Capitolo 29

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Narratore

La mattinata passò in fretta per la giovane Keehl, ansiosa di andare in mensa coi suoi due nuovi amici per conoscerli meglio.
Dopo l'intervallo Ranmaru era tornato e sembrava essere meno teso. Infatti, nell'ultimo cambio d'ora, i tre chiaccherarono anche.
Suonò la campanella che annunciava l'inizio della pausa pranzo e i tre, coi loro zaini in spalla o a braccio, si avviarono verso la mensa.
Una volta entrati nel "salone" ancora semivuoto ed essersi accaparrati il loro cibo, i tre si sedettero ad un tavolo laterale, cominciando a conversare allegramente.
Michiko era seduta da un lato, gli amici dall'altro.

-Allora Michiko-kun, come ti trovi nella nostra scuola?-chiese Elija addentando una fetta di pizza.
-Uhm...prima non molto bene, in effetti, ma come voi state constatando, mi sto facendo delle ottime amicizie!
-Eheheh...modestamente...-si lusingò ironicamente l'indiano.
-Tsk...idiota...-borbottò Ranmaru mentre, con le bacchette, cominciò a mangiare il suo riso.
-Andiamo, lo so che mi adori!
Il corvino alzò gli occhi al cielo.
-Come puoi non adorarlo?-chiese Michiko, con il solo scopo di far impazzire Ranmaru.
-È uno scemo.
-Eppure tu mi stai sempre appresso...-sottolineò lo scemo con uno sguardo malizioso.
Sguardo a cui anche la bimba si unì.
E Ranmaru, nel notare il suo netto svantaggio numerico, non poté che borbottare un -vaffanculo.

Michiko's Pov
-Ranmaru, posso farti una domanda?
-Certo.
-...chi era il ragazzo con cui hai discusso stamattina?
Lo sguardo di Ranmaru si indurì.
Elija guardò l'amico preoccupato.
Oh oh.
Domanda sbagliata.
-Scusami...non dovevo chiederlo...
-Si invece.
-...come?-mormorammo insieme io ed Elija.
-È bene che tu sappia. E poi, mi ispiri fiducia, per cui si può dire che mi fido di te. Allora...da dove comincio...uhm...si, ecco...
Mi misi comoda, lasciando perdere il mio tramezzino, che ora giaceva tristemente sul piattino di carta.
Ranmaru parlò.
-Vedi, io non ho quindici anni, anzi:sono già maggiorenne. Compirò presto i diciannove anni.
Non riuscii a trattenere un'espressione stupita, tuttavia non dissi nulla e lo lasciai continuare.
-Dai quattordici anni in poi non sono più potuto andare a scuola: dopo la morte di mia madre ho dovuto cominciare a lavorare per pagare da bere a quell'ubriacone di mio padre...poi lui ha avuto la geniale idea di ficcarsi una pistola in bocca ed ammazzarsi. Avevo quindici anni.

Mi portai le mani alla bocca, sconvolta.

-Ho scoperto che mio padre era uno dei gradini bassi della grande scala mafiosa. Per cui la mafia mi "reclutò" con la forza. Non...non voglio parlare di quegli anni. Sappi solo che è stato orribile. Mi tenevano in una cella...così buia...sporca...terribilmente sporca...comunque, quando questa organizzazione mafiosa fu scoperta, mi liberarono. Potei tornare a scuola.Avevo comunque studiato per conto mio e avrei potuto ricominciare dalla quarta liceo, ma-
-Ha preferito stare con me!-lo interruppe Elija gettandogli le braccia al collo- e poi ammettilo Michiko, questo nanetto non sembra certo un diciottenne!
Ridacchiai- in effetti...
-Fottetevi entrambi-borbottò nuovamente Ranmaru, ma scorsi perfettamente un sorriso nascere sulle sue labbra.
E a proposito di labbra, notai una strana luce negli occhi di Elija...
Il tutto mentre, con occhi socchiusi, posava lo sguardo sulla bocca ancora socchiusa dell'amico, mordendosi piano il labbro inferiore.
Fu solo per un attimo.
-Ma...Ranmaru...non hai risposto alla mia domanda: come mai quel ragazzo ti ha dato...quell'appellativo?
I due amici si staccarono.
L'indiano mulatto abbassò lo sguardo.
-Bhe, Michiko...gli stronzi pezzi di merda sono ovunque -sbottò il corvino.
Abbassai il capo, sentendomi in colpa.
Scorsi, sotto la maglia di Elija, una cordicella...
-Ehi, Elija, cos'hai sotto la maglia?
-Questa?-chiese il diretto interessato-è una collana donatami da mio zio prima di trasferirmi qui in Giappone.
Sfilò la cordicella da sotto la maglia.
Al centro, era legato uno strano pezzo di pietra violetta.
-Wow...bello...
-Molto...È magico...-mormorò lui.
Una volta resosi conto di ciò che aveva detto riformulò balbettando-c'è...volevo dire...è meraviglioso...
Uhm...quei due mi stavano nascondendo delle cose...
Nonostante i miei sospetti, sorrisi, e dissi semplicemente -concordo.

Matt's Pov

-Vaffanculo!-esclamò il biondo davanti a me, calciando un sasso da sotto il salice e facendolo cascare nel fiume, alla Valle della Ragione.
-Mello, controllati...-tentò di dire il corvino, custode oramai di due frammenti, seduto accanto a me.
-E invece no! È da ieri che giriamo le Montagne, e ancora non abbiamo trovato il frammento di gelo! E in più tu mi hai tenuto bloccato per tre lunghe e preziose ore!
-Mello, sei quasi precipitato in un vulcano attivo.
-Pff, che vuoi che sia...
Alzai gli occhi al cielo.
-Insomma -continuò il tesdardo biondo-la cima della Montagna della Ragione è il posto più freddo di tutto l'Oblio! Vero L?
Voltai il capo verso il diretto interessato della domanda, che stava riflettendo ad occhi socchiusi.
-In effetti...-si espresse poi - c'è un luogo ancora più freddo...
-Fammi indovinare -lo interruppi-è uno dei Dieci Luoghi Proibiti? Tanto ne abbiamo visitati due, uno in più mica fa male!
-Sei sveglio Matt. L'ho sempre detto...se solo ti fossi applicato-
-Sarebbe riuscito a superarmi, blah blah blah...-lo interruppe Mello, che irritava ogni volta che L tirava fuori quella questione - dove dobbiamo andare?
-La scogliera.
Aggrottai le sopracciglia -ma...non è un posto tanto freddo...
-Non a livello del mare forse... ma una trentina di metri sottoterra, nella falda ghiacciata, le temperature raggiungono i venti gradi sotto lo zero. Giusto qualche grado in meno del Monte.
Io e Mello ci lanciammo uno sgiardo d'intesa.
-Perfetto, muoviamoci.

Narratore

Il corvino si buttò sul letto del suo appartamento, portandosi dietro il castano, che si sdraiò su di lui.
-Mi stupisci ogni giorno di più...-disse quest'ultimo.
-Ah si?-mormorò l'altro, posando il viso sul suo collo.
-Già. Hai raccontato la tua storia a Michiko...
-...si. Sembra che ne abbia passate tante.
-Come te...
-Già- il corvino lo strinse -tu piuttosto,devi stare attento. Stavi per rivelare della tua origine.
-Dettagli, dettagli...
-Sarà, ma se scoprisse che sei uno stregone...
-Shhh...farò attenzione...
Il castano, sollevandosi dal petto dell'amato, spense la luce.
-Anche riguardo a noi?
-Ovvio...
Le labbra dei due si incontrarono, le lingue si intrecciarono, i respiri accelerarono.

-Ti amo...Ranmaru...
-Anch'io Elija...

Mcdonaldmccartneymccomputer

Yeee!
Finalmente ho sfornato un capitolo decente...
Contente melette care?
Grazie di tutti i commenti alla notiziona e alle mie poesie, mi rendete felicissima!
Baci!

P.s la foto a cazzo è pucciosa.

Il Ritorno Del Dio || Death Note||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora