Lo Stesso Sguardo

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Il foglio degli orari non lo trovai più per i giorni successivi, Manill non cambiò di una virgola e l'avvicinarsi degli esami mi rendeva piuttosto nervosa.
In tutto questo clima, le vacanze di Pasqua mi sembrarono un meraviglioso spiraglio di salvezza.
Questa volta decisi di passare più tempo con i miei genitori così arrivai alla Tana due giorni prima del ritorno ad Hogwarts.
La Signora Weasley era cordiale come al solito e, non appena varcai la soglia di quella piccola casetta accogliente, assaporai immediatamente l'aria di gioia e calore.
Sistemai i bagagli nella stanza che condividevo con Ginny e scesi a salutare il resto della famiglia.
Quando raggiunsi Ron in giardino, lui mi salutò calorosamente.
Poi, da dietro il capanno degli attrezzi arrivò Harry.
Entrambi erano occupati a tagliare e sistemare l'erba.
Non importa che fossero diventati adulti o che lavorassero al Ministero, la Signora Weasley aveva del lavoro per tutti.
Proprio per questo motivo a me toccò aiutarla a spolverare i mobili del salotto.
《Come stai mia cara?》mi chiese, mentre scuoteva i cuscini del divano.
《Bene diciamo...》
《Se le mie conoscenze di madre non sono andate in fallimento, non devi preoccuparti troppo di Fred...non posso dirlo con certezza, ma questa Verity non fa per lui. E a dirla tutta a me non piace nemmeno un pò.》mi fece l'occhiolino e mi sorrise.
Ricambiai il sorriso.
Mi ero sempre trovata bene con lei. Era come una seconda mamma.
Finii di riordinare la stanza e poi aiutai in cucina.
Mi faceva bene tenermi occupata. Evitavo di pensare troppo.
Dopo pranzo, però, arrivò il momento che speravo di rimandare il più possibile.
Harry e Ron dovettero andare a Diagon Alley in merito ad alcune ricerche per il Ministero e chiesero anche a me e Ginny di unirci.
Una volta lì, mentre i miei amici erano impegnati, lei cercò di evitare il discorso ''Tiri Vispi'' e mi invitò a prendere qualcosa da Florian Fortebraccio.
Tuttavia Harry e Ron impiegarono più tempo del previsto e io sapevo che lei voleva andare a trovare i fratelli.
《Non preoccuparti, possiamo andare! Non posso evitarli per sempre...》le dissi.
《Sicura?》
《Sicura!》
Neanche a farlo apposta, dietro al bancone c'erano proprio Fred e Verity.
《Ginny! Hermione! Cosa vi porta quì?》chiese Fred con il suo bellissimo tono divertito.
《Siamo venute a fare un giro. George?》chiese Ginny.
《Sta facendo alcune consegne in giro. Ah quasi dimenticavo...lei è Verity!》
《Fred, la conosciamo già.》rispose Ginny sarcastica.
《Sì, ma non in maniera ufficiale! Lei è la mia ragazza!》
Il sangue mi si gelò nelle vene.
Se prima, nel mio egoismo da innamorata, avevo sperato che tra di loro non ci fosse nulla di importante, ora tutto si sgretolava.
Mi ci volle moltissima forza di volontà e l'impercettibile sostegno dello sguardo di Ginny per non correre di nuovo via.
Cercai di sorridere.
《Oh bene...sono contenta per voi!》dissi, quasi in un sussurro.
《Che gentile! Grazie Hermione! 》mi rispose Verity, sfoderando un sorriso a trentadue denti.
Era innegabilmente molto carina.
Fred sembrava felice, ma il mio cuore innamorato non riusciva ad accettare la situazione.
Poi Fred disse:
《Domani veniamo a casa a mangiare, così facciamo contenta mamma!》
《Bene, riferirò! 》rispose Ginny.
Dopo qualche minuto ci raggiunsero Harry e Ron e tornammo alla Tana.
Cenai silenziosamente e andai a dormire subito.
Riuscii ad addormentarmi dopo quasi un'ora di pianto.

La mattina successiva mi svegliai presto, feci colazione e andai a radunare le galline in cortile.
Dopodichè, a metà mattinata, raccolsi le mie cose e preparai i bagagli in modo da essere pronta per l'indomani.
Poco prima di pranzo arrivarono Fred e George.
Li salutai e continuai a tagliare le verdure.
Ci sedemmo a tavola e cominciammo a mangiare, ma, mentre tutti ridevano e scherzavano, io riuscivo solo a sorridere e a perdermi nel suono della voce di Fred.
Adesso, raccontandolo, mi rendo conto di quanto fossi persa per lui e di quanto non facessi altro che memorizzare ogni suo singolo gesto ed ogni suo singolo particolare.
Finito il pasto, mi alzai per sparecchiare.
Mentre gli altri si avviarono verso il salotto, io mi preparai a lavare i piatti e Fred finì di togliere le ultime cose dal tavolo.
Quando mi portò le posate, cadde una forchetta.
Ci girammo nello stesso momento e le nostre teste quasi si sfiorarono.
《Scusa》gli dissi.
《No, scusa tu》mi rispose lui sorridendo.
Alzammo la testa nello stesso momento e i nostri sguardi si incrociarono.
Quegli occhi marroni; quello sguardo magnetico.
Ecco che succedeva di nuovo.
Ecco che mi stavo innamorando per l'ennesima volta di Fred Weasley.

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