Sectumsempra

629 28 0
                                    

Asteria sorrideva appena, sotto lo sguardo vigile e attento di un inquieto Sean. Si trovavano nella sala comune dei Serpeverde, accanto al grosso camino dal quale si irradiava un calore rassicurante.

Fuori dal castello una tempesta infuriava, ma nella profondità sicura dei sotterranei non si udiva il minimo turbamento di quel tempo ostile.

«Sean, mi stai fissando di nuovo» gli fece notare, con tono tra il divertito e l'annoiato.
Il ragazzo arrossì, distogliendo immediatamente lo sguardo.

Borbottò uno «Scusa» imbarazzato e tornò a scrutare le pagine del libro di Storia della Magia, con occhi ancora persi nei suoi stessi pensieri.

Poi, dopo neppure una manciata di secondi, tornò a guardarla di sottecchi. Sapeva di infastidirla in questo modo, ma non poteva farci nulla. Asteria era sempre così calma, gentile, positiva. Così normale, che Sean si aspettava vederla crollare da un momento all'altro.

Non aveva potuto presentarsi al funerale di Doron Greengrass. Fu una cerimonia circoscritta solo ai famigliari e, in ogni caso, sua sorella non gli avrebbe mai permesso di correre un rischio simile. 

Eppure Sean non riusciva a perdonarsi il fatto che quel giorno non fosse a sostenere le sorelle Greengrass nel loro dolore. Così, da quando erano tornati a Hogwarts, le faceva da ombra, assicurandosi che stesse bene, che mangiasse a sufficienza o che riposasse abbastanza. 

Asteria cercava di fargli capire in tutti modi di sentirsi oppressa dalla sua eccessiva preoccupazione, ma Sean si sentiva in dovere di comportarsi così; soprattutto perché era l'unico a passare realmente del tempo con lei.

Daphne non si vedeva mai e, quando per caso appariva in Sala Comune, non degnava Asteria di un solo sguardo.

« Vuole solo starsene per conto suo, Sean. Non è una brutta cosa, ha i suoi tempi » la giustificava lei.

E Draco era assente. Assente con i pensieri. Anche quando stava insieme ad Asteria – cosa che oramai accadeva di rado -, sembrava trovarsi altrove, tant'è che spesso restavano semplicemente in silenzio, lui con lo sguardo perso nel vuoto e lei a studiare per gli imminenti G.U.F.O.

« Ehm... come va? Tutto bene? » tentennò lui, quando notò una leggera increspatura sulla fronte della ragazza.

Asteria fissò gli occhi nei suoi, arcuando tanto le sopracciglia che quasi scomparvero « Scusa? ».

« Volevo dire che... Sì, in somma... Se tu... »,

« Sto bene, Sean » tagliò corto lei.

« Stai bene? » gli fece eco il ragazzo, con tono che rasentava il sarcastico.

Asteria preferì ignorarlo.

« Lo sai che con me puoi parlare, vero? Io sono qui e... »

« Lo so. Per la millesima volta, Sean, lo so. »

Le parve tanto turbata che preferì cambiare discorso « E con Draco? Va tutto bene con Draco? ».

« Sto studiando, Sean! » sbottò, scocciata. « E, sì, va tutto meravigliosamente con Draco ».

« Sarà, ma a me non sembra proprio. Se ne sta sempre per conto suo. Non è giusto, dovrebbe starti vicino ».

« Ha tante cose per la testa a cui dover pensare. Non ho bisogno che mi stia vicino ».

Parli del diavolo, penso Sean quando vide Draco salire dai dormitori. Si dirigeva a passo svelto verso il ritratto, per uscire, e chiaramente non aveva alcuna intenzione né di salutarli e né tanto meno di fermarsi a parlare con loro.

Come una stella nel buio (Harry Potter ~ Drastoria)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora