Capitolo 1

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Kari's POV
Finalmente non sento più quella musica assordante e sto quasi per prendere sonno rannicchiata al calduccio sotto le coperte, quando sento bussare forte alla porta: sono dei veri e propri pugni e penso che se non vado ad aprire subito, chiunque stia bussando sarebbe capace di buttare la porta a terra. Sbuffando, non mi preoccupo neanche di indossare le pantofole, ma passo prima per la cucina a prendere un mattarello nel caso sia un ladro che vuole stuprarmi e cose del genere. Appena apro la porta, entra uno sconosciuto e si piazza al centro del mio salotto. Non sembra avere intenzione di stuprarmi anche se ha un espressione molto, molto incazzata.
"Sei stata tu?"
"Chi cazzo sei? Fuori da casa mia o ti colpisco!" dico agitando il mattarello in aria.
Prima sto tizio scoppia a ridere, poi gli ritorna quell'espressione incazzata sul volto.
"Si che sei stata tu! Hai la stessa sua voce."
"Intendi dire quella che ha staccato la luce a casa tua? Si sono io e ora va a nanna bello che io voglio dormire." rispondo più acida che posso.
Se è possibile, lui si incazza ancora di più e se fosse umanamente possibile gli uscirebbe anche il fumo dalle orecchie per quanto è incazzato.
Si avvicina a me e prima che me ne possa rendere conto mi strappa il mattarello dalle mani che finisce a terra con un rimbombo.
Poi mi prende i polsi e mi appiccica al muro.
"Vediamo se hai il coraggio di ripeterlo."
"Preferisci un calcio nelle palle o che ti sputi in faccia?"
"Avanti, smettila di fare la dura. Sei solo una troietta in calore." mi deride lui. Troietta in calore!? Comincio a vedere rosso dalla rabbia e gli dò un fortissimo calcio proprio sulle palle. Lui si piega subito dal dolore emettendo un gemito strozzato.
"Puttana."
Poi gli dò un pugno e uno di quelli veri, proprio sul naso e devo ammettere che mi sono anche fatta un pò male e nel lasso di secondi in cui è stordito riesco a riprendere il mattarello dal pavimento e lo alzo in aria.
"Se non te ne vai subito, prima ti colpisco a morte con questo coso, poi chiamo la polizia, stronzo. Vattene, ora!" sto praticamente urlando e non mi sorprenderei se qualche vicino chiamasse la polizia.
Lui si rialza dolorante e prima di sbattere la porta così violentamente da farmi saltare i timpani, mi guarda in cagnesco e se lo sguardo potrebbe uccidere, io sarei giá morta.

Tyler' POV
Rientro a casa con un dolore al cazzo insopportabile. Certo che me l'ha dato proprio bene quel calcio. Ancora mi chiedo come faccio a camminare. Deve ringraziare i suoi genitori per essere nata donna, altrimenti l'avrei pestata fino a spedirla in prognosi riservata.
Tutte le persone che c'erano se ne sono andate a eccezione di Phil e Nate che dormono rispettivamente sul pavimento e sul divano.
Quando torno in camera mia c'è ancora quella schifosa brunetta che si sta facendo dei cazzo di selfie con solo un reggiseno strimizzito e un tanga coordinato. Cervello: zero. Scommetto che vive solo per farsela mettere da qualcuno. E si accorge di me dopo cinque minuti che sono giá in stanza.
"Oh, Ty, tesoro che è successo?" mi dá proprio sui nervi. È così finta.
Lascia cadere il suo iPhone sul letto e viene da me appoggiandomi una mano sul petto. Mi scruta il volto e poi si porta una mano alla bocca.
"Oh cielo! Stai sanguinando."
"E vuoi startene lì con le mani in mano? Fai qualcosa, no?" rispondo brusco io.
Lei si alza ed esce dalla stanza. Pensavo che si fosse offesa e se ne fosse andata, invece ritorna con del ghiaccio e una pezza. Mi posa il ghiaccio sul naso e mi asciuga il sangue colato sulla faccia. La faccio fare perchè io non ne ho proprio le forze, ma quando finisce la mando via bruscamente.
"Okay, ora vattene."
"Ma...ma come?" esclama spiazzata. Dopo un attimo ecco che ritorna con l'espressione e la voce seducente.
"E la nostra notte di fuoco?"
"Non c'è nessuna notte di fuoco. La stronza mi ha dato un calcio nelle palle, quindi ora puoi anche andare. Addio."
La sua espressione passa dall'essere seducente ad essere incazzata nera. Raccoglie i suoi pochi vestiti da terra e se ne va sbattendo la porta. Ma che hanno stasera le donne? È la giornata mondiale del ciclo?

Nonostante sia stanco morto, non riesco ad addormentarmi. Mi dà molto, molto fastidio che una ragazza si sia permessa di prendermi a pugni. Si, ho fatto incazzare tante ragazze la mattina dopo aver scopato, ma mai nessuna si era permessa di menarmi. Giuro che questa stronza me la pagherá. Mi inventerò qualcosa tale che si pentirá di avermi menato.

Spazio autrice
Okay, la storia inizia! Sono i primi capitoli e scusate gli eventuali errori grammaticali, ma la storia è stata scritta così, di getto. Spero che almeno questa inizio vi piaccia, un bacio ❤

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