Capitolo 10

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Busso alla porta di Zayn e riesco ad udire un "chi è?" fra le fragorose risate degli altri ragazzi.

"Amanda" dico a voce alta.

"Entra pure" mi incita una voce non ben definita a causa delle risate. Quando entro trovo i ragazzi a guardare il cellulare e ridere come matti. Mi guardo intorno e noto l'assenza di Lea, Niall ed Elizabeth.

"Ma il resto dei ragazzi?" Chiedo.

"Lea e Niall sono in macchina" spiega Louis ammiccando, sollevo le sopracciglia stupita. In macchina? Non ce la fanno a resistere fino ad arrivare a casa? "Ed El è in bagno con un tizio" continua facendo spallucce. A questo puntp meglio in macchina. Annuisco in risposta e mi siedo accanto a Zayn, sul letto, quando si volta verso di me vedo i suoi bellissimi occhi scuri venati dal rosso.

"Noi andiamo giù a ballare un po', tu vieni?" Mi chiede. Be' l'alternativa quale sarebbe? Stare qua da sola o stare con Harry, entrambe le opzioni non sono affatto invitanti. Annuisco, seguendoli al piano di sotto, dopo essermi assicurata di aver recuperato la borsa con tutte le cose dentro.

Appena arriviamo in salotto Louis, Liam, Zayn e Natalia si fiondano in cucina, io li seguo senza fretta. Quando arrivo vedo sul tavolino una distesa di bicchieri pieni per metà di qualcosa, posizionati in due piramidi.

"Cosa state facendo?" Chiedo guardandoli con le sopracciglia corrugate.

"Vodka pong" mi sorride Natalia.

"Ah!" Annuisco facendo finta di sapere a cosa si sta riferendo.

"Giochi?" Chiede Liam. È bastata la parola 'vodka' per farmi scuotere la testa in segno di negazione.

"Noiosa" mi sorride Louis. Mi faccio scappare una risatina per poi sedermi in disparte a guardarli giocare. Ricordo di avere il cellulare dietro, così mi piego verso la borsa per estrarlo.

Ho un nuovo messaggio da Nancy:
"Amy mi preoccupi, va tutto bene?"

Me l'ha inviato alle 12.30am, è passata più di un'ora, poveretta si sarà preoccupata. Rispondo subito.

"Nancy! Sto bene ma potrebbe andare meglio, ti racconterò tutto xx"

Sollevo lo sguardo e vedo Natalia fare centro con una pallina in un bicchiere dall'altra parte del tavolo. Esulta battendo il cinque a Zayn, nella sua squadra, a quanto pare. Vedo Liam fare un ghigno, per poi ingoiare la vodka presente nel bicchiere. Dopo qualche tiro riesco a capire come funziona il gioco. Ne usciranno tutti ubriachi marci, questo è sicuro.

Avevo programmato di non tornare troppo tardi, sono le due, vorrei partire tra circa mezz'ora/quaranta minuti, quindi sarebbe una buona cosa sapere dove diavolo si è cacciata Lea.
Nuova cosa da appuntare: andare sempre per conto proprio alle feste.

"Secondo voi tra quanto tornerà Lea?" Chiedo invano, dato che nessuno mi risponde.

"Ragazzi?!" Dico a voce più alta.

"Dicci Amy" farfuglia Louis, ridendo, non prestandomi realmente molta attenzione.

"Sapete quando tornerà Lea?" Domando sperando in una risposta positiva.

"Potrebbe tornare adesso, come domani mattina, era fatta, quindi non ne ho idea" mi informa preparandosi per tirare la pallina. Annuisco ringraziandolo, almeno mi ha considerata.

Mi appoggio sconfitta alla sedia, sbuffando. E adesso? Chiedere un passaggio ad uno di loro non se ne parla, sono già ubriachi. Andare a piedi tanto meno, se sono serviti più di venti minuti in macchina non voglio immaginare a piedi.
Compongo il numero di Lea sperando risponda, ma ovviamente non lo fa.
Mi munisco di un bicchiere con un po' di birra, per poi avviarmi verso il salotto, per ammazzare il tempo. Dato che devo stare qua almeno cerco di divertirmi. Quando entro nella sala noto il divano pieno, occupato da due coppie che si baciano e un ragazzo solo sul bordo, che sorseggia il suo drink, dando le spalle ai piccioncini con atteggiamenti un po' spinti.
La stanza puzza di alcol ed erba, allora il gruppo di Lea non è il solo a fare uso di quella roba. Per terra ci sono numerosi bicchieri, e chiazze ambigue sul pavimento, non vorrei essere nei panni di Zayn, come gli è saltato in mente di fare una festa del genere? Spero per lui che viva da solo, i miei mi spellerebbero viva per poi usare la mia pelle per fare una nuova moquette. Ormai sono in mezzo alla massa di gente che spinge e balla in modo scoordinato. Sorseggiando il mio drink cerco di rilassarmi un po' e comincio a muovere i fianchi. Dopo poco sento qualcuno toccarmi il fianco, lo ignoro sperando che capisca che non mi interessa la compagnia di nessuno e che se ne vada, ma sento il tocco spostarsi e salire fino al mio braccio, che tira verso di sé.

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