Capitolo 4

54 4 8
                                    

Un suono acuto mi trapassa il cranio, ma non riesco ad identificarlo. Mi rotolo tra le coperte e stendo un braccio, colpendo qualcosa di duro.

"Ahia cazzo" sento mugolare. Spalanco gli occhi e tiro un urlo mettendomi seduta in un movimento veloce.

"Oh mio dio" sussurro portandomi una mano alla bocca. Osservo il ragazzo sdraiato sul mio pavimento, con la mia coperta addosso. Ha la schiena nuda e il viso sprofondato in un piccolo cuscino color crema, i suoi capelli sono scompigliati.

"Ma sei pazza? Che cazzo urli?" protesta con voce roca portandosi le mani alle orecchie.

Mi volto, guardandomi intorno, i nostri vestiti sono sparsi per la stanza e io sono completamente nuda.
Rimango seduta usando il tessuto per coprirmi il petto. Io non ci sono andata a letto. Ti prego. Non posso averlo fatto.

"Spegni quella merda di sveglia" si lamenta voltandosi a pancia in su, si stropiccia gli occhi e mi guarda tenendoli semi aperti.

"Noi abbiamo..." chiedo lasciando la frase a metà, lui mi osserva aspettando che continui la frase.

"Si, abbiamo fatto sesso, ieri sera dicevi un sacco di porcate, tra cui che sono sexy, e adesso non riesci a dire 'sesso'" ride di gusto di me "Adesso puoi spegnere quella cazzo di sveglia?" continuo a fissarlo esterrefatta.

"Avevi detto che mi avresti fermata quando avrei cominciato a bere troppo!" lo rimprovero seria, a voce alta.

"Bambolina ero più ubriaco di te, e poi ci siamo divertiti" sibila con voce roca.

"Che cazzo!" mi sento profondamente in colpa nei confronti di Michael.

"La spegni quella merda?" chiede di nuovo mettendosi il cuscino sul viso. Mi guardo intorno e cerco il primo indumento che trovo, attenta a coprirmi, mi allungo verso la maglietta scura che si trova sul pavimento, vicino al camino. E' abbastanza grande per nascondermi. Me la infilo e mi alzo lentamente assicurandomi che non si veda niente.

"Bambolina so già come sei fatta, puoi anche non coprirti" Ridacchia pungente. "Anzi, sei sexy con quella.'' Dice indicando la sua maglietta.

"Puoi gentilmente smetterla di prendermi in giro?" lo rimprovero incazzata. Solleva le braccia in gesto di scuse per poi mostrarmi un sorriso sarcastico. Vorrei proprio schiaffeggiare quella bella faccia.

Mi avvicino al divano dove ho lanciato la mia borsa senza pietà. La apro in cerca del cellulare. Spengo la moltitudine di sveglie inserite. Grazie a Dio, sono le 9.45. Forse riesco ad essere puntuale a lavoro.

"Devi andartene" dico raccogliendo i miei vestiti.

"Per forza? Sto così bene qua" dice abbassando la coperta, mostrando la pancia. Ha delle rondini tatuate sotto le clavicole, sono davvero bellissime, una grande farfalla sullo stomaco e dei ramoscelli sulle anche, molti altri sulle braccia, i suoi addominali sono visibili, ma non eccessivamente marcati, le braccia sono sode e definite. Be' non me ne pento, se solo lo ricordassi.

"Bambolina vuoi farmi una foto e attaccarla al frigo?" sorride malizioso "se vuoi posso dartene ancora" gli lancio un occhiataccia per poi sollevare gli occhi al cielo, scocciata.
Meno male che è bello.

"Vado a farmi una doccia, puzzo d'alcool, non ti voglio vedere quando torno" dico cercando di essere convincente.

"Esco a petto nudo? So di essere un grande spettacolo ma potrebbero denunciarmi" ghigna. Abbasso lo sguardo sul mio corpo. ah.

"Te la lascio fuori dalla porta" Mi avvicino a lui, ancora sdraiato tra la coperta. Tendo la mano verso di lui. Si mette seduto, e si ferma a guardarmi. Ha i capelli scompigliati, gli occhi addormentati e rossi. Solleva il braccio, per poi stringermi la mano.

By chanceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora