Capitolo 20

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Avvertenza

Questo sarà una specie di capitolo parallelo in cui, dal punto di vista di diverse persone, si ripercorre il lasso di tempo degli eventi dello scorso capitolo.
Lo scopo di ciò, oltre a fornire delle informazioni sui personaggi direttamente interessati,è nullo e qui la storia non andrà avanti.
Detto questo, iniziamo.

*Molto prima, Fumio's Pov*

Uscito da scuola, alle cinque,mi diressi a piedi verso casa.
Non è vicinissima, ma nemmeno così lontana, e quel giorno avevo voglia di camminare.
Ripensai al tutore di Michiko, Near.
Quello mi aveva quasi strangolato...
Nel farmi strane congetture la mia mente volò via e non mi accorsi nemmeno del tempo che passava.
Dopo una ventina di minuti di cammino arrivai a casa mia.
I miei genitori, o meglio mio padre,Masami Kurumada, sono benestanti, ma volevano stare vicino alla scuola, così hanno comprato il grande attico di un condominio di mattoni rossi di sette piani,otto se comprendiamo casa mia.
Entrai salutando Bob,il custode, e salii in ascensore fino all'ottavo piano.
Tirai fuori la mia copia delle chiavi di casa.
Spesso i miei sono fuori, per cui avevo la mia chiave per andare e venire quando volevo.
Entrai e andai subito in camera mia,tappezzata di poster dei Beatles e piena di action-figures di One Piece e il capolavoro di mio padre, Saint Seiya.
La camera di un nerd.
Lì potevo essere me stesso, senza dover fare il fighetto-bulletto della situazione.
Lì ero a mio agio come non lo ero mai stato con nessuno.
O meglio...
Con nessuno, fino a quando non ho conosciuto Michiko...
Chissà come stava ora...
Abbandonai quei pensieri sedendomi alla scrivania.
Mi misi a fare i compiti e ci misi un bel po', perché finii alle sette e un quarto.
Maledetta prof. di fisica...
Comunque, scesi di sotto.
I miei non erano ancora tornati...
-Anche oggi il grande chef vi sorprenderà coi suoi manicaretti!-mi presi in giro da solo.
Sapevo a malapena cucinare la pasta.
Per fortuna (o sfortuna, il motivo lo capirete in seguito) mia madre arrivò proprio in quel momento.
Era una bella donna, mia madre: aveva i capelli castani e corti, in un taglio quasi maschile, ma le stavano bene.
Era bassa, piccolina, magra, sembrava una bambola e di certo non dimostrava la sua età.
Lei era di origini inglesi.
E con lei io non avevo più un legame forte, ma molto debole.
Tutto era iniziato quando, alle medie,tutti mi prendevano in giro per il mio nome.
Allora ho cominciato a farmi chiamare Fumio.
Non capii perché mi prendessero in giro. A me, il mio nome, piaceva.
Me lo hanno fatto odiare.
In quel periodo, poi, mia madre stava cominciando a frequentare amanti.
Questo perché nel periodo-Kira, quando io non avevo nemmeno quattro anni, mia madre e mio padre rischiarono il divorzio.
Motivo?
Lei sosteneva Kira, lui lo odiava.
Ecco perché.
Da allora il loro rapporto è freddo e scostante.
Non hanno divorziato perché credevano che rimanendo insieme sarei cresciuto in un ambiente più consono...
Invece sono cresciuto ascoltando le loro urla da sotto il letto di camera mia.
-Ciao mamma...già di ritorno?
-Mi hanno risparmiato dal turno serale-disse lei con un sorriso.
Lei è una cameriera.
-Cucini tu?-chiesi.
Lei rise -certo che si, Kai!!!
Mi feci serio-non chiamarmi così.
-Ancora con quest storia,Kai?
-Ti prego, evita!
Lei alzò gli occhi al cielo e dopo essersi tolta il giubbotto cominciò a cucinare.

-Sei sempre la solita arpia!!!
-Tu invece sei un bastardo che pensa solo al lavoro!!!
Mi misi le cuffie e mi isolai dal mondo.
Mamma e papà che litigano...
Wow, che novità...
Mi misi ad ascoltare "The Unforgiven" dei Metallica e mi persi in quelle meravigliose note.
Ma mentre facevo partire "November Rain" ( e chi non conosce i Guns 'n Roses vada a farsi benedire) le urla dei miei genitori sovrastarono la magica barriera delle cuffie.
Stufo, sbattei le cuffie e il telefono sul letto e, uscendo dalla mia camera,mi diressi in salone, dove quei due stavano litigando.
Appena mi videro si bloccarono.
-Kai, va' in camera tua-disse mia madre.
-No!No, no, no! Basta! Non ne posso più...divorziate,e in fretta! Io sono stufo di voi! Non capite? Così...mi fate solo stare peggio...
-...peggio?
-Si! Si! Non ne posso più! Voi...voi mi avete reso un'altra persona. Un qualcuno che non sono...
Le lacrime pizzicavano dietro alle palpebre.
Pregai che con la lente degli occhiali loro non notassero il perlaceo lucchichio dei miei occhi grigi.
Grigi come il fumo.

Light's Pov

Quel Matt stava facendo divertire la biondina...
Che scena toccante...
Risi: l'effetto della pozione di Near era diventato più duraturo e potente.
Quella sera ne avremmo viste delle belle...

Near's Pov

Nella mia testa...
Ancora non ci credevo, eppure...
In quel momento il mio corpo era in un bar...
-Tutto ciò andrà a finire male...-mormorai.
N scoppiò a ridere -oh si. E poi, tra poco si scatenerà il caos...
-...cosa...?
-Voltati.
Lo feci.

-Mello?!?!

Corsi verso di lui.
Era lui...senza la cicatrice.
Era più grande di quando aveva lasciato l'orfanotrofio, ma più piccolo rispetto a quando faceva parte della mafia.
Il suo viso da angelo era tale quale com'era prima dell'esplosione del covo.
-Mello? Sei tu? Cosa ci fai qui?!
Lui mi guardò negli occhi, mi accarezzò la guancia e,restando sdraiato,mi sorrise quasi in modo...rassegnato...ma dolce, guardandomi negli occhi...
I suoi occhi...
Improvvisamente mi apparvero tante scene, tutte riguardanti Mello.
E tante voci, in testa...

Io e Mello, il nostro primo bacio rubato in un corridoio buio.

"Maledetto nano, mi hai fatto eccitare di nuovo"

La sberla che mi aveva dato quando l'avevo battuto per l'ennesima volta.

"Io ti odio"

La prima volta che abbiamo fatto l'amore.

"Ti amo"

Sentivo le lacrime pizzicare, così mi scossi.
Mello, sdraiato, non smetteva di sorridere, guardando il vuoto.
-Mello?-chiesi piano.
-Io non sono Mello-disse lui ancora più piano.
-...e allora...?
-Sono solo l'insieme dei ricordi che hai di lui.
-Ma...se tu incarni i ricordi...e sei qui...-guardai N, che col suo solito sorrisetto annuì e diede voce ai miei pensieri, dando loro una spiegazione.
-Al nuovo te non importa nulla di Mello,e lo sta dimenticando.
-NO!!!-strinsi a me Ricordo (ora lo chiameremo così).
-Invece si-ribadì N.
-N-no...io non voglio dimenticare...
Ricordo mi guardò -ma tu non stai dimenticando. È il nuovo te,che lo sta facendo.
-Quindi...c'è ancora speranza!!!
Lui annuì col suo serafico sorriso.
-N, lo specchio-dissi risoluto.
Lui me lo porse dirandolo fuori da dietro la schiena.
Dove lo tenga non lo so proprio.
Lo presi...
Oh mio Dio...
Cosa stava facendo quell'uomo a Shiryu!!!
Calma Near...
No no no, calma un cazzo!!!
Rimpiansi i tempi in cui, da diciottenne, la mia mente era sempre fredda e pronta, ma crescere tre bambini ti cambia...
Ora di anni ne avevo trenta e stavo nuocendo alle mie piccole creaturine.
Strinsi con rabbia i bordi dello specchio.
"Dai", pensai "fai qualcosa! Qualcosa!"
In quel momento lo specchio divenne nero.
Tremando, guardai N.
Lui, per la prima volta, non sorrideva.
-Cosa...è successo?
La mia coscienza mi guardò -credo che tu abbia influito sul nuovo te...
-Quindi...posso cambiare le cose!!!
-Certo che puoi - disse calmo Ricordo-hai sempre potuto.

Doremimifamiredo...doremifasol!!!

Ehi melette al sugo!
Come state?
Spero bene!
Questo capitolo era un po' strano, ma mi sembrava giusto dare un po'di spazio a Near, Light e a Fumio,nonostante poi egli sarà importantissimo, soprattutto nel finale...
Muahahahah!
Per chi fosse confuso: "Fumio" è uno pseudonimo, il suo vero nome è Kai.
Scusate eventuali errori, ma spesso wattpad fa le bizze e non salva le correzioni...
Qui in grecia il wifi fa schifo!!!
ArrivedOrci!!!

Il Ritorno Del Dio || Death Note||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora