Sabato

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Un messaggio era di mamma

Torno lunedì amore, fai la brava

Il resto erano tutti da Daniel, comprese le chiamate.

Matilde dormiva ancora, così decisi di andare in cucina a preparare la colazione e ignorare i messaggi; per ora non  mi importava nulla di lui. Avevo fame.

Misi una tazza di latte e nel micronde e aspettai qualche minuto. Succesivamente presi il caffè del giorno prima e lo mischiai al latte, così che diventasse una specie di cappuccino tiepido.

Andai in camera e misi sotto il naso di matilde il cafèlatte, lei si sveglò dolcemente, strofinandosi gli occhi.  S

Era così delicata e straordinariamente bella.

''Oh, grazie è per me?'' chiese ancora un po' addormentata

''Si'' dissi sorridendo

La prese fra le mani e suonò il mio cellulare, fortissimo, dovevo aver alzato troppo il volume.

''MA CHI E' A QUEST ORAAAAA' disse scocciata Matilde sbuffando imbronciata.

Guardai lo schermo del cellulare e sopra c'era il nom di Daniel

Risposi un po' arrabbiata

''Che c'è?!?''

''C'è che sono sotto casa tua, e c'è una sorpresa per te''

Sotto casa mia non c'erano solo i giardinetti, quelli senza giochi, solo prato.

''Ok, vediamo'' dissi prendendo per il braccio la mia amica

''Aih che fai??'' 

Aprii la finestra e mi sporsi un pochino, e vidi uno spettacolo stupendo.

Sia io che Matilde in pigiama,con tutto il trucco sbavato, a bocca aperta.

Qualcuno aveva piantato centinaia di fiori sotto nel giardino, scrivendo il mio nome, a caratteri immensi. Mille colori diversi e una sola parola: Jo

Comparve Daniel con il cellulare in mano, e urlò ''Buongiorno Principessa!!''

Non era possibile mi conosceva da una settimana e... 

NO, sto sognado.

Maty si girò verso di me:

''Incredibile, veramente stupendo''

''W0w''

''SOLO WOW???, VAI SOTTO E RINGRAZIALO!''

Non risposi nemmeno, andai alla porta e l'aprii velocemente, presi le scale correndo a piedi scalzi senza guardarmi indietro e quando aprii il portone lui era li che sorrideva, come se avesse sempre saputo che io adoravo i fiori.

E fu così che ci abbracciammo , come se il suo profumo mi fosse famigliare gli dissi ''Grazie Daniel''

''Grazie a te di esistere''

Lo invitai a salire, ma lui non volle. Mi disse solo che ci saremmo visti il giorno dopo, e che sarebbe venuto lui al momento giusto. Così mi lasciò ancora una volta.

Salii le scale e entrai in casa chiudendo violentemente la porta, era così sbadata, non sapevo controllare la mia forza, pur essendo una ragazza T.T

C'era la mia amica davanti a me che rideva soddisfatta 

''Hai cambiato idea?''

''Direi di si''

Corsi verso di lei e l'abbracciai

Fin ✝Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora