Amare Vacanze di Natale

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Dopo quella chiacchierata piena di sotterfugi che avevamo origliato, io e Ginny non riuscimmo a scoprire niente di nuovo.
Era passato un mese e mezzo e l'unica cosa che ci era stata consigliata di fare era di non preoccuparci.
La McGranitt, dopo le nostre insistenze per sapere che provvedimenti si potessero prendere nei confronti di Manill, ci aveva detto che il libro era al sicuro, sotto la sua personale supervisione.
Ovviamente noi avevamo accettato di buon grado il suo consiglio, ma nel frattempo cercavamo di non perdere di vista il professore.
Tuttavia le vacanze di Natale erano alle porte e entrambe ci preparammo a tornare a casa.
Quell'anno i miei genitori decisero di trascorrere le feste con alcuni amici conosciuti nel periodo che involontariamente avevano trascorso in Australia.
Avevano ripreso in mano la loro vita, ma avevano deciso di mantenere comunque alcuni contatti.
Per questo motivo chiesi alla Signora Weasley, tramite lettera, di poter passare le festività alla Tana e naturalmente la risposta fu positiva.
Arrivai dai Weasley il 23 dicembre e come al solito l'accoglienza fu calorosa e festosa.
Passammo tutta la giornata del mio arrivo e la vigilia ad addobbare la casa e a preparare le pietanze per il Natale.
Era tutto meraviglioso. Ghirlande, fatine svolazzanti, festoni, luci colorate e fiori canterini che decoravano ogni angolo di quello che per tutti noi era stato un rifugio sempre aperto e sicuro.
Per l'occasione si erano uniti ai festeggiamenti anche Bill e Fleur, Charlie, Percy e Penelope, Fred, George, Ron ed Harry.
Durante il pranzo del 25 dicembre eravamo tutti raccolti attorno al lungo tavolo, imbandito con tantissime golosità di ogni genere.
Eravamo tutti sorridenti, allegri, spensierati.
Fred e George intrattenevano tutti con le loro nuove invenzioni, Harry, Ron, Bill e Percy discutevano del loro lavoro al Ministero e Charlie parlava con i genitori e Ginny della sua intenzione di aprire un ricovero per draghi feriti in Romania.
Io nel frattempo mi limitavo ad osservare di nascosto Fred.
Ogni singolo istante che il mio sguardo si posava su di lui sentivo la mancanza delle sue carezze, dei suoi baci, del suo dirmi ''Ti Amo'' o delle sue piccole attenzioni.
Sentivo la stessa sensazione che si prova quando, attraverso un vetro perfettamente pulito, vedi una cosa che ti piace, che desideri da impazzire e che vuoi prendere. Ti sembra così vicina, così facilmente raggiungibile. Eppure, quando allunghi la mano per prenderla, sbatti contro il vetro.
E con Fred era uguale. Così vicino, ma così lontano da quello che eravamo stati in passato.
Ad un certo punto i nostri sguardi si incrociarono e lui mi sorrise.
Io gli risposi allo stesso modo.
Poi la Signora Weasley ci invitò ad andare in salotto per restare più comodi e continuare la nostra chiacchierata.
《Allora, ti sono state utili le Orecchie Oblunghe?》mi chiese Fred.
《Direi proprio di sì! Ci hanno permesso di capire che il Professor Manill è un uomo da tenere molto sotto controllo. È interessato al libro Segreti Dell'Arte più Oscura...》gli risposi.
《Accidenti, stai attenta! Un personaggio così è pericoloso! In ogni caso sai come metterti in contatto con noi. Basta che passi da quell'armadio e in un attimo sei in negozio!》mi fece l'occhiolino.
《Lo terró a mente!》
Il resto del giorno di Natale fu pieno di travolgente vitalità e gioia.
E anche i giorni successivi furono tranquilli e rilassanti.
Fino al 31 dicembre.
Quella mattina, io, Ginny, Harry e Ron, avevamo deciso di andare a fare qualche acquisto nel negozio dei Gemelli in vista dei festeggiamenti di Capodanno.
Il negozio era super affollato così posticipammo gli acquisti a dopo pranzo.
Harry e Ron si offrirono di pagare il lauto pasto al Paiolo Magico e, dopo una passeggiata nella parte centrale di Diagon Alley, tornammo ai Tiri Vispi Weasley.
Questa volta i clienti erano diminuiti, ma probabilmente era solo un breve momento di pausa.
Per questo motivo ci affrettammo a fare i nostri acquisti.
Io volevo alcuni Fuochi D'Artificio spara-dolci che avevo adocchiato nelle precedenti visite al negozio.
Mi avvicinai a George e gli chiesi dove fossero.
《Ciao Hermione! Credo che i Fuochi D'Artificio siano in magazzino. Ci hanno svaligiato gli scaffali i clienti di stamattina e dobbiamo rifornirli. Adesso vado a prenderli! Non muoverti, aspetta quì!》mi rispose, ma mentre stava per avviarsi fu interrotto da un cliente che voleva alcune informazioni sul funzionamento delle Merendine Marinare che voleva regalare alla suocera.
Decisi di lasciarlo ai suoi doveri e di avviarmi da sola verso il retro del negozio.
Non vedevo Fred perciò sospettai che fosse proprio lì, anche perchè senza i gemelli non mi sarei mai permessa di andarci da sola.
Bussai leggermente alla porta, ma non ottenni risposta.
In compenso sentii la risata di Fred seguita da quella di Verity, la dipendente del negozio.
Aprii leggermente la porta chiedendo se ci fosse qualcuno.
La scena che vidi mi mandò in frantumi il cuore.
Fred era in piedi e sorrideva, accarezzando i capelli di Verity, mentre lei appoggiava teneramente la testa sulla sua spalla.
Riuscii solo a dire ''oh, scusate'', prima di richiudere la porta. Mentre mi voltavo per andarmene vidi George che mi veniva incontro correndo, seguito da Harry e Ron.
《Hermione, mi dispiace...non so che dire...》furono le uniche parole che pronunciò.
《Perchè? Perchè non me lo avete detto?》chiesi tra le lacrime.
Ero ferita e arrabbiata.
Mi sentivo tradita da tutti. Fred, George, i miei due migliori amici. Nessuno che mi aveva detto quello che stava succedendo.
Uscii dal negozio e corsi senza meta.
Il cuore e le gambe mi portarono in un posto che non avevano scelto per caso.
Era l'angolo dal quale io e Fred avevamo fatto gli scherzi alle streghe e ai maghi prima del mio rientro ad Hogwarts.
Mi sedetti su una panchina e mi abbandonai ad un pianto incontrollato.
Restai li, sola con i miei pensieri.
Dopo un pò vidi in lontananza Ginny, Harry e Ron.
Mi raggiunsero e si sedettero vicino a me, ma io non pronunciai una parola.
Sentii solamente Ginny invitare, in modo piuttosto alterato, Harry e Ron a parlare.
《Senti Hermione ci dispiace di non averti detto nulla...》cominciò Harry.
《Sì...è solo che non volevamo feriti...ti chiediamo scusa...》proseguì Ron.
Ascoltai le loro parole. Ero arrabbiata, ma solo adesso capivo perchè.
Era la scena che avevo visto ad avermi ferita, non i miei amici.
Anche se me lo avessero detto le cose non sarebbero cambiate.
E loro lo avevano fatto solo per non farmi soffrire.
《No...scusatemi voi...non dovevo reagire così...è solo che...》
《Lo sappiamo...》mi rispose gentilmente Harry.
《Da quanto va avanti questa storia?》
《Qualche settimana credo...》disse Ron.
《Capisco...devo tornare dentro...devo chiedere scusa a George per la mia reazione...》
《Sei sicura? Avrà sicuramente capito la situazione...》mi chiese Ginny.
《Sì sono sicura》.
Tornai nel negozio e chiesi scusa a George. Lui per tutta risposta mi sorrise e mi abbracciò amichevolmente.
Sapevo che era dispiaciuto per la situazione.
Fortunatamente non vidi nè Fred nè Verity, così pagai i miei acquisti e uscii dal negozio.
Ritornando alla Tana sentii una forte tristezza aumentare dentro di me e capii che stavo perdendo Fred e tutto quello che c'era stato tra di noi.

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