Pov Miriam
Io e Riker avevamo passato gran parte della mattinata in camera mia. Per pranzo ci siamo preparati un semplice panino, visto che era la vigilia di Natale e avremmo fatto un grande cenone la sera, Stormie e Jessica stavano preparando tutto quanto da subito dopo pranzo, e quindi io stavo tenendo Gabriel in braccio, mentre parlavo con Riker e Ross.
-Quanto ha ora Gabriel?- chiese Ross.
-Otto mesi e mezzo- dissi io.
-E' così carino, ti somiglia molto, anche se ha i capelli più chiari dei tuoi.-
-Quelli li ha presi da mio padre.-
-E gli occhi dalla mamma- disse Riker osservandolo.
-Beh, si, mio padre ha gli occhi azzurri e poi la generica dice che...- iniziai a dire.
-Ancora a parlare di genetica stai?- disse Riker.
-Beh, la genetica è la spiegazione più logica se si parla dell'aspetto di una persona!-
-Perchè hai scelto architettura se ti piaceva così tanto la genetica?- mi chiese Ross.
-Pechè l'architettura mi piace più della genetica.-
-Eh beh.-
Arrivò Becky in salotto e si mise sull'altro divano vicino a Ross.
-Di che parlate?- chiese.
-Stavamo parlando di Gabriel.- disse Riker.
-Capito.-
-Io devo andare in bagno- dissi alzandomi -Becky, non è che potresti tenere per un attimo Gabriel? Penso voglia stare in piedi, si stava agitando.-
-Ehm... okay- lo prese in braccio e io andai in bagno.
Quando tornai dal bagno trovai Becky che tentava invano di tranquillizzare Gabriel, che stava urlando.
-Che succede qui?- disse Jessica entrando nel salone seguita da Stormie.
-Ho lasciato un attimo Gabriel con Becky- dissi io. -Non so cosa sia successo poi.-
Così dicendo andai a prendere Gabriel in braccio.
-Va cambiato, ecco perchè si stava iniziando ad agitare.-
-Lo posso cambiare io?- chiese Becky.
-Sicura di saperlo fare?- chiese Jessica, un pò turbata.
-Non è tanto semplice, soprattutto con Gabriel che non si sta un attimo fermo- continuai io.
-Beh, che sarà mai! E poi mi dovrò abituare prima o poi no?-
-Fa come ti pare- dissi io andando in cucina a prendermi un bicchiere con l'acqua. Riker mi seguì.
-Tutto bene?- mi chiese lui poggiandosi allo stipite della porta.
-Si.- mi guardò storto -Okay no, c'è una cosa che non ti ho detto.-
-Che cosa?-
-Quando mi sono svegliata, i dottori mi hanno detto una cosa.- iniziai a sentirmi gli occhi bruciare.
-Cosa piccola?- mi disse lui avvicinandosi a me.
-Beh, io sono svenuta perchè io... ero incinta, e ho perso il bambino.- abbassai lo sguardo, Riker aveva la faccia scoinvolta.
-Cosa? Ma lo sapevi prima che te lo dicessero i dottori?- scossi la testa, non sapevo nulla, e neanche sospettavo nulla!
-Piccola, non ti preoccupare- disse lui asciugandomi le lacrime che stavano scendendo copiosamente dai miei occhi. -Ora non sarebbe neanche stato un buon momento per avere un bambino, tutta questa faccenda della band, tua sorella, il nostro trasferimento nella casa nuova, ti avrebbero stressato ancora di più, per non parlare dell'università.-
-Già, ma mi hanno detto che dovrò stare molto più attenta in una qualche futura gravidanza, perchè potrei rischiare di perdere il bambino.-
-Io ci sarò sempre, piccola, ricordatelo.- mi baciò, e quel bacio era bagnato dalle mie lacrime, che ora non scendevano più. Ci staccammo e notammo Stormie vicino la porta.
-Hai ascoltato tutto, mamma?-
-Si, tesoro, e se volete che rimanga un segreto non dirò niente a nessuno, non vi preoccupate.-
-Non ti preoccupare, Stormie.-
-Miriam, sappi che anche io ci sarò sempre se ti servirà qualche consiglio.-
-Grazie mille Stormie.-
-Jessica ti cercava, è di sopra a cambiare Gabriel.-
-Okay, vado subito da lei.-
Andai di sopra e trovai subito mia sorella e Jessica.
-Jessica, mi cercavi?-
-Si, ti devo chiedere una cosa, aspetta un attimo qui e poi parliamo con calma, okay?-
-Va bene-
-Becky, potresti mantenere Gabriel mentre noi parliamo?-
-Okay.- lei prese con un braccio il piccolo e con l'altra mano aveva il pannolino sporco.
-Vieni siediti qui-
Mi misi seduta sul letto con lei, però dopo aver chiuso la porta.
-Ti ho vista strana oggi, che succede?-
-N...Niente-
-Che cosa ha fatto tua sorella?-
-Nulla, non ce l'ho con lei.-
-Sei strana da quando ti sei svegliata all'ospedale.-
Non resisto mai alle domande che mi fa Jessica, così le confidai ciò che avevo detto poco fa a Riker, lei mi abbracciò e mi consolò. Poi scendemmo giù in salone e aiutai lei e Stormie a cucinare.
Pov Riker
Non ci posso ancora credere. Sarei stato padre, un figlio tutto mio e di Miriam, e invece no, il destino ce l'aveva con noi due. Prima la casa discografica, poi il coma e infine il bambino!
-Riker, tutto bene?- mi chiese mio padre sedendosi affianco a me sulla panchina nel nostro giardino.
Ero uscito un attimo per pensare.
-No, niente va bene.-
-Cos'altro è successo?-
-Miriam era incinta.-
-Come era?!-
-Si, ha perso il bambino quando si è sentita male.-
-Mi dispiace, ora capisco perchè è stana, soprattutto con la sorella.-
-La capisco.-
-Anche io. Ma l'importante è che tu sia forte, le dovrai dare forza, perchè si vede che lei non ce l'ha più.-
-Ma come faccio?! Lei si sente triste ogni volta che la sorella parla del suo bambino, ogni volta che prende in braccio il fratello!-
-Stalle accanto.- Si alzò poi dalla panchina e se ne andò.
Andai dentro casa e la trovai sul divano con il suo cellulare in mano, mentre sull'altro divano c'erano Becky e Ross che parlavano del loro bambino, lui le accarezzava la pancia e lei aveva la testa appoggiata sul petto di lui.
-Riker, dov'eri, ti ho chiamato cinque volte- disse Miriam.
-Ero in giardino.-
-Ah okay.-
Gabriel si svegliò e Miriam in due secondi si alzò, lo prese in braccio e iniziò a cullarlo seduta affianco a me sul divano.
-Te lo giuro piccola, prima o poi saremo una famiglia- Le sussurrai in un orecchio.
Spazio autrice
Buongiorno! Ieri ho scritto il capitolo, ma ho notato che Wattpad scriveva solo un quarto di esso, allora questo è completo!
Il prossimo capitolo sarà fra poco tempo!-Mir!!

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Wishing I was 23 //R5 fanfiction
FanfictionMiriam una ragazza di quasi 18 anni che conoscerà il suo idolo Riker Lynch. Si dovrà trasferire dall'Italia con i fratelli e andrà a Vivere a Los Angeles. Tra una difficoltà e l'altra riuscirà a vivere la sua vita come una ragazza "normale"