Capitolo 2

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*Nel Regno Degli Shinigami*

-Allora Light, come va il tuo progetto?-chiese Ryuk al "novello" Dio della Morte.
-Molto bene... dopo anni di osservazione ho tratto delle conclusoni... la figlia di L non è un genio, non credo mi metterà i bastoni tra le ruote... il fratello,invece, potrebbe essere un problema...
-E come farai ad avvicinarti?
Light sorrise malizioso e cattivo-ti ricordi di Mello?
-Il tizio biondo ucciso da Takada,certo.
-Mi userò di sua figlia... è pazza, come il padre, è la più instabile memtalmente...e sta per scoprire la verità... a quel punto potrò manipolarla col Death Note.
-Andiamo Light, vuoi davvero condannare una bimba ad un orribile destino?
-Oh, la vita lo farà per me...non so se tu hai visto come vivono questi tre...sono sempre chiusi in casa e non hanno amici...Near non vuole fargli sapere nulla, ma appena la biondina saprà la verità, dará di matto e quando uscirà sarà ancora più manleabile...
Light si alzò e rise.
-...sarà la mia marionetta.
Ryuk, attento a non farsi sentire,mormorò -povera piccola...

(P.S lo Shinigami-Light è quello nella foto, solo coi capelli chiari. Accontentatevi, sorry)

-Ragazzi, sparecchiate voi stasera perfavore? Io e Michiko dobbiamo parlare.
-Cosa ho fatto?!-chiese preoccupata la biondina.
-Nulla, Michiko. Tranquilla.
-Pfff...più facile a dirsi che a farsi...
-Tranquilla Miho-san...-le sussurrò Shunrei, per poi continuare-Vieni niisan, diamoci da fare! E voi che ci fate ancora qui? Andate!
L'albino sentì un peso nel cuore.
Se davvero la piccola voleva vedere sua madre avrebbe ricevuto un brutto colpo sapendo che era ancora in vita e che l'aveva abbandonata.
Michiko voleva solo accompagnate i gemelli a vedere la tomba dei propri genitori, e vedere quella della madre...
Ma se così fosse stato, oltre a scoprire che sua madre era ancora in vita,nel vedere la tomba del padre avrebbe sofferto molto di più.
Near si alzò e la piccola Michiko lo seguì.
Mentre camminavano nel lumgo corridoio, Michiko era nervosa, anche perché si stavano dirigendo verso La Stanza...
Una specie di stanzetta a cui l'ingresso era vietato ai bambini.
-Michiko, tu vai nella tua camera, io arrivo subito.
Michiko obbedì.
Gettata sul letto con ancora ai piedi gli anfibi neri, ma con in dosso il suo amato pigiama (che poi, era una maglia nera con dei pantaloni neri) si interrogò su cosa Near volesse dirle, mentre guardava il suo poster dei Nirvana attaccato al muro.
Quest'ultimo arrivò poco dopo con una scatola di medie dimensioni in mano.
-Michiko... devo parlarti...
-Dimmi.
Near si sedette accanto alla bimba e aprì la scatola.
Ne tirò fuori una foto.
Una foto di Mello, con tanto di rosario e sfregio sul volto.
La diede alla bimba.
-Lui... chi è?
-Piccola, so che è difficile ma... uff...non so come dirlo, lo dirò e basta...lui è Mello.
-...Quello della storia che ci racconti sempre?
-Si. Lui.
-Che c'è di strano?
-...lui è tuo padre.

Michiko POV'S
Tremai.
Mio padre?!
Mio padre?!?!?!?
Lo osservai in foto:i tratti e i capelli erano davvero molto simili.
Gli occhi erano uguali.
Un Near di sottofondo diceva "adottata....bla bla bla bladdibila...mi dispiace... bla bla....ti voglio bene bla bladdibi bla..."
Scusate se non è riportata fedelmente, ma il mio cervello era andato in tilt dopo la parola "padre ".
Mello (mio padre?!?!?) aveva un rosario al collo.
Con fretta tirai fuori da sotto la maglia il MIO rosario.
Near diceva che me lo aveva regalato alla nascita.
Ma quello che avevo al collo era lo stesso rosario che portava Mello.

Quindi...

Era vero...

Mello era mio padre.

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Ciao melette! Piaciuto? Mi farebbero piacere dei commenti!

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