Capitolo sette

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Aprii gli occhi alle sei di mattina. Avevo dormito solo quattro ore. Come la giornata precedente avevo un aspetto orrendo e una giornata orrenda doveva ancora iniziare.

Tra i miei vari problemi avevo dimenticato di avere la verifica di Storia e così avrei pure preso 4. Ma aveva importanza? Tanto in Germania avrei ricominciato daccapo.

Un'idea mi venne proprio in quel momento: avrei protestato smettendo di fare tutto ciò che facevo di solito, tanto sarebbe svanito dopo un semplice viaggio di sola andata a Berlino.

Mi misi il pigiama, che era davvero da bambina piccola perché era costellato di unicorni color arcobaleno, e scesi a fare colazione.

"Oggi non vado a scuola, non ci andrò mai più!" affermai appena entra in cucina e mi sedetti al bancone dando le spalle al soggiorno dove sedeva mio padre.

Lo sentii sputacchiare il caffè.

"Co-come scusa?" mi chiese allibito.

"Non andrò più a scuola!" ripetei convinta.

"Spiritosa" commentò lui sarcastico.

"No, sono seria. Naturalmente intendo la scuola in Italia. Infondo che senso ha che io faccia gli esami se tanto poi ce ne andremo. Quindi io non ci vado più, ci andrò a Berlino" dissi con voce sprezzante l'ultima parola.

Silenzio. I miei mi guardavano storto con la speranza che da un momento all'altro gli dicessi che era uno scherzo. Ma non lo era, era una protesta.

Mangiai tranquillamente i miei cereali mentre mia madre e mio padre continuavano a scambiarsi occhiate.

Finita la colazione salii in camera mia dopo aver augurato buona giornata a tutti.

Presi il cellulare dal comodino e vidi un messaggio di Samuel e uno di Francesca. Aprii quello del mio ragazzo.

SAMUEL:

Buongiorno amore♔

Come stai?

IO:

Bene, oggi non vengo♔

SAMUEL:

Come mai?

IO:

Protesto

SAMUEL:

Ovvero?

IO:

Mio padre mi ha detto che in Germania potrò ricostruirmi tutta la vita, quindi ho deciso che non ha senso continuarla qui.

SAMUEL:

Ah. Vabbè, se sentimo dopo♔

Poi aprii il messaggio di Fra.

MY SISTER:

Non puoi capi quello che succederà oggi dopo scuola.

Alessandro va a picchiare Davide. OMG

IO:

COSA? PERCHE'?

MY SISTER:

Perché tipo ha provato a fa na cosa co me

IO:

Cioè ha provato a scoparti?

MY SISTER:

In poche parole sì, io me ce so incazzata e l'ho detto ad Alessandro. Quindi quel Davide non lo rivedi più

IO:

Ah, comunque oggi non vengo, storia lunga.

MY SISTER:

Va bene sister☯ A dopo

Rimisi il telefono in carica e presi il portatile. Volevo leggere qualcosa di nuovo, che magari non parlasse della Germania, e bello.

Visto il mio amore per Harry Potter, Hunger Games, Divergent e fandom vari iniziai a leggere fanfiction un po' su tutto. Così passai tutta la mattinata.

Mia madre restò sempre a casa, tranne quando uscì a buttare la spazzatura, ma mi ignorò completamente tutto il tempo. Da una parte mi dava fastidio, dall'altra ne ero felice perché potevo dedicare del tempo esclusivamente a me stessa.

Verso l'una decisi di andare all'uscita di scuola a prendere Francesca e Samuel e poi uscire con qualcuno dei due.

Mi vestii e scesi nell'ingresso.

"Dove vai?" chiese immediatamente mia madre.

"A prendere Fra e Samuel. Poi vado in giro. Torno verso le cinque" dissi con voce piatta.

"Mh" disse mia madre e tornò alle sue faccende.

Non ti lasceròDove le storie prendono vita. Scoprilo ora