capitolo 19

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Mentre nel lontano regno dei ghiacci i ragazzi stavano per passare alľ attacco, nel Regno ďoro il falso duca aveva un piano per evitare la sconfitta.
Mandò una guardia nelle prigioni e fece arrestare Milo.
-cosa volete da me? Lasciateci stare... siamo innocenti!- ma, anche con le proteste, lo portarono lontano da Nives.
La ragazza attese due lunghi giorni nelle prigioni, a piangere.
Stava per impazzire quando qualcosa la afferrò per un braccio.
La stanchezza le impediva di vedere niditamente chi fosse e quindi si lasciò condurre.
Dopo poco cadde a terra. Erano giorni che mangiava pochissimo e dalla scomparsa di Milo non aveva più speranza.
Due braccia la sollevarono e la depositarono su qualcosa di soffice. Ľ ultima cosa che vide prima di perdere i sensi fu un gattino di porcellana che la fissava.

Due ore dopo...

-ciao Nives.
Nives? Aveva già sentito quel nome da qualche parte. Aspetta! Era il suo.
Sentiva la testa pesante e la luce che penetrava da una finestra, non le permetteva di aprire gli occhi.
-chi sei?- chiese alla voce. Poi lo vide.
Arturo er vicino a lei e teneva in mano un suo ciuffo di capelli.
-sai...- le disse- è stato diffucile lavorare con il tuo DNA ma, per fortuna, i miei scienziati sono ottimi.
-cosa?- era confusa -cosa mi hai fatto?- urlò; ma non fece in tempo a finire la frase, che qualcosa in lei cambiò.
I capelli si legarono in una mezza coda e ľ occhio sinistro si tagliò con una cicatrice nera.
Il suo corpo era come percosso da una scossa elettrica e qualcosa cambiò.
-sai... Emma è nel regno delle nevi... il tuo.
-Emma...- e i suoi occhi assunsero una sfumatura malefica.

-vi ho detto che non lo so!
Sean era seduto su un divano e scuoteva la testa ad ogni domanda dei ragazzi.
-sicuro di non ricordare niente?- chiese ancora Leo - si!
-ti prego... devi sapere quaocosa.
-mi ricordo solo tutto nero e un dolore lancinante alla schiena. Per il resto è aria. Mi dispiace ragazzi; ma non riesco davvero a ricordare- dice sfiduciato.
-Allora dobbiamo tornare al castello!- disse Emma convinta- per Nives, Leo e gli altri. Abbiamo solo questa possibilità!
Tutti annuirono convinti. Ľ indomani sarebbero partiti.

-non ti aspettavo così determinata- disse Leo ad Emma.
-grazie-rispose lei arrossendo.
I due stavano camminando nella solita serra, ma quella sera ľ aria era diversa: c' era aria di promessa.
-ci riprenderemo tutto. È una promessa.
Leo le prese il mento tra due dita e le diede un bacio veloce.
Lei lo guardò con occhi confusi.
-anche questa è una ptomessa- disse facendo un sorriso dolce.

Forse tra Leo ed Emma si sta creando qualcosa di dolce ma, lontano da li, qualcuno soffriva.
Solo, dentro una piccola prigione isolata; Milo era prigioniero e quel che era peggio, è che aveva assistito a quello che stavano facendo a Nives e non poteva fare niente per fermarli.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 14, 2016 ⏰

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