Fobos e Deimos stavano tornando a casa, quando videro Cupido che andava loro incontro." Dove vai tutto solo? Ci sono novità?" chiese Fobos.
" Me io venire dire voi cena con nonni perché Armonia tornata e Ade fatto pace con nonno di me io e...e nonno di me io raccontato di Ipnos inghiottito...."
" Inghiottito?" chiese Deimos perplesso.
" Terra mangiato lui...." rispose serio Cupido.
" Beh....è tutto chiaro..." sorrise Fobos.
" Fate fare altalena a me io?" chiese il bimbo con gli occhioni colmi di speranza.
I gemelli annuirono e Cupido cominciò a sbattere le ali felice.
" Fobos tieni mio cavallino favore "
Il ragazzo obbedì e poi lui ed il fratello presero il bimbo per mano e cominciarono a farlo ondeggiare.
In questo modo, i tre giunsero a casa e trovarono la tavola già apparecchiata in giardino.
Dopo aver depositato il bambino a terra, corsero ad abbracciare Armonia e a ringraziare Giove per averla riportata a casa.
La cena si svolse in un clima allegro e spensierato e Cupido svolazzò da una persona all'altra, facendosi coccolare da tutti.
Louis, ad un certo punto, si schiarì la voce ed un po' incerto disse:
" Armonia, se vuoi puoi andare a trovare Podalirio....basta che non ti fermi più di dieci minuti...."
La ragazza sorrise dolcemente e rispose:
" Papà....impiego dieci minuti solo ad arrivare a casa sua..."
" Oh....beh...in questo caso...puoi fermarti quindici, massimo venti minuti..."
" Vai pure, tesoro, e fermati quanto vuoi....solo non fare troppo tardi..." intervenne dolcemente Harry.
Armonia sorrise felice, salutò i presenti e si diresse verso l'abitazione di Podalirio.
Cupido, intanto, raccolse nel prato alcune margherite e ne fece una coroncina.
Con la sua creazione svolazzò in braccio a Louis e gliela mise in testa.
" Tu bellissimo ora...sembri signorine ninfe che piacciono a Fobos..."
Fobos e Deimos scoppiarono a ridere e Giove li seguì poco dopo, non riuscendo a trattenersi.
In un istante il vino che i tre stavano bevendo prese fuoco e il padre degli dei si trovò la barba tutta bruciacchiata.
" Come hai osato?" sibilò Giove, fingendosi offeso.
" Sono pur sempre il dio della guerra, adorato padre..." rispose Louis.
" Nonno.....nonno..." gridò Cupido " fulmini...fulmini....lancia uno...."
Giove allungò una mano e subito in essa comparve una saetta, che il dio lanciò immediatamente in cielo, scatenando un temporale.
" Padre...hai fatto piovere sopra la casa della dea della discordia..." disse Louis.
" Non ho fatto apposta!" si difese Giove.
" Certo che lo hai fatto" ribadì Giunone " sei peggio di un bambino, a volte!"
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Me io.... ( saga di Cupido libro 3)
FanfictionUn bambino speciale capace di sciogliere anche il cuore più duro.... Cover di tomlinsay Questa storia non è di dominio pubblico