Scoperte Agghiaccianti

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I giorni passavano piuttosto in fretta e io non avevo ancora trovato un'occasione adeguata per spiare il Professor Manill.
Cercavo di seguirlo a distanza per vedere se si comportava in maniera più sospetta del solito o se incontrava qualcuno.
Tuttavia non faceva altro che passare interi pomeriggi in biblioteca, perciò decisi di lasciarlo perdere per un pò.
Nel frattempo, il finesettimana prima di Halloween, ci portarono ad Hogsmeade.
Io e Ginny decidemmo di prendere qualcosa ai Tre Manici di Scopa e lì trovammo Harry e Ron.

《Ciao ragazzi! Cosa ci fate quì?》li salutai.
《Ciao! Missione per il Ministero!》disse Ron, mentre Harry era impegnato in un saluto più...affettuoso...con Ginny.
《Oh bene! Com'è la vostra vita da Auror?》gli chiesi.
《Direi esaltante!》rispose ridendo 《Voi invece? Come ve la cavate da studentesse? Mi è stato riferito che il nuovo professore di Trasfigurazione vi da qualche problema...》
《Si ti hanno detto bene...è una persona che non mi piace proprio...》gli risposi prendendo posto in un tavolo per quattro persone.
Ginny andò ad ordinare quattro Burrobirre e io continuai a chiacchierare con Harry e Ron.
《A proposito di Manill, stiamo facendo dei controlli, ma per ora non risulta nulla. Tuttavia ho scoperto che ai tempi di Voldemort sembrava ritenere ''stupefacenti'' le sue imprese. Certo, nulla di illegale, ma come individuo è da tenere sotto controllo》disse Harry, aggiungendosi alla conversazione.
Nel frattempo Ginny tornò con le quattro bevande.
《Noi anche cerchiamo di osservare le sue mosse. Hermione si è fatta portare delle Orecchie Oblunghe da Fred, chissà che possano servire...》disse Ginny.
《A proposito. Come....come sta?》chiesi timidamente.
《Oh...ehm...tutto bene! Al solito...》mi rispose Ron, scambiandosi una fugace occhiata con Harry.
Tuttavia non ci feci caso e continuai a sorseggiare la mia Burrobirra.
Il resto del pomeriggio lo passammo a scambiarci novità e a parlare del più e del meno.
Arrivata l'ora di rientrare al castello, salutammo Harry e Ron e ci riunimmo al resto della scuola.
Una volta al castello, mangiammo una sostanziosa cena nella Sala Grande e poi ci rilassammo nella Sala Comune dei Grifondoro.
《Domani che lezioni abbiamo?》mi chiese Ginny.
《Pozioni le prime due ore, poi un'ora di riposo dove tu però avrai gli allenamenti di Quidditch, e poi Incantesimi subito dopo pranzo. Il resto del pomeriggio libero!》le risposi sbadigliando.
《Mi sa che andrò a dormire...tu vieni?》aggiunsi.
Lei mi rispose che mi avrebbe raggiunto di lì a qualche minuto, tuttavia non mi accorsi del suo arrivo perché ero già sprofondata in un sonno tranquillo.

La lezione di Pozioni fu molto interessante. Preparammo una Pozione piuttosto complessa che, secondo il professore, era un argomento richiesto negli esami di fine anno.
Durante la pausa finii i miei compiti per Incantesimi e poi andai a pranzo.
Fu tutto normale come al solito, a parte per uno studente del primo anno che ricevette una furiosa Strillettera dalla mamma.
In quel momento mi sembrò di rivivere il mio secondo anno, quando Ron ricevette la lettera dalla Signora Weasley.
Finite le lezioni, decisi con Ginny di andare a trovare Hagrid.
Andavamo a trovarlo periodicamente e a lui faceva sempre molto piacere.
Tuttavia quel giorno non riuscimmo ad incontrarlo perchè ci capitò l'occasione che aspettavamo da tempo.
Mentre attraversavamo il corridoio del piano terreno verso l'uscita, notammo la porta di una stanza leggermente socchiusa.
Le voci di Manill e di Gazza erano riconoscibili, ma ciò che si dicevano era poco comprensibile.
Tirammo fuori le Orecchie Oblunghe e ascoltammo.

Sei sicuro di quello che dici?》chiese Manill.
Certo Signore! Il libro SEGRETI DELL'ARTE PIÙ O..》disse Gazza.
《Shh! Non nominarlo così apertamente!》lo bloccò Manill.
《Certo, signore! Comunque sono sicuro! Il libro è stato preso dal Professor Silente quando ancora era in vita, ma non so chi lo possa avere ora. Lo ha nascosto per bene! 》
《Mmmm probabilmente è nella sua camera alla Gringott, anche se dovrebbe essere vuota vista la sua morte. Oppure...nel suo studio!》sentimmo la sua risata fastidiosa.
《Potrebbe essere! Ma come fa a prenderlo?》chiese Gazza.
《Questo è un problema. Adesso ci penseremo...comunque non prima delle vacanze di Natale. Ci saranno meno studenti in quel periodo e di conseguenza meno occhi indiscreti...》
Io e Ginny ci guardammo sconvolte.
Sapevamo benissimo che tipo di libro stava cercando Manill.
Segreti Dell'Arte più Oscura è il libro dal quale Voldemort ha tratto le informazioni per la creazione degli Horcrux.
Non c'era un minuto da perdere.
La McGranitt doveva saperlo subito.

Una volta nell'ufficio del preside trovammo la professoressa McGranitt di fronte al caminetto, intenta a parlare con un membro del Ministero della Magia.
Dopo qualche minuto lo salutò e si rivolse a noi.
《Buongiorno, spero che la vostra dimenticanza in fatto di educazione sia giustificata da un valido motivo!》.
Effettivamente ci eravamo presentate trafelate e senza nemmeno bussare.
《Ci scusi professoressa, ma dobbiamo riferirle una cosa urgente!》le dissi.
《Che succede?》
《Abbiamo sentito parlare il professor Manill con Gazza. Sta cercando un libro...》continuò Ginny.
《Non mi sembra che sia così grave cercare un libro...》le rispose la McGranitt.
《Ma professoressa, il libro in questione è Segreti Dell'Arte più Oscura!》replicai.
La professoressa strinse impercettibilmente gli occhi e, dopo qualche minuto di silenzio, ci disse:
《 Non vi chiederò come ne siete venute a conoscenza, ma vi ringrazio.
Per ora non possiamo fare nulla contro di lui, non abbiamo prove. Tuttavia dovete cercare subito il Professor Vitious e mandarlo quì con la massima urgenza.》.
Noi annuimmo e uscimmo dall'ufficio.
Trovammo il professore nella sala insegnanti, dove c'era anche Manill.
Cercammo di sembrare il più disinvolte possibile mentre chiamavamo Vitious da parte e gli comunicavamo quanto ci aveva chiesto la McGranitt.
Il professore di Incantesimi corse quanto più velocemente gli permettevano le sue corte gambe, mentre io e Ginny uscimmo dalla stanza con più calma.
Ci guardammo negli occhi con profonda preoccupazione.
Non potevamo permettere che la storia si ripetesse.

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