Silenzio

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Avevo la bocca impastata.

Il sudore sulla fronte e una sensazione di pesantezza incombeva sul mio petto. Aprii gli occhi come appena uscita da un brutto sogno.

Ma non lo era, lui era da qualche parte e mi stava cercando.

Appoggiai i piedi sul pavimento freddo facendomi salire un brivido fresco su per le cosce, annusai l'aria, un odore di caffè appena fatto mi fece ,inizialmente, sorridere, poi ricordai. Ero sola in casa.

Doveva essere Mattia, o almeno lo speravo.

Camminai fino alla porta e mi sporsi per affacciarmi sulla cucina, nessuno.

Un altro brivido.

''C'è qualcuno?''

Un rumore di passi, e un respiro affannato, poi il silenzio.

Il pensiero che Daniel mi avesso ritrovato fu il primo.

Entrai velocemente nella cucina e presi un coltello dal primo cassetto, girai per casa sringendolo così forte far diventare bianche le mie nocche. 

Altri passi.

 ''Chi è??''

Sempre più vicini. Dietro di me.

Non ho il coraggio di girarmi, sudo freddo, rallento la presa del coltello nelle mani, il respiro rallenta.

Qualcuno mi prende per i fianchi e il respiro cessa.

Silenzio.

Urlo

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