capitolo 8

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Sofia

Emma corse nel palazzo.
Aveva chiesto a Leo di nascondersi nelle prigioni fino a che lei non sarebbe tornata.

Il duca stava bevendo una tisana vicino al camino e quando la ragazza entrò le andò incontro.
-buonasera principessa è bello il parco?
-adorabile.
Le dovrei dire una cosa importante...
-dammi pure del tu - disse il duca sorridendo .
-va bene. Stavo dicendo che dovrei andare a trovare una zia che abita nel regno delle gemme, molti chilometri lontano da qui ed in vista del matrimonio, dato che lei da il suo contributo, devo andare di persona a ringraziarla.

Il falso duca la scrutava pensieroso .
-devi proprio andare?-chiese ancora sospettoso.
-è necessario, ti prego. È un membro importante della mia famiglia .
-d'accordo puoi andare. Quanto durerà il viaggio?
-non lo so ma tornerò presto, lo prometto.
-d'accordo. Va pure e porta i miei saluti a tua zia.

Emma lo ringraziò e corse nel cortile con Onice tra le braccia.
La lupetta era mezza addormentata e non appena arrivarono nelle prigioni trovarono Leonardo vicino alla gabbia.

Il ragazzo era impaziente.
Era agitato e nervoso mentre il leoncino trotterellava ai suoi piedi.
-Sei arrivata finalmente - disse raccogliendo il suo zaino - dobbiamo raggiungere le foreste al più presto. Quel duca non vincerà!

Si misero in cammino all' alba per non essere visti da nessuno e mentre i cuccioli giocavano e la strada era ancora lunga,i due si incamminarono verso il regno della sorella di Leo.

-com'è tua sorella Leo? -chiese Emma al suo compagno di viaggio.
Lui ci pensò su per un attimo poi disse:
- è una ragazza speciale e alcuni la possono definire strana perché è una fata.Io non la vedo ormai da otto anni perché lei è sempre molto occupata con gli animali del suo regno mentre io sono impegnato a governare il mio regno.
- siete molto legati voi due?-gli chiese Emma sorridendogli.
Il ragazzo annuì e i suoi occhi scintillarono sotto il sole.
Il suo sorriso non era da divo del cinema ma era caldo e famigliare.
Ad un certo punto gli venne in mente una cosa: se il duca che aveva conosciuto al castello era falso voleva dire che doveva sposare...Leo.
La ragazza si bloccò sul posto e sbiancando disse:
- s..se non devo sposare i..il duca falso v..vuol dire che devo s...sposare...TE?!

Il ragazzo divenne bianco poi viola a si girò verso di lei.
-hai ragione ma... non parliamone più fino a quando non avremo sconfitto il falso duca.
-hai ragione.

Dopo tre giorni di camminata arrivarono di fronte ad un muro di liane molto fitto che sembrava impenetrabile.
- come lo attraversiamo adesso questo coso?-chiese Emma grattandosi la testa.
-guarda qua - disse Leo portando una mano tra il mucchio di liane.
Nel muro si aprì un varco ed i ragazzi lo varcarono senza problemi.
-ma come hai fatto?
Gli occhi di Emma brillavano di meraviglia.
-benvenuta nel regno delle liane d'argento principessa.

Da un albero scese un ascensore di rami e da quello uscì una ragazza bellissima e misteriosa.
-è tua sorella Leo?
-si. Emma ti presento Sofia.

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