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Ieri sera sono rimasto per un pò sveglio a riflettere su quel messaggio:
'Smettila di chiedere notizie su Aaliyah, non ti avvicinare a lei o te ne pentirai.'
Chi me l'ha mandato? E a quale scopo?
Che sia stata proprio Aaliyah che ha notato i miei strani atteggiamenti?
Tante paranoie si affacciano nella mia mente, ma ora é proprio il momento di andare a scuola.

"Maya!" La saluto andandole incontro.

"E Riley dov'é?" Le chiedo notando la sua assenza.

"Oh ieri quando é tornata a casa non si é sentita molto bene." mi spiega lei.

"Poverina."

"Ma nemmeno tanto, oggi la prof.di matematica interroga."
dice esasperata.

"Ah." dico andando nel panico.

"Senti raggiungiamo Lucas e Matthew? Sono già in classe."

"Certo." Rispondo ed entriamo.

"Ciao ragazzi." li salutiamo sedendoci sui banchi di fronte a loro.

"Ciao Jacob, noi dovremmo parlarti di una cosa." Dice Matthew.

"Vedi sei un tipo in gamba e ti vogliamo con noi per gestire la scuola segreta, ci stai?" Dice Lucas.

"Mi piacerebbe tanto." Sorrido.

"Quale corso ti piacerebbe gestire?" mi chiede Maya.

"Mi piace molto suonare la chitarra ma il corso di musica c'é giá."

"Si ma non si concentra sulla chitarra, ma sulla musica e la sua storia...quindi puoi farlo." dice Maya.

"Allora lo farò." Dico entusiasta.

Il suono della campanella mi distrae dai miei pensieri felici, tutti si affrettano ad entrare facendo un casino manco fossimo ad una discoteca.
Dopo un pò entra anche lei sempre vestita tutta di nero, con le cuffie, la testa bassa e lo sguardo spento.
Poco dopo entra anche il professore di matematica che come previsto da Maya, inizia ad interrogare.

"Aaliyah Mendes, vieni alla lavagna."
Dice il professore.

Il mio cuore si ferma improvvisamente. É sempre stata per fatti suoi, senza mai dire una parola e nessun prof. l'aveva mai interrogata, e ora potrei addirittura ascoltare la sua voce.
Ma ovviamente mai una gioia.

Non risponde.

"Allora ? Signorina Mendes sto aspettando. " dice il prof.

Lei scuote la testa si alza e corre via dalla classe.

"Sempre la stessa storia con quella." ridacchia qualcuno.

Il prof sbuffa poi rivolge un'occhiata alla classe e il suo occhio cade proprio su di me.

"Sartorius può andare a vedere dove sta e se sta bene?"

"Certo." Dico agitato.

Mi affretto ad uscire dalla classe pieno di ansia, potrebbe essere la nostra prima ed ultima conversazione .
Giro per tutto il nostro piano ma non riesco a trovarla, poi mi viene in mente l'unico posto in cui non mi é proprio venuto in mente di cercare: il bagno delle ragazze.
E ora? Non posso entrare!
Ma questi pensieri svaniscono subito non appena la vedo nel bagno seduta con la testa sulla ginocchia.
Non so proprio cosa dire o fare, così faccio un colpo di tosse per fargli notare la mia presenza.
Lei alza lo sguardo infastidita e poi finalmente sento la sua voce.

"Cosa vuoi?" Mi dice cercando di asciugare quelle che dovrebbero essere lacrime.

"Emh il professore mi ha chiesto di vedere come stavi."
Dico totalmente imbarazzato.

"Beh sto benissimo, te ne vai?" Dice acida.

Inizialmente stavo davvero per andare via, lei non mi stava trattando molto bene e a me poteva anche non fregarmene niente.
Ma volevo davvero essere come tutti gli altri che la ignoravano?

"Tu non stai affatto bene."
Dico con un filo di voce, dopo aver preso coraggio ed essermi seduto accanto a lei.

"Ti interessa?" Dice senza guardarmi.

Mi interessa?

"Si" rispondo deciso.

Mi guarda quasi con stupore, come se fosse strano che qualcuno si possa interessarsi a lei.

"Non ci conosciamo nemmeno." Sbuffa lei.

In effetti non ci siamo mai presentati.

"Piacere io sono Jacob." Dico porgendole la mano.

"Sei serio? Lo so come ti chiami" dice lei cercando di reprimere un sorriso.

"Si ma conosci solo quello di me."

"Appunto." Dice lei.

"Ma io voglio conoscerti." Dico.

"Grazie ma io no." Dice lei guardandomi finalmente negli occhi.

"Dai, sono molto simpatico."
Ridacchio io.

"Non mi interessa." dice lei.

"Perché stai sempre da sola?"

"Mi piace stare da sola."

"A nessuno piace stare da solo."
Le dico.

"Io sono abituata."

"Beh dovrai cambiare abitudini." Dico io.

"Perché?" Mi chiede.

"Perché non sarai più sola."

My SuperheroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora