Capitolo 8

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"Desperado, oh non stai diventando più giovane!
Il tuo dolore e la tua fame ti stanno portando a casa.
E la libertà la libertà allora è soltanto qualcosa di cui la gente parla.. La tua prigione è camminare attraverso questo mondo da solo.
Ma i tuoi piedi non diventano freddi nell'inverno?
Dal cielo non nevica e il sole non brilla.. È difficile capire la notte dal giorno. Stai perdendo tutti i tuoi alti e bassi.. Non è strano come la sensazione se ne va?
Desperado, perché non usi la ragione?
Scendi dalle tue posizioni, apri il cancello! Potrebbe piovere, ma c'è un arcobaleno sopra di te..
Faresti meglio a lasciare che qualcuno ti ami..
Prima che sia troppo tardi.. "
Eagles
Desperado

Nessuna risposta ne un accenno. Niente. Continuava a guardarmi con uno strano scintillio in quelle gemme verdi, che mi tenevano incatenata a lui senza scampo. Posò la birra sul bancone per poi far  scivolare le mani sui miei fianchi, mi attirò a se così che i nostri corpi si toccassero. Boccheggiai per quella vicinanza mentre la sua bocca sfiorava la mia <<Allora Angy, balli con me?>> il modo in cui la sua lingua accarezzò suadente quelle parole mi diede una scossa per tutto il corpo, concentrandosi sulla parte più intima di me. Non ero una grande ballerina, ma fra le sue braccia mi sentivo così a mio agio, che sarei riuscita a ballare perfino un valzer. Stavo per cedere avanti quella tentazione, ma le parole che pronunciò dopo mi strapparono da quel meraviglioso candore.
<<Oppure non sono abbastanza per te Angy? Forse non ho abbastanza muscoli come quel coglione biondo o soldi come quel fighetto di poco fa >> i suoi occhi si assottigliarono e le sue labbra avevano formato un grugno. Sgranai gli occhi, improvvisamente mi sentii soffocare da quel contatto corpo a corpo,quelle calunnie erano state come una doccia fredda che mi avevano riportato in quella realtà acredine. Portai le mani sul suo petto e lo spintonai facendolo barcollare all'indietro << Ma che accidenti di problemi hai! Come osi giudicarmi quando di me conosci solo il nome? Sei solo uno stronzo presuntuoso! >> gli urlai in faccia sdegnata. Ero furiosa, e non solo per quelle accuse infondate, ma anche perché ero stata così stupida da farmi abbindolare da un bel visetto e da quella sensazione di pace tra le sue braccia che non provavo da anni . Il fatto che il suo viso diventò inespressivo, ne pentito per quello che mi aveva sputato addosso, ne contrario per la mia sfuriata, mi mandò fuori di testa. Stavo per aggredirlo di nuovo quando mi afferrarono per le spalle allomtanandomi da quella faccia da schiaffi. <<Ma che diavolo sta succedendo qui?>> Clyde si frappose tra me e lui, e non mi sfuggì lo sguardo tagliente che gli rivolse e l'occhiataccia ostile che gli riservò l'altro, intanto Bonnie era comparsa al mio fianco e sembrava parecchio agitata. <<Fuori!>> sibilò all'improvviso Clyde, indicando con un cenno del capo l'uscita al rosso. Quest'ultimo serrò la mascella e con fare furente ci superò seguito subito dopo da Cly, io e Bonnie ci affrettammo a raggiungerli. Non mi piaceva per niente la piega che stava prendendo la situazione e la rabbia che mi ribolliva il sangue poco prima era stata sostituita da un'ansia opprimente. La musica del Neon arrivava ovattata nel parcheggio dietro il locale mentre io e B. ci scambiavano occhiate di  costernazione e i due ragazze si fronteggiavano.
<< Che cazzo credevi di fare, eh? Cosa ti avevo detto Rouge? Devi stare lontano da lei!>> Clyde mi puntò l'indice contro con il volto distorto dalla rabbia, intanto Rouge strinse le mani abbandonate sui fianchi a pugno, e i muscoli del collo guizzavano come se stesse cercando di contenersi.
Mi accigliai.
Non solo perché il mio amico mi aveva dato  conferma dell'identità di quel ragazzo , ma soprattutto per l' avvertimento che Cly gli aveva fatto. Feci un passo avanti guardando prima l'uno e poi l'altro <<Di cosa state parlando? Che significa che deve starmi lontano? E perché conosci questo tizio?>> bisbigliai stizzita lanciando un'occhiataccia a Rouge, che mi osservava acutamente, per poi incontrare lo sguardo preoccupato di Clyde. Mi abbracciai il busto come uno scudo per  proteggermi da qualunque sarebbe stata la risposta. Cly sospirò esasperato
<<Restane fuori Evy.Non hai bisogno di altra merda nella tua vita >> esordì in tono aguzzo fulminando Rouge con quei suoi pozzi neri. Stavo per controbattere quando Bonnie mi appoggiò una mano sulla spalla <<Andiamo a casa Evy, non sono problemi nostri, devono risolvere la cosa tra di loro>> disse con sguardo pieno di rammarico, <<Ma... >> cercai di obbiettare ma B. scosse il capo <<Andiamo>> mi trascinò con lei tenendomi per un braccio, mi voltai, lo sguardo di Clyde era tormentato mentre quello di Rouge era come il fuoco, che mi fece avvampare dentro. Quando entrammo nella Camaro ero ancora scossa, avevo il cervello in tilt per le risposte non ricevute e le mille domande ancora da porre.
<<Non capisco Bonnie!Ti prego dimmi cosa sta succedendo e perché quei due si comportavano in quel modo?>> la voce mi tremava leggermente, mi sentivo  scombussolata per gli avvenimenti della serata.
B. fece retromarcia nervosa <<Lui è il cugino di Clyde, Evy >> mi lanciò un'occhiata di traverso <<Già...Anch'io ho avuto la tua stessa espressione quando Cly me l'ha detto>> avevo occhi e bocca spalancati per lo stupore.
- Sono proprio una stupida! Come ho fatto a non pensarci prima?-
Eppure solo in quel momento mi rendevo conto del combaciarsi di ogni pezzo.
Lo stesso giorno in cui Bonnie mi disse dell'arrivo del cugino di Clyde la stessa sera incontrai Rouge. E il perché quei due erano insieme al Night Neon.
- Idiota! Idiota! Idiota! -

" Trent era piegato nel cofano aperto del suo Pick-up, indaffarato nel cambio della candela bruciata. Io ero seduta sul cassettone degli attrezzi mentre facevo penzolare le gambe, assaporando un lecca-lecca al gusto di anguria.
<<Quindi, chi era il tuo amico dal pel di carota? >> chiesi cercando di rimanere indifferente e di non far celare il mio interesse.
<<Se Rouge ti sentisse chiamarlo così ti farebbe impallidire per la sfilza di imprecazioni che ti scaricherebbe addosso! >> esclamò Trent sogghignado, alzai gli occhi al cielo << Apparte l'essere - evidentemente- permaloso, cos'altro sai di lui? >> mi infila il lecca-lecca tra i denti rosicchiando il bastoncino, mio fratello dirizzò la schiena e prese lo strofinaccio dalle tasche dei pantaloni per pulirsi le mani dal grasso, mi guardò sospettoso <<Mmm...   Perché ti interessa così tanto Evy?>> gli occhi color whisky, come quelli di nostro padre, scintillarano divertiti avanti le miei guance color porpora. Staccai la caramella dal bastoncino e la masticai nervosa << Non farti nessun film mentale Trent! Sono solo curiosa. Mi è sembrato un tipo particolare, anche se ci ho parlato solo per dieci minuti >> alzai le spalle per enfatizzare la spiegazione poco credibile, lui mi guardò dubbioso e si grattò la tempia rasata, << Già è decisamente un tipo particolare... >> sembrò rimuginare sulla cosa ,  per poi tornare a concentrarsi sull'auto. <<Comunque è un tipo abbastanza apposto. È il nipote di Roby Rey, il figlio del fratello che si trasferì anni fa in Irlanda. Non so molto sulla sua famiglia ma so che il padre morí in un'incidente e Rouge è cresciuto con la madre che ultimamente ha un nuovo compagno. L'hanno spedito qui a lavorare nell'officina dello zio per responsabilizzarlo, una cosa del genere>> Trent chiuse il cofano e inizò a mettere a posto gli attrezzi <<Non parla molto di lui, ma è uno di quei classici tipi che ti trasmettono fiducia a pelle, siamo diventati subito amici. Peccato che domani mattina partirà per tornare nel suo paese, mi mancherà quel brutto muso>> sorrise tra se mentre il mio corpo, come per volontà propria, arrestò il dondolio delle gambe e la mano rimase sospesa mentre giocavo con i resti del lecca-lecca. Trent osservò incuriosito la mia reazione inarcando un sopraciglio, <<Tralasciando il fatto che hai solo dodici anni...>> sbuffai << Ne ho quasi tredici>>incrociai le braccia al petto, <<Giusto perché c'è grande differenza!>> sorrise divertito<<Comunque non credo che quello sia il tuo tipo Evy>> lo guardai storto << E quale sarebbe il mio tipo Mr. So tutto io? >> misi i piedi a terra e gli diedi un cazzotto sul braccio, lui fece finta di accusare il colpo per poi afferrarmi e strofinarmi il capo con le nocche <<Per la mia sorellina ci vole il meglio! Qualcuno senza scheletri nell'armadio e che sappia amarla incondizionatamente>> ricambiai il suo sorriso, volevo credergli, sperando che un giorno arrivasse nella mia vita una persona simile."

Rouge - Rosso Come La Passione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora