capitolo 14

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NEVE ↑

Il duca staca spiando quei due nelle prigioni.
-sapevo che si sarebbero incontrati prima o poi!-era furioso- almeno ricondurranno Emma qui.
Il suo piano,in effetti, si era attuato quando Emma era arrivata nel suo castello.
Lui voleva solo il gioiello per dominare tutti i regni e grazie a lei stava per pernderlo.
Stava lasciando più indizi possibili per condurla ancora qui e rapire Nives era stato un colpo di genio fino a quando quello non si era fatto vedere.
Aveva rapito Milo per sfruttarne il potere ma, ora che Nives si era alleata con lui , come avrebbe fatto a strappagli i poteri senza scatenare un attacco?
Nives sarebbe riuscita ad avvertire il suo esercito e lui si sarebbe ritrovato con un esercito alle costole a meno che...

Capelli neri.
Un indizio fondamentale da vui partire per ritrovare Nives.
Sofia li stava esaminando mentre gli altri facevano pratica al combattimento nel caso di battaglia.
-sappiamo che il duca non si arrenderà senza combattere quindi dobbiamo essere preparati.
Leo era molto determinato.
Aveva messo le mani su un arco e lo stava montando con precisione millimetrica ed era così concentrato da non accorgersi di essere cheamato da Emma.
-cosa vuoi?- le chiese usciyo dalla trans.
-sapere con cosa dovrò combattere se non ti dispiece- rispose lei guardandolo male.
-prima di tutto devi cambiarti.
Non combatterai in gonnna spero.
-ok.

Nella camera di Neve c' era un guardaroba impressionante.
Lo sguardo basito della ragazza non sfuggì a Neve che, dopo aver trafficato nell' armadio, le porse dei vestiti.
Emma si ritrovò ad indossare dei leggins neri ed una maglietta a maniche corte grigia.
Le scarpe da ginnastica azzurre completavano il tutto.

-Ecco la tua arma.
Leo le aveva passato un arco semplice e lei lo stava studiando.
Era sempre stata affascinata da quell' arma che aveva visto di rado ma, leggendo molti libri e guardando alcuni film, sapeva più o meno come usarla.
Mentre cercava di capire come mettere la corda Neve aveva tirato fuori da una custodia nera, una spada di puro argento con elsa bianca.
-che bella spada- le disse Emma affascinata. Il suo arco, a confronto, sembrava un pezzo di legno con una corda.
-Cominciamo.

Leo sembrava essersi trasformato: concentrato, deciso e determinato a riprendersi il suo trono.
La prima lezione era semplice.
Dovevano una, mirare ad un bersaglio e ľ altra, trafiggere un manichino.
Due ore molto noiose a parere di Emma ma necessarie alla buona riuscita della battaglia.
Neve era molto brava e la spada srmbrava un allungamento del suo braccio da quanto era precisa e coordinata.
Il bersaglio di Emma, che fino a quel momento era rimasto fermo, prese a muoversi costringendola ad inseguirlo.
Dopo qualche ora Leo ebbe pietà di loro e proprio quando stavano per tornare nelle loro camere un urlo di gioia risuonò nel castello.
I ragazzi si precipitarono da Sofia che, non appena li vide esclamò:
-ragazzi... ho capito chi ha rapito Nives!

☆☆

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