Me io.... ( saga di Cupido libro 3)

23. Mamma

Quando Harry comparve sulla Terra insieme alla sua famiglia, il cuore gli batteva violentemente nel petto.

Osservò la misera capanna in cui vivevano i suoi genitori e poi notò la figura china di sua madre intenta, molto probabilmente, a lavorare la terra dell'orto accanto all'abitazione.

Si incamminò lentamente nella sua direzione e, quando le fu accanto, disse:

" Madre...."

La donna si bloccò di colpo e lasciò cadere le cipolle che aveva appena raccolto.

Si girò lentamente e, non appena vide il figlio, scoppiò a piangere.

" Harry " disse fra le lacrime " quanto ho sperato che tu venissi ancora una volta da me e che dimenticassi il male che ti ho fatto"

Il riccio sorrise e, con un la paura di venire rifiutato, strinse la madre in un abbraccio.

La donna cominciò a piangere ancora più disperatamente, nonostante Harry cercasse di calmarla.

Quando ebbe versato tutte le sue lacrime, si scostò dal figlio e lo osservò attentamente.

" Sembri ancora un ragazzo di diciassette anni...il tempo non è passato per te"

" Sono immortale, mamma, io....ho sposato il dio della guerra e vivo con lui...e i miei figli"

" Oh....ti sei sposato?" chiese la madre, accarezzandogli il viso.

" Sì....e ho quattro figli, i gemelli che avevi visto e che ora sono grandi, una ragazza, Armonia, e...e un bambino piccolo, di tre anni, Cupido"

" E....sei felice?"

" Molto, madre, sono molto felice!"

La donna guardò oltre le spalle di Harry e vide delle persone poco lontane dalla casa.

" Sono loro?" chiese incerta la donna " Sono tuo marito e i tuoi figli?"

" Sì e vorrebbero conoscerti, se vuoi..."

La donna annuì e cercò di sistemarsi in qualche modo i miseri vestiti che indossava e i capelli ormai grigi che fuoriuscivano dalla crocchia che aveva sulla testa.

" Sei sempre bellissima, madre..."

" Oh, no....sono invecchiata....e tuo marito è un dio e io...non so nemmeno come devo rivolgermi a lui..."

" Chiamalo semplicemente per nome...Louis"

La donna annuì e si avviò lentamente, insieme ad Harry, verso il gruppo di persone che li attendeva accanto alla casa.