le foto appese sopra la scrivania, ma quello è tutto strano.
«Chi è quello ? In questa foto dove siete piccoli » che impiccione, gli affari suoi no è, troppo difficile.
«Quella bionda sono io mentre quel bimbo biondo vicino a me è il mio vecchio migliore amico Marco, quando stavo a Seattle ero sempre con lui e io lo adoravo.» dico con tono un po triste e Thomas molto probabilmente se ne è accorto, ma non me ne frega niente. Così mi lascio cadere di peso sul letto. Non c'è la faccio più. Ad un certo punto sento un peso addosso e aprendo gli occhi vedo Thomas a cavalcioni su di me che inizia a farmi il solletico.
«Noo... Thomas ... Per favore... Non c'è la faccio ... Più !» io odio il solletico.

THOMAS's POV

Cazzo quanto è bella quando ride. La adoro e la sua risata sta contagiando anche me.
Ops... Mi sono appena ricordato che sono a cavalcioni su di Ally che ha un mini vestito che gli sta salendo molto ! Il mio mini me qua giù se ne è già accorto e anche tanto.
«Dimmi che sono bello e ti lascio» dico con fare superiore tanto so che crederà presto lei odia il solletico. Lei si dimena sotto di me, cosa che non aiuta anche perché il vestito gli è arrivata alla pancia e si vedono tutte le mutande in pizzo nero. Cazzo mi devo fermare se no ne combino di sicuro una. Lo farei anche, ma di sotto ci sono i nostri papà e non vorrei mai.
«Ally hai vinto ma solo per un motivo» cazzo non resisto più! Così mi avvicino a lei e la bacio con foga. Lei stranamente ricambia e inizia a muovere i fianchi sui miei cosa che non aiuta per nulla. Ormai con il cervello in pappa scontro la mia intimità con la sua e lei geme nella mia bocca.
«Ragazzi è pronto scendete!» grida dal piano di sotto il padre di Allison.
Merda cosa stavo facendo ! Io e lei ci stacchiamo senza fiato e io mi alzo e nervoso mi tocco i capelli. Vizio che ho preso da mio padre. Lei si alza e si mette a posto il vestito e poi borbotta qualcosa di incomprensibile. Quando si è messa a posto il vestito esce ma io la fermo perché ha tutti i capelli scompigliati.
«Fermati va che sembra che abbiamo appena scopato con quei capelli» gli dico avvicinandomi e lei borbotta un 'c'eravamo quasi'. Le sistemo i capelli mettendoglieli dietro alle orecchie e le lascio un bacio a stampo. Ma cosa mi sta succedendo, io scopo non do baci a stampo lei si tacca e diventa rossa sulle guance che carina. Ma cosa dico mi si sta fondendo il cervello.
« Hai le labbra gonfie e rosse » dice ridacchiando.
«Come se tu non le avessi. Sai com'è tra un po' ti scopavo» dico e lei arrossisce e mi dà un leggero pugno sulla spalla.
«Comunque ti consiglio di sistemarti il cavallo dei pantaloni va » ma dove guarda. Così gli mimo uno 'stronza' e mi metto a posto il cavallo. A parte che è solo colpa sua se sono in queste condizioni quindi deve tacere.
Appena ci mettiamo a posto scendiamo e io penso solo alle sue labbra gonfie e leggermente arrossate.

S. P ( spazio autrice )

Scusate per il ritardo ma ho avuto dei problemi e non ho potuto aggiornare. Mi dispiace ma spero che questo capitolo vi piaccia. Giuro che il prossimo capitolo lo aggiorno presto un bacio e grazie per tutti i like che mettete e le visualizza 🌸

Baci 💕

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