Busso alla porta di camera sua.
-"Entra." mi dice da oltre la porta ed io eseguo.
Nella stanza mi aspetta lui a petto nudo.
Mi mordo il labbro: non è normale.
-"Cosa c'è?" mi chiede, squadrandomi dall'alto in basso.
-"Quindi sai di essere sonnambulo." ipotizzo, svegliatami dal trance dovuto alla sua bellezza.
-"Sì, una specie." sbuffa, coprendosi con una maglia attillata.
-"Sai cosa ti succede?"
-"No. Oppure non sarei un sonnambulo."
-"Giusto." mi ammonisco mentalmente ed inizio a guardare in giro per la stanza.
-"Sei venuta qui solo per quello?" mi chiede, dopo un po'.
-"No. Cioè: sì. Insomma... Boh." sospiro.
Sono veramente confusa, non capisco pressocchè nulla.
-"Ti senti insoddisfatta, eh?" ridacchia lui con uno strano ghigno sulla faccia "Se te lo chiedi, sì. Era il mio obbiettivo."
-"Era perchè non lo è più?" chiedo, facendo qualche passo nella sua direzione.
-"Mmh, qualcosa del genere." risponde lui, sedendosi sul letto "Hai un bel culo, ragazzina."
-"Grazie." rispondo senza dargli tanto peso, per poi uscire dalla stanza.
-"Ehi!" mi richiama "Torna qui."
-"E perchè?" chiedo retorica, avvicinandomi a lui disteso.
-"Perchè è il tuo turno." ghigna lui.
Mi siedo sul letto, all'altezza dei suoi fianchi.
-"Di fare cosa?" chiedo, tanto per istigarlo, mentre passo una mano sul suo torace.
-"Per... Avanti, lo sai." sbuffa lui.
Io rimango in silenzio, continuando ad osservare e muovere le dita sul suo petto mentre questo prende un ritmo più accelerato.
-"Stavi meglio senza questa." sussurro, alludendo alla maglia.
-"Ti piace quello che vedi, eh?"
-"Mmh, qualcosa del genere." lo imito.
Lui mi prende per le spalle ed in un lampo sono sotto di lui.
-"Quante volte ti ho detto di non giocare con il fuoco, stupida ragazzina?"
-"Tante. Ma penso che io non abbia mai detto che quel che stai facendo tu è pedofilia."
-"Sentila." ridacchia "Tu adesso vivi in casa mia, no?"
-"Ma per Tabatha."
-"Sei comunque sotto al mio tetto. E sei piccola ed indifesa. Io di te posso fare ciò che voglio."
-"E cosa te lo fa pensare?" chiedo, strigendo gli occhi.
-"Il fatto che tu me lo lascerai fare." soffia sulle mie labbra, per poi leccarle e passare la lingua anche sul collo, sino al punto del suo marchio "Ma che bello" sussurra "L'ho fatto io?"
-"Sì." rispondo, per poi posare una mano sul cavallo dei suoi pantaloni; mano che viene poi spinta via da lui.
-"Non puoi toccare ciò che non hai."
-"Lo stesso vale per te." soffio sulle sua labbra, per poi scivolare in fondo al letto ed uscire dalla stanza.
Ben ti sta, stronzo.
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Sleepwalker
Fiksi PenggemarScarlett Tawn è una normalissima ragazza sedicenne con un forte bisogno di soldi per la sua attività di design. Logan Henderson è un ricco ventiseienne, marito e padre di famiglia che cerca una babysitter per la piccola figlia. I due si incontrerann...