Louis conduceva un piccolo via vai per la stanza, non rimaneva fermo un secondo, mentre Harry stava accanto a me che piangevo, osservando lo sguardo assente di Zayn e sentendo la voce di Liam che discuteva al telefono con qualcuno di cui non avevo ancora saputo il nome.
«Piccola Ev non piangere, il tuo Niall è forte, ti ama, non ti lascerebbe mai sola»
Harry sussurrava nel mio orecchio, stringendomi a se mentre non facevo altro che ripetermi che quella era la fine.
«Amore, siediti ti prego» Harry sgridò irritato Louis, che non lo calcolò di striscio, continuando così ad andare da una parte e dall'altra della stanza.
Liam chiuse la chiamata buttando il telefono nella poltrona accanto al divano.
«Che hanno detto?» Chiese Zayn, rimanendo assente con lo sguardo.
«Ancora disperso...» Rispose Liam, con la voce rotta.
Rimasi pochi secondi in bilico su quelle due parole.
Ancora disperso.
Il mio cuore batteva irregolarmente, il mio respiro debole risultava quasi inesistente.
In quel momento, la mia mente era vuota.
Non sapevo cosa pensare, cosa credere, in cosa sperare.Mi alzai dal petto di Harry, facendo calare il silenzio nella stanza.
«Ev...» Sentii Louis chiamarmi, ma non risposi, dirigendomi verso le scale , e quasi parevo essere uno zombie.Con passo lento mi diressi nella nostra camera.
Era tutto in perfetto ordine, come solo lui riusciva a lasciarla.
Da quando era partito non ero neanche entrata dentro quella stanza, di solito in sua assenza stavo con le ragazze, oppure come in questo caso soggiornavo da Louis e Harry.
Rimasi immobile davanti alla nostra foto, dove ritraeva semplicemente noi due, che ci scambiavamo un bacio sulle coste dell'America.
Il letto era intatto dall'ultima notte passata insieme, una delle migliori da quando lo conosco.Sorrisi amaramente in balia dei ricordi.
Aprii l'armadio, era davvero assurdo come un ragazzo potesse tenere in perfetto stato ogni suo avere.
Niall era sempre stato così.
Fissai a lungo ogni sua felpa, le camicie, i cappellini disposti su tutti i ripiani.
Entrai nella cabina cercando la sua felpa grigia che mettevo ogni volta che stava via.
La trovai dalla parte dei miei vestiti, la presi sfilando la mia maglietta, per poi indossarla.Il suo profumo mi annebbiò la vista di lacrime, facendomi crollare accanto al muro, iniziando ad urlare con tutte le mie forze.
Ero morta dentro.#Harry's Pov.
«Ragazzi, cos'è stato quel rumore?!» mi alzai precipitandomi sulle scale con gli altri dietro che mi seguivano.
La porta della camera dei due era socchiusa, sentii le urla di Evelyn dal fondo del corridoio.
Insieme ai ragazzi corsi verso lei spalancando la porta, la camera era vuota, mi guardai intorno.
Liam andò verso l'armadio per poi trovarla, rannicchiata sul muro con la felpa del mio migliore amico in dosso.
"Niall, torna presto"
Quella era l'unica cosa che riuscivo a pensare."Tre giorni prima, Evelyn's Pov"
«Amore hai preso il passaporto?» Domandai a Niall che cercava di chiudere la valigia sedendosi sopra.
«Piccola sembri mia madre» Rise Niall riuscendo finalmente a chiudere il bagaglio.
«Ma cosa ci fai in Australia quando qui hai me, un letto e tanto, tanto cibo?» Sbuffai andando verso di lui, abbracciandolo.
Rise senza pronunciare parola.
«Giurami che non ti farai scandalizzare dalle urla di Harry e Louis che scopano come conigli»Mi baciò continuando a ridere.
«Dopo ieri notte, chi si scandalizza più?» Gli lasciai un bacio sotto l'orecchio, sentii le sue mani premere sui miei fianchi, sorrisi.
«Abbiamo il tempo di fare un ripasso veloce, così sarò sicuro che sarai preparata»Sussurrò lui iniziando ad indietreggiare verso il nostro letto.
Lo bloccai sfuggendo dalla sua presa.
«No, l'Australia ti aspetta!» Lui rise, mandandomi letteralmente a fanculo.«Amore, dovremmo parlare...» Dissi io mentre Niall cercava le chiavi della macchina.
«Dimmi» Disse lui avvicinandosi a me.
«Niall, io sono.. Sono incinta» Sussurrai con lo sguardo basso, mentre fissavo le sue mani aumentare la stretta sulle mie.
«Tu... Cioè io, no, noi...» Si fermò per un secondo.
«Ti amo» Alzai di scatto il viso quando pronunciò quelle parole, per un secondo temetti che la cosa non gli andasse.
«Sono l'uomo più felice del mondo.»
Sorrisi, ero davvero al settimo cielo.Rimasi tra le sue braccia qualche secondo, sapendo che sarebbe stato l'ultimo prima di qualche giorno.
Salimmo in macchina, dirigendoci verso l'aereoporto.
«Voglio una bambina» Appena pronunciò quella frase mi voltai verso di lui.
Sorrideva mentre teneva saldamente il volante tra le mani.
«Sono più carini i maschietti, amore» Lui fece una smorfia, portando la sua mano sulla mia coscia, facendomi rabbrividire.
«Grace, voglio che si chiami così» Disse con aria sognante.
Presi il telefono digitando quel nome sulle note, avendo intenzione di scrivere ogni nome possibile per il nostro angioletto in arrivo.«Giurami che starai attento» Sussurrai sul suo petto, sentendo le sue mani scorrere tra i miei capelli e la mia schiena.
Mi mancherà troppo, pensai.
Si staccò posando le sue labbra sull'angolo della mia bocca, baciandomi dolcemente, spostandosi sulle mie labbra, regalandomi un vero bacio.Chiamarono il suo volo, un ti amo... quello è l'ultimo ricordo che mi rimane di lui.
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Ghost. ||njh||
Fanfiction"Notizia dell'ultima ora: il cantante Irlandese degli One Direction, Niall Horan, disperso da ormai ventiquattr'ore dopo che il volo privato della sua band sparisce dalla torre di controllo senza lasciare alcuna traccia." Spensi la televisione. Smet...