Capitolo 30

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Michiko's Pov

Io e Kai eravamo in un grande palazzo, in una meravigliosa sala di registrazione.
Eravamo soli e stavamo aspettando Halle.
-Allora, com'è andata la giornata?A parte l'intervallo...-mi chiese lui.
-È andata bene...mi sono fatta due nuovi amici. Sono fantastici, dovresti conoscerli.
-Uhm...ok...darò loro un'occasione-concluse con un sorriso.
Avrei voluto sorridere, ma non ci riuscii.
Mi facevano male gli occhi dopo che avevo passato l'intera mattinata a reprimere la vista dello Shinigami...
Non ce la facevo più, la vista si offuscava e le tempie mi martellavano come non mai.
Kai si accorse del mio malore.

-Michiko, stai bene tesoro? Vuoi sederti? Vuoi un bicchiere d'acqua?-mi chiese premuroso, accarezzandomi piano la schiena.

Arrossii appena alla sua dolcezza, e risposi sottovoce -sono gli occhi...a reprimere il potere tutto il giorno mi fanno terribilmente male...
-Allora lascia il controllo.
-No! Non voglio vedere la...la tua morte...-balbettai.
Avevo paura di perderlo.
Non volevo vedere.
L'ignoranza era una benedizione di cui io purtoppo non godevo.
Lui mi prese il viso e io fui costretta a incrociare lo sguardo col suo.
-Lascia andare, Michiko.
Lo feci.
Un dolce sollievo si irradiò nel mio corpo...
E vidi.

"Kai Kurumada,
72 anni rimanenti"

Sorrisi appena, poggiando lievemente la mano sulla sua guancia -per fortuna hai ancora molti anni da vivere...
Lui ricambiò il sorriso.
Rimanemmo in quella posizione per lunghissimi attimi che a me parvero ore.
Poi, accorgendoci delle circostanze, ci staccamo imbarazzati.
E per fortuna, perché in quel momento entrò Halle.
Venne da noi.
-Allora ragazzi, voi ora componete e fate come se io non ci sia. Avete fatto il tema di un solo personaggio se non mi sbaglio...
-Due- dissi -io ho finito il tema di Mello.
Lei abbassò per un secondo lo sguardo -oh...bene...
-Allora adesso chi facciamo?-chiese Kai.
Io feci per rispondere ma, con la coda dell'occhio, vidi una...una cosa.
Digrignai i denti.
Light.
Cosa ci facesse quello stronzetto lì non lo sapevo, ma il ghigno sul suo volto non lo potevo sopportare.
-Io propongo di fare il tema di Kira...-sbottai acida, lo sguardo fisso sullo Shinigami che preferì dileguarsi.
-Uhm...ok!
In quelle due ore non ci fu Halle, non ci fu Kai.
C'ero io.
E tanta, tantissima rabbia.

Kai's Pov

-A domani Michiko! Sei stata bravissima!
Lei sorrise appena. Sembrava turbata...
Le accarezzai il capo.
Poi uscii dagli studi, salii in sella alla mia bici e tornai a casa.

Una volta arrivato all'attico arredato all'occidentale gridai un "sono a casa!".
Non ottenni risposta.
Camminai piano verso lo studio di mio padre, bussandoci poi.
Ancora nulla.
Decisi di entrare, abbassando piano la maniglia e aprendo la pesante porta in mogano.
Era un caos.
Ovunque fogli di documenti e bozzetti accartocciati.
Una bottiglia di vino vuota e rotta per terra a macchiare il tappeto con piccole goccie rosse.
Mio padre, con la faccia sulla scrivania.
-Papà...
Lui mugugnò.
Sbuffai, andando da lui e tentando di alzarlo.
-Papà, sei ubriaco...alzati. Sono le otto di sera.
-...lasssssciami staaaare!-biascicò lui.
-Forza...ti preparo da mangiare...
Lui si alzò, ma non fece due passi che rigettò sul pavimento.
"Bleah..."
-Andiamo,vai a farti una doccia.
-Nnnnno! Tu vattene...vai da quella lurida puttana!
-Non parlare così della mamma!!!-gridai.
La mamma non si tocca.
-Oooooh si che lo è... nemmeno ti volevamo! Tutta colpa di quel...cazzo di preservativo bucato...
-...c-cosa?
-E chi ti voleva...
-Stai mentendo!
Avevo le lacrime agli occhi, gli occhiali mi erano scivolati lungo il naso e vedevo tutto sfocato.
-Chiedilo a lei....
Lo lasciai andare e lui si accasciò sul pavimento accanto al suo vomito.
-...dov'è lei adesso?-chiesi incerto.
-mmmm...non lo so...forse a battere in strada...
-Dov'è lei!?-gridai.
Una piccola lacrima tentava disperatamente di scappare dalle prigioni che le mie palpebre costituivano.
Ecco cos'era il mondo.
Una prigione.
Una prigione traboccante di anime in pena.
Il nostro corpo, una prigione per i nostri sentimenti, che devono lottare per uscire, scappare.
E ora uno stormo di emozioni diverse starnazzavano in panico.
Paura, incertezza, disperazione.

Il Ritorno Del Dio || Death Note||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora