-"Logan..." esordisco, entrando nella stanzetta di Tabatha.
Il padre è ricurvo con i gomiti sul bordo della culla, ad osservare il piccolo angioletto moro dormire.
-"Dimmi." risponde, senza degnarmi di uno sguardo.
-"Io volevo..."
Cosa volevo dirgli?
-"Sei sonnambulo?" chiedo, di getto. Magari lo sa, devo capirlo.
Lui ridacchia.
-"Sonnambulo?" mi chiede, quasi stupito.
-"Sì, quelli che vanno in giro di notte e non, mentre dormono... E fanno cose come se fossero svegli..."
-"Scarlett, non sono rincoglionito. So cos'è un sonnambulo. E no, non lo so. Perlomeno non mi sono mai svegliato in un posto in cui non mi fossi addormentato." risponde, alzandosi dalla culla e venendomi incontro.
Non sa di essere sonnambulo.
-"Ho sbagliato prima, mi dispiace." afferma, avvicinandosi ancora.
-"Prima quando?" chiedo, incerta sul momento che intendesse.
-"Come quando?" mi chiede, quasi... deluso "Quando ti ho... baciato, insomma. Abbiamo tanti anni di differenza. Non avrei dovuto. Solo che questo faccino..." sussurra, accarezzandomi la guancia "E la tua lingua lunga..." passa il dito lungo le mie labbra "Non riesco a trattenermi." afferma, più duro, ritraendo di scatto la mano.
Fruga in tasca ed estrae qualche banconota.
-"Tieni." afferma, passandomele.
-"Beh, ma puoi pagarmi anche finita la settimana..."
-"Non ci sarà nessuna settimana Scarlett, tu non puoi più stare in casa mia." afferma, sorpassandomi ed uscendo dalla stanza.
-"Scusami?!" urlo, voltandoni verso di lui, che si ferma di colpo.
Con lunghi passi lo raggiungo e mi piazzo davanti a lui.
-"Prima mi assumi, mi istighi, poi non si sa come mai mi baci il collo, mi porti nel tuo ufficio, mi scopi sopra la tua scrivania, torni a dormire, mi baci nel bagno... E poi mi licenzi?!" urlo "Tieniti le tue luride banconote, stronzo." e gli sbatto i dollari che mi aveva dato contro lo sterno, lasciandoli poi cadere verso il pavimento.
Lo guardo furente: il suo sguardo è sconcertato.
Mi volto e me ne vado.
-"Scarlett!" mi richiama poco dopo, prima che io possa uscire.
-"Vaffanculo. Lasciami andare via."
-"Scordatelo." bisbiglia a denti stretti, prendendomi per il braccio "Il bacio okay, ma tutto il resto? Quando mai avrei fatto sesso con te?!" chiede, confuso.
-"Per quello ti ho chiesto se eri sonnambulo." sbuffo "Prima mi ritrovo te attaccato al mio collo ce mi fai... questo" ed alzo i capelli tanto da permettergli di osservare il succhiotto "Poi mi porti nel tuo ufficio, mi sbatti contro il muro facendo cadere un quadro e mi fai quest altro" e allargo lo scollo della maglia tanto da mostrargli i graffi sulla spalla "E poi mi hai scopata sulla tua scrivania. Parlavi monocorde, avevi gli occhi aperti eppure non mi guardavi davvero." affermo, attendendo una reazione.
-"Fai così con tutti quelli che ti assumono?" mi chiede, stringendo la mascella.
Gli occhi mi si riempiono di lacrime.
Pensavo davvero che mi potesse credere?
Strattono il braccio fino a liberarmi.
-"Questo è stato un colpo basso. Persino per te, Henderson." dico sprezzante.
-"Ti avevo detto che giocando col fuoco finivi per scottarti." dice lui, per poi darmi le spalle e dirigersi al piano superiore.
Fanculo.
Mi giro anche io ed esco da quella casa, sbattendo la porta.

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Sleepwalker
FanficScarlett Tawn è una normalissima ragazza sedicenne con un forte bisogno di soldi per la sua attività di design. Logan Henderson è un ricco ventiseienne, marito e padre di famiglia che cerca una babysitter per la piccola figlia. I due si incontrerann...