Capitolo 1

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Sento mia madre che sta gridando contro mia sorella: "Dove sei stata? Non potevi avvisare? Hai idea di quanto fossimo in pensiero?" Che palle! Perché deve fare così ogni volta? Non si rende conto che esagera? Mia sorella, ormai, ha 19 anni. Deve capire che ha una vita sua al di fuori di queste quattro mura.

"Lo so. Mi dispiace. Ho dimenticato il cel in macchina." sta dicendo ora mia sorella. "Miriam! Quante volte ti abbiamo detto di avvisare se tardavi?" La voce di mio padre è minacciosa e mi mette i brividi. Se fossi al suo posto me la starei facendo sotto, ma non lei. Lei è sempre stata l'unica, tra le due, in grado di tenergli testa. "Vi ho già detto che ho dimenticato il cellulare in macchina!" La sento gridare e poi salire le scale. Appena la vedo faccio finta di niente e lei prosegue verso camera sua.

Camera mia si trova in una posizione strategica. E' situata appena finiscono le scale e si sente tutto ciò che succede giù. Ed io ascolto tutto ciò che succede. Faccio "orecchie da mercante" ogni volta.

Apro il computer e mi metto le cuffie. Vorrei tanto andare da Matthew, Carl e Mark e  riversare su di loro tutta la mia rabbia, ma ora non è il momento. Devo aspettare che si calmino le acque qui in casa.

E' da poco passata la mezzanotte. In casa tutto tace ormai da una buona mezz'ora. Mi alzo lentamente dal letto e, senza far rumore, mi vesto e mi metto le scarpe.

Faccio tutto questo con la luce spenta. Non ho bisogno di accendere la luce, ci vedo benissimo. Uno dei vantaggi della rottura del Sigillo.

Creo velocemente una mia Proiezione (non si sa mai che qualcuno si svegli durante la notte) e mi teletrasporto al castello.

Appena poggio i piedi a terra vengo invasa dall'inconfondibile profumo di magia che c'è nell'aria. E' un misto di floreale con un tocco di dolce.  Mi è sempre piaciuto questo profumo, mi fa venire in mente cose positive.

Stavolta, però, noto che c'è qualcosa di diverso. Il profumo è molto più intenso e lo sento chiaramente molto più forte del solito. Suppongo sia un'altra delle conseguenze della rottura del Sigillo. Sono un vampiro adesso e i miei sensi sono molto più sensibili e recettivi.

Questo pensiero mi ricorda il motivo per cui sono venuta qui, nel Mondo della Magia. Devo assolutamente  parlar loro di questa storia; sono stufa di tutti questi segreti e bugie.

Mi avvio verso l'ingresso  e trovo subito due guardie che, appena mi vedono, si inchinano dicendo: "Bentornata Principessa" e mi lasciano passare.

Che palle! Detesto tutte queste  cerimonie. Sono cresciuta sulla Terra in una normalissima famiglia umana e non sopporto tutti questi trattamenti di riguardo.

Percorro il lungo corridoio che mi conduce alla Sala Comune e, quando arrivo davanti alla grande porta in legno intagliata a mano, raccolgo tutta la mia rabbia e il mio coraggio ed entro.


In sangue veritasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora