9. Nuovi tentativi

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Giunone, che era giunta poco prima nell'abitazione del figlio, vide il volto di quest'ultimo devastato dalle parole pronunciate da Cupido.

Il dio della guerra si allontanò subito dal bambino, che volò letteralmente tra le braccia di Harry.

Il riccio riuscì a farsi raccontare da lui ciò che gli era capitato negli Inferi e quello che era successo ad Armonia.

Giunone ascoltò attentamente ogni cosa e, alzandosi, disse:

" Armonia è stata davvero coraggiosa e ciò che ha detto Cupido non fa altro che confermare i miei sospetti...c'è Ade dietro tutto ciò e quella serpe non ha fatto altro che manovrare Ipnos fomentando l'odio e l'invidia che prova nei confronti di Louis....vado a parlare con Giove....vedrete che ci aiuterà!"

" Non hai sentito ciò che ha detto, madre? Non farà nulla per Armonia, semplicemente perché non è sua nipote...mi ha detto in faccia che non mi considera suo figlio" disse Louis, con amarezza.

Fobos e Deimos si guardarono in faccia e poi affermarono insieme:

" Papà, andiamo noi negli Inferi a riprendere Armonia!"

Louis scosse la testa e rispose:

" Armonia è scesa volontariamente nel regno dei morti e, secondo le regole dell'Inferno, solo Ade può permetterle di tornare indietro...
E....credetemi....lui non lo farà mai..."

" Ascoltatemi....permettetemi di parlare con Giove....un'ultima volta..." provò a convincerli Giunone.

" Va bene" rispose Harry " tu mi hai sempre aiutato....so che farai tutto il possibile."

La dea, allora, scomparve in una nuvola di fumo, lasciando i presenti in un doloroso silenzio.

Cupido sollevò il viso dal petto di Harry e guardò i suoi fratelli.

Fobos aprì le braccia e il bambino svolazzò al loro interno.

" Mancato tanto a me io..." disse il bimbo al fratello.

" E anche tu Deimos e anche papà...Harry e anche mio cavallino..." aggiunse accoccolandosi meglio addosso a Fobos.

Harry voltò il viso verso Louis e vide il suo sguardo spento e vuoto e i suoi occhi rossi e lucidi.

" Ragazzi, perché non portate Cupido in giardino e giocate un po' con lui?" chiese il riccio, facendo intendere ai figli di voler stare solo con il marito,

I gemelli capirono all'istante la situazione ed uscirono dall'abitazione.

Harry si avvicinò al compagno, si inginocchiò di fronte a lui e gli prese il volto fra le mani, sollevandolo verso di sè.

" Non pensare nemmeno per un istante che sia colpa tua, anche io me la sono presa con Armonia...come avrebbe fatto qualsiasi genitore.
Tu non hai fatto nulla ad Ipnos...lui è malvagio e crudele e vuole portarci via la felicità."

" Sai qual è la cosa che mi devasta di più il cuore?" chiese Louis.

Harry scosse la testa e lo invitò a parlare.

" Il rapimento di Armonia...l'essere stato rifiutato da mio pad....da Giove mi hanno distrutto...ma è il fatto che Cupido ha detto che non sono più il suo papà ad avermi...devastato...lui è il mio bambino....e io ho bisogno dei suoi abbracci..." disse il dio della guerra lasciandosi cadere, piangendo, fra le braccia del proprio compagno.

Me io.... ( saga di Cupido libro 3)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora