Prologo

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La donna camminava a fatica per le strade di Tokyo, quella notte, cercando di arrivare il prima possibile a destinazione.
A casa del ragazzo che, secondo il suo amore, l'avrebbe aiutata.

Near era da solo, nel suo bell'appartamento, nello spoglio salotto bianco dai mobili bianchi.
Erano passati circa sei mesi dalla sconfitta di Kira e ora viveva una vita relativamente normale.
Stava costruendo un castello di carte, quando qualcuno bussò alla porta.
Near andò e si trovò davanti una donna bellissima, anche se il suo ventre era di dimensioni esagerate...
Ansimava.
Aveva anche in mano una specie di trasportino, che trattava con estrema delicatezza.
-Signora... lei è incinta?
-Tu sei Near? Aiutami...
-...signora, non...
-Mi manda L...
- .... si accomodi.

Sei ore dopo, alle quattro del mattino, Near era padre di tre bambini.
Dapprima aveva sistemato la donna sul divano, ed era andato a chiamare la guardia medica.
Ma quando tornò in salotto, la situazione divenne critica.
La donna, scossa dagli spasmi, diede faticosamente alla luce due gemelli, uno maschio e uno femmina, ma il suo battito rallentava.
Arrivò la guardia medica, ma per la donna non ci fu nulla da fare, le era scoppiata un'arteria e l'emorragia era stata letale.
Near, sconvolto, lasciò che le pompe funebri facessero il loro lavoro e mise i due piccoli a dormire nel suo letto, dopo averlo ovviamente messo in sicurezza.
Fece finta di esserne il padre.
Non voleva che, come lui, i due finissero in un orfanotrofio.
Prima del decesso, Near aveva otteuto alcune informazioni.
I due erano figli di L.

"L?Proprio ELLE? Ryuzaki?!
Si...
Stia calma signora... respiri..."

La guardia medica arrivò poco dopo il parto...

"Signora... i bambini stanno bene...come si chiamano?
Shiryu ...e Shunrei..."

Una volta messe a letto le creature, Near decise di dormire anche lui, ma un pianto glielo impedì.
I gemelli dormivano...
Si rese conto che il pianto veniva...
Dal trasportino.
Lo aprì.
Dentro c'era una bimba di circa sei mesi, i pochi capelli erano di un biondo molto chiaro.
-Ehi... shhhh...
Notò una lettera nel trasportino.
Dopo aver calmato la bambina e averla messa a dormire sul divano, Near prese la lettera e la lesse.

"Caro Near,
Quando leggerai questa lettera io sarò morto da tempo.
La bellissima ed adorabile bambina che vedi è mia figlia. Si chiama Michiko. Hella è la madre, ma non può tenerla.
Si, Hella.
Sai, quando abbiamo parlato in bagno prima di venire da te?Lei era lì e una cosa tira l'altra...
Comunque, le ho chiesto di affidarla a te una volta che sarò morto.
Mentre scrivo questa lettera, oltre a mangiare cioccolato, sto aspettando il segnale per prendere la giornalista.
So già che morirò.
Non sono all'altezza di L.
Nemmeno alla tua .
Non lo sono mai stato.
Ma sono coraggioso, e morirò per una giusta causa.
La mia morte ti indicherà il modo per uccidere Light.
Per uccidere Kira.
Ti chiedo, mio vecchio amico, di prenderti cura di lei.
Della figlia con la quale ho avuto il privilegio di passare giusto due settimane.
Ma già la amavo, e amo, tantissimo.
Trattala bene, la mia bambina.
Raccontale di me, della storia di L e Kira, degli Shinigami.
Raccontale di me alla sera per farla addormentare.
Fidati, funziona.
Quando sarà abbastanza grande, le farai leggere la lettera.
Capirá.
Ora che so che la mia bambina starà bene, posso morire in pace.
Addio Near.
Sappi che ti ho voluto veramente bene.
Tu sei stato e sei il mio unico amico.
Ti voglio bene,
Mihael Keehl

P.S
scusa per le macchie, ma il misto di lacrime e cioccolato hanno creato un pastrocchio...

Il tuo caro Mello."

Near si abbandonò alle lacrime.
Era la prima volta in vita sua che piangeva in modo così disperato.
Sentì il pianto della piccola Michiko. unirsi al suo.
Andò da lei e la prese in braccio, cullandola.
La bimba non si riaddormentava...
-Piccola, ora ti racconto una storia...
Near prese fiato e raccontò.
-C'era una volta uno Shinigami tanto, tanto annoiato...

Il Ritorno Del Dio || Death Note||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora