Ci mise giorni per trovarlo. Inizialmente ogni speranza l'aveva abbandonato quando si era ritrovato sommerso da mobili rotti, cataste di ogni genere di libri, catapulte alate, gioielli, cappelli - davanti ai quali sua madre avrebbe certamente inorridito - e boccette dai contenuti così strani che avrebbero fatto invidia a quelli di Magie Sinister.
Ma poi finalmente l'aveva trovato, non lontano da un enorme Troll impagliato, che per Draco era diventato subito un ottimo punto di riferimento per ogni volta che tornava nella Stanza delle Cose Perdute. E questo accadeva ogni qual volta aveva un attimo di libertà.
Passava il suo tempo ad aggiustare l'Armadio per riallacciare il contatto con l'altro gemello. I precedenti pomeriggi passati con il naso tra i complicati libri di incantesimi, stavano infine dando i loro frutti. Ormai padroneggiava piuttosto bene gli incantesimi da utilizzare, grazie all'assiduo studio ed esercizio. E, anche se all'inizio l'Armadio non sembrava rispondere ai continui tentativi del ragazzo, come se fosse divenuto realmente solo un vecchio armadio privo di alcuna funzione magica, dopo non che pochi giorni Draco riuscì ad ottenere risultati confortanti.
Iniziò con piccoli oggetti inanimati, li metteva all'interno dell'armadio e poi dopo qualche minuto gli ritornavano indietro rotti o segnati.
Quella piccola vittoria suscitò nel ragazzo una soddisfazione tale da fargli riacquistare quella sicurezza che nei giorni precedenti aveva perduto. Ci stava riuscendo davvero; tutto stava andando come lui aveva previsto.
Il ragazzo si sentì sollevato da un peso che gli gravava sulle spalle ormai da molte settimane. E, come se improvvisamente fosse riuscito a riconquistare una sostanziosa fetta di libertà nella propria vita, era tornato sui libri scolastici, agli allenamenti di Quidditch e, soprattutto, a trascorrere del tempo con Asteria.
Perlopiù studiavano assieme in Biblioteca, spesso anche in compagnia di Daphne e Sean, i quali si lanciavano frecciatine per tutto il tempo, fingendo allo stesso tempo di non considerare l'uno l'esistenza dell'altro.
**
Asteria non sembrava essere mai stata felice come in quei giorni. Il cambiamento improvviso di Draco la rincuorava, e sebbene ne fosse anche incuriosita preferiva non indagare per non rischiare di intaccare quella particolare pace venutasi a creare.
Essere innamorata per Asteria era diventato come camminare tra le nuvole: sospesa tra cielo e terra, con il cuore in gola e il desiderio di librarsi in volo.
Non avrebbe mai immaginato di sentirsi tanto sciocca per qualcosa come l'innamorarsi.
Guardava Draco come se fosse il sole che illuminava il suo mondo, e gradualmente si rese conto che quel sentimento non poteva più essere considerato solo un innamoramento.
Quando ci si innamora lo si fa per caso, come per caso si incontra una persona mentre si passeggia in un parco; coincide con una strada che non si voleva prendere, con l'ora sbagliata e con le parole mai dette. Innamorarsi era assecondare il destino; ma quello che adesso Asteria provava era tutt'altra cosa. Era qualcosa per cui aveva faticato e sofferto, per cui stava lottando.
Qualcosa che si era costruita da sé, un passo dopo l'altro, con una parola e un bacio, uno sguardo complice e con un sorriso appena accennato. L'amore non è un semplice caso, esso deve essere voluto, fondato su basi concrete. E Asteria amava Draco, questo già lo sapeva, ma solamente adesso si rendeva conto di quel che significava, di cosa si provava quando il sentimento era ricambiato con il medesimo impegno.
Se questo era l'amore, Asteria avrebbe voluto saper amare per tutta la vita.
Draco la fissava già da un po', nonostante lei facesse finta di non accorgersene.
STAI LEGGENDO
Come una stella nel buio (Harry Potter ~ Drastoria)
Fanfiction- COMPLETA - Draco è solo. Dovrà eseguire ciò che l'Oscuro Signore gli ha ordinato di compiere. E non ha nessuno... nessuno tranne lei. Astoria farà qualsiasi cosa è in suo potere per restargli accanto. Perfino quando sarà lui stesso ad allontanarla...